2013-02-06

Bignè alla crema di mozzarella e tartare di trota salmonata

tartare di trota e crema di mozzarella
Piatto La Vecchia Faenza, americano Busatti
Una volta preparata la pietanza, o al più durante la preparazione, si pensa in genere al piatto nel quale servirla. Nel caso in questione ho optato per il processo a ritroso, questi piatti La Vecchia Faenza, la bottega di artigianato ceramico faentino di Laura Silvagni, sono decorati a mano in oro zecchino con decoro a Melograno solo nel bordo e sono veramente troppo belli ed eleganti tanto che meritavano che io preparassi qualcosa che fosse degno di loro. Se vi soffermate a guardare i lavori della Silvagni sarà impossibile resistere alla tentazione di acquistare presso la bottega almeno un pezzo: maioliche decorate nel tradizionale stile faentino e in altri stili, di varie forme e dimensioni, personalizzabili su richiesta, oggettistica da regalo, vasi, piatti, ciotole, centritavola, lampadari, portaombrelli in ceramica; ma anche pezzi unici decorati a raffaellesche o in altri stili come i piatti ornamentali, le acquasantiere, le Madonne e altro ancora. 
Scelto il piatto dovevo metterci dentro qualcosa che ne fosse degno ed ho scelto delle eleganti ciambelle di pasta choux facite con una crema di mozzarella e della tartare di trota salmonata affinata al miele di TrotaOro, un po' d'erba cipollina a completare il lavoro e un calice di delizioso Moscato Giallo Selezione Francesco Moser delle Cantine Moser, un vino secco con una nota aromatica di moscato molto intensa ideale come aperitivo con piatti leggeri, che con i suoi riflessi dorati mi richiama tra l'altro l'oro dei piatti ed il dorato dei bignè, ditemi voi se non è perfetto per il prossimo San Valentino?
Abbinare il pesce alla mozzarella può per qualcuno essere considerato un azzardo ma se volete saperne di più sulla storia di questo prelibato latticino, sulle sue insuperabili e irriproducibili caratteristiche e se volete  sperimentare abbinamenti inconsueti non potrete fare a meno di Mozzarella? Ti cucino io di Donato Ciociola e Francesco Festuccia pubblicato da Sovera Edizioni nella collana Letto e Mangiato. Tanti gli chef stellati che si sono divertiti ad interpretare la mozzarella di bufala, la prelibatezza che tutto il mondo ci invidia, in straordinarie ed inedite ricette che impreziosiscono il volumetto.

Bignè alla crema di mozzarella e tartare di trota salmonata
Ingredienti per 4 persone
per i bigné (8 ciambelle):
1 bicchiere (200 ml) di acqua
1 bicchiere (lo stesso) di farina 00
1 noce di burro
2 uova grandi
Per la crema di mozzarella:
200 g di mozzarella
200 g di ricotta fresca
100 ml di latte 
olio q.b.
sale e pepe bianco
erba cipollina
200 g di Tartare di trota salmonata affinata al miele per completare
Portare a bollore l'acqua con il burro e un pizzico abbondante di sale, aggiungere la farina tutta in una volta e mescolare energicamente per amalgamare il tutto finché il composto si staccherà dai bordi. Lasciare intiepidire il composto e aggiungere le uova  uno alla volta incorporando bene l'uno prima di aggiungere l'altro. Versare il composto in una sacca da pasticcere e formare le ciambelle in una teglia foderata di carta forno, cuocere a 200° per i primi 10 minuti poi abbassare un po' la temperatura e proseguire la cottura per altri 10-15 minuti finché i bignè risulteranno ben dorati e leggeri quindi asciutti all'interno. Intanto frullare la mozzarella con la ricotta, il latte, olio quanto basta a formare una cremina bella densa, regolare di sale e pepe. Farcire le ciambelle con la crema preparata, completare con la tartare di pesce ed erba cipollina, passare in forno due minuti prima di servire con il vino ben freddo.

Bignè alla crema di mozzarella e tartare di trota salmonata

tartare di trota e crema di mozzarella
Piatto La Vecchia Faenza, americano Busatti
Una volta preparata la pietanza, o al più durante la preparazione, si pensa in genere al piatto nel quale servirla. Nel caso in questione ho optato per il processo a ritroso, questi piatti La Vecchia Faenza, la bottega di artigianato ceramico faentino di Laura Silvagni, sono decorati a mano in oro zecchino con decoro a Melograno solo nel bordo e sono veramente troppo belli ed eleganti tanto che meritavano che io preparassi qualcosa che fosse degno di loro. Se vi soffermate a guardare i lavori della Silvagni sarà impossibile resistere alla tentazione di acquistare presso la bottega almeno un pezzo: maioliche decorate nel tradizionale stile faentino e in altri stili, di varie forme e dimensioni, personalizzabili su richiesta, oggettistica da regalo, vasi, piatti, ciotole, centritavola, lampadari, portaombrelli in ceramica; ma anche pezzi unici decorati a raffaellesche o in altri stili come i piatti ornamentali, le acquasantiere, le Madonne e altro ancora. 
Scelto il piatto dovevo metterci dentro qualcosa che ne fosse degno ed ho scelto delle eleganti ciambelle di pasta choux facite con una crema di mozzarella e della tartare di trota salmonata affinata al miele di TrotaOro, un po' d'erba cipollina a completare il lavoro e un calice di delizioso Moscato Giallo Selezione Francesco Moser delle Cantine Moser, un vino secco con una nota aromatica di moscato molto intensa ideale come aperitivo con piatti leggeri, che con i suoi riflessi dorati mi richiama tra l'altro l'oro dei piatti ed il dorato dei bignè, ditemi voi se non è perfetto per il prossimo San Valentino?
Abbinare il pesce alla mozzarella può per qualcuno essere considerato un azzardo ma se volete saperne di più sulla storia di questo prelibato latticino, sulle sue insuperabili e irriproducibili caratteristiche e se volete  sperimentare abbinamenti inconsueti non potrete fare a meno di Mozzarella? Ti cucino io di Donato Ciociola e Francesco Festuccia pubblicato da Sovera Edizioni nella collana Letto e Mangiato. Tanti gli chef stellati che si sono divertiti ad interpretare la mozzarella di bufala, la prelibatezza che tutto il mondo ci invidia, in straordinarie ed inedite ricette che impreziosiscono il volumetto.

Bignè alla crema di mozzarella e tartare di trota salmonata
Ingredienti per 4 persone
per i bigné (8 ciambelle):
1 bicchiere (200 ml) di acqua
1 bicchiere (lo stesso) di farina 00
1 noce di burro
2 uova grandi
Per la crema di mozzarella:
200 g di mozzarella
200 g di ricotta fresca
100 ml di latte 
olio q.b.
sale e pepe bianco
erba cipollina
200 g di Tartare di trota salmonata affinata al miele per completare
Portare a bollore l'acqua con il burro e un pizzico abbondante di sale, aggiungere la farina tutta in una volta e mescolare energicamente per amalgamare il tutto finché il composto si staccherà dai bordi. Lasciare intiepidire il composto e aggiungere le uova  uno alla volta incorporando bene l'uno prima di aggiungere l'altro. Versare il composto in una sacca da pasticcere e formare le ciambelle in una teglia foderata di carta forno, cuocere a 200° per i primi 10 minuti poi abbassare un po' la temperatura e proseguire la cottura per altri 10-15 minuti finché i bignè risulteranno ben dorati e leggeri quindi asciutti all'interno. Intanto frullare la mozzarella con la ricotta, il latte, olio quanto basta a formare una cremina bella densa, regolare di sale e pepe. Farcire le ciambelle con la crema preparata, completare con la tartare di pesce ed erba cipollina, passare in forno due minuti prima di servire con il vino ben freddo.

2013-02-04

Geretto brasato al vino e funghi

Piatto portata Wald, calici IVV
Una ricetta calda, invernale, gustosa e completa per coccolarsi in queste fredde e piovose giornate. Il  taglio di carne adatto a questa preparazione è il geretto senz'osso o anche il brione, tagli di seconda scelta che richiedono una lunga cottura e che sono quindi adatti a brasati e stufati. Una carne meno pregiata che viene nobilitata e resa tenerissima da una giusta cottura e da un vino speciale, un pregiato Titianus DOC Friuli Grave di uve Refosco dal Peduncolo Rosso prodotto dall'azienda agricola dei Principi di Porcìa, un vino intenso, elegante, con ricordo di mora, pepe nero, viola, caffè, liquirizia. 
In tal caso non è in dubbio che il vino perfetto per degustare la ricetta sia proprio quello utilizzato in cottura ma se avete difficoltà nell'abbinare correttamente il cibo al vino, sul galateo del servizio, la conservazione e degustazione solo Adua Villa può in modo spiccio e simpatico aiutarvi a risolvere i vostri dubbi. Un agile manualetto scritto in forma di dialogo è stato scritto dalla nota e affascinante sommelier e pubblicato da Sonzogno. Una sommelier per amica è l'ammiccante titolo del libro che aiuta il lettore a districarsi nell'intricato mondo dell'enologia scegliendo il vino giusto per ogni occasione senza svenarsi. Come si legge nella prefazione di Franco M. Ricci è necessario creare le condizioni affinché i cibi preparati e i vini che vi si accostano siano il meraviglioso risultato d'una combinazione di elementi anche distanti nelle loro provenienze ma fusi in un elegante e stimolante amalgama. E di consigli che ci permettono di creare questa  amalgama di elementi nel libro  ce ne sono tanti, tutti bene illustrati e di facile comprensione anche per chi di enologia è piuttosto a digiuno. Completa il libro un divertente capitolo dedicato all'abbinamento vino-segno zodiacale -piatto più appropriato da degustare per creare magari un divertente gioco con il partner o gli amici.
Parlando di vini non posso non citarvi il nuovo lavoro di Roberta Schira Il nuovo bon ton a tavola e l'arte di conoscere gli altri pubblicato da Adriano Salani Editore in cui vi è un consistente capitolo dedicato anche al bere e al galateo correlato compreso il servizio che non vorrebbe affatto bicchieri colorati come i miei in foto (che peraltro adoro) che non permettono di apprezzare il vino nelle sue sfumature.
Il libro, con cui l'autrice in modo ironico e divertente ci insegna tutto sul galateo del terzo millennio, raccoglie tanti suggerimenti sull'arte dell'invito, del servire e dello stare a tavola, svelandoci anche come conoscere una persona decodificando il suo linguaggio corporeo a tavola. Il primo libro che unisce psicologia e bon ton per imparare a comportarsi correttamente in ogni occasione conviviale e saperne di più dei nostri simili.
Ma ora la ricetta del mio brasato
Ingredienti per 4 persone:
1 Kg di carne per brasato a fette
olio extravergine d'oliva
1 cipolla
2 cucchiai di farina
1 spicchio d'aglio
2 foglie d'alloro
2 cucchiai di salsa di pomodoro
400 g di funghi prataioli
2 bicchieri di vino rosso
sale e pepe
Incidere la carne lungo i bordi per evitare che in cottura si arricci. Infarinarla leggermente e rosolarla in pentola a pressione con un fondo d'olio e le foglie d'alloro, unire la cipolla affettata, l'aglio schiacciato e lasciar colorire, unire la passata di pomodoro, sale, pepe e bagnare con il vino. Lasciar evaporare l'alcool coprire la pentola e far cuocere per tre quarti d'ora dal fischio. Aprire poi la pentola, unire i funghi e proseguire la cottura a pentola scoperta per ancora un quarto d'ora mescolando di tanto in tanto e bagnando se occorre con acqua. Regolare di sale e pepe e servire con il fondo di cottura.

Geretto brasato al vino e funghi

Piatto portata Wald, calici IVV
Una ricetta calda, invernale, gustosa e completa per coccolarsi in queste fredde e piovose giornate. Il  taglio di carne adatto a questa preparazione è il geretto senz'osso o anche il brione, tagli di seconda scelta che richiedono una lunga cottura e che sono quindi adatti a brasati e stufati. Una carne meno pregiata che viene nobilitata e resa tenerissima da una giusta cottura e da un vino speciale, un pregiato Titianus DOC Friuli Grave di uve Refosco dal Peduncolo Rosso prodotto dall'azienda agricola dei Principi di Porcìa, un vino intenso, elegante, con ricordo di mora, pepe nero, viola, caffè, liquirizia. 
In tal caso non è in dubbio che il vino perfetto per degustare la ricetta sia proprio quello utilizzato in cottura ma se avete difficoltà nell'abbinare correttamente il cibo al vino, sul galateo del servizio, la conservazione e degustazione solo Adua Villa può in modo spiccio e simpatico aiutarvi a risolvere i vostri dubbi. Un agile manualetto scritto in forma di dialogo è stato scritto dalla nota e affascinante sommelier e pubblicato da Sonzogno. Una sommelier per amica è l'ammiccante titolo del libro che aiuta il lettore a districarsi nell'intricato mondo dell'enologia scegliendo il vino giusto per ogni occasione senza svenarsi. Come si legge nella prefazione di Franco M. Ricci è necessario creare le condizioni affinché i cibi preparati e i vini che vi si accostano siano il meraviglioso risultato d'una combinazione di elementi anche distanti nelle loro provenienze ma fusi in un elegante e stimolante amalgama. E di consigli che ci permettono di creare questa  amalgama di elementi nel libro  ce ne sono tanti, tutti bene illustrati e di facile comprensione anche per chi di enologia è piuttosto a digiuno. Completa il libro un divertente capitolo dedicato all'abbinamento vino-segno zodiacale -piatto più appropriato da degustare per creare magari un divertente gioco con il partner o gli amici.
Parlando di vini non posso non citarvi il nuovo lavoro di Roberta Schira Il nuovo bon ton a tavola e l'arte di conoscere gli altri pubblicato da Adriano Salani Editore in cui vi è un consistente capitolo dedicato anche al bere e al galateo correlato compreso il servizio che non vorrebbe affatto bicchieri colorati come i miei in foto (che peraltro adoro) che non permettono di apprezzare il vino nelle sue sfumature.
Il libro, con cui l'autrice in modo ironico e divertente ci insegna tutto sul galateo del terzo millennio, raccoglie tanti suggerimenti sull'arte dell'invito, del servire e dello stare a tavola, svelandoci anche come conoscere una persona decodificando il suo linguaggio corporeo a tavola. Il primo libro che unisce psicologia e bon ton per imparare a comportarsi correttamente in ogni occasione conviviale e saperne di più dei nostri simili.
Ma ora la ricetta del mio brasato
Ingredienti per 4 persone:
1 Kg di carne per brasato a fette
olio extravergine d'oliva
1 cipolla
2 cucchiai di farina
1 spicchio d'aglio
2 foglie d'alloro
2 cucchiai di salsa di pomodoro
400 g di funghi prataioli
2 bicchieri di vino rosso
sale e pepe
Incidere la carne lungo i bordi per evitare che in cottura si arricci. Infarinarla leggermente e rosolarla in pentola a pressione con un fondo d'olio e le foglie d'alloro, unire la cipolla affettata, l'aglio schiacciato e lasciar colorire, unire la passata di pomodoro, sale, pepe e bagnare con il vino. Lasciar evaporare l'alcool coprire la pentola e far cuocere per tre quarti d'ora dal fischio. Aprire poi la pentola, unire i funghi e proseguire la cottura a pentola scoperta per ancora un quarto d'ora mescolando di tanto in tanto e bagnando se occorre con acqua. Regolare di sale e pepe e servire con il fondo di cottura.

2013-02-01

Peperonata con olive e tofu

peperonata arcobaleno
Pirofila con coperchio La Porcellana Bianca, tessuto Busatti
L'ultima volta vi ho parlato di cibi nuovi, stavolta utilizzo un altro cibo alieno il tofu di cui vi avevo già detto in precedenza ed in più vi parlo di colori nel piatto.
Il cucchiaio arcobaleno Tutti i colori delle cucine vegan nel mondo è nato dall’incontro e dalla collaborazione tra un esperto in tematiche alimentari Valerio Costanzia e uno chef vegan giramondo Yari Prete e dal loro amore per i cibi buoni e giusti, ed è pubblicato dall'editrice Sonda. Oltre 170 ricette vegan riprese dalle tradizioni gastronomiche di tutto il mondo, piatti appetitosi per gli occhi ed il palato che uniscono i benefici della cromoterapia alla varietà delle cucine etniche perché i colori degli alimenti non stuzzicano solo i nostri sensi ma hanno un effetto benefico anche sulla nostra salute e i nostri stati d’animo. Le ricette del libro sono suddivise per colore: arancione, bianco, blu e viola, giallo, marrone, rosso, verde e per ogni colore la suddivisione è fatta per portate. Le splendide foto dei piatti lo rendono un libro estremamente appetibile anche per chi, come me, di cucina vegan, non ne mastica poi tanto.
Per la mia colorata peperonata, che ho realizzato proprio pensando all'arcobaleno, ho utilizzato tofu alle erbe di Biolab.
Ingredienti per 4 persone:
250 g di tofu alle erbe
150 g di olive nere
1 peperone rosso
1 peperone giallo
1 peperone verde
1 cucchiaio di peperone rosso in polvere
1 spicchio d'aglio
origano
olio extravergine d'oliva
sale
Pelare l'aglio e schiacciarlo, soffriggerlo in un fondo d'olio e aggiungere i peperoni puliti e tagliati a quadratini, salare e far prendere colore. A parte soffriggere il tofu a cubetti utilizzando pochissimo olio, al termine unire
la polvere di peperone e aggiungere il tofu ai peperoni quando gli stessi risultano appassiti, aggiungere anche le olive, condire con origano e servire.

Peperonata con olive e tofu

peperonata arcobaleno
Pirofila con coperchio La Porcellana Bianca, tessuto Busatti
L'ultima volta vi ho parlato di cibi nuovi, stavolta utilizzo un altro cibo alieno il tofu di cui vi avevo già detto in precedenza ed in più vi parlo di colori nel piatto.
Il cucchiaio arcobaleno Tutti i colori delle cucine vegan nel mondo è nato dall’incontro e dalla collaborazione tra un esperto in tematiche alimentari Valerio Costanzia e uno chef vegan giramondo Yari Prete e dal loro amore per i cibi buoni e giusti, ed è pubblicato dall'editrice Sonda. Oltre 170 ricette vegan riprese dalle tradizioni gastronomiche di tutto il mondo, piatti appetitosi per gli occhi ed il palato che uniscono i benefici della cromoterapia alla varietà delle cucine etniche perché i colori degli alimenti non stuzzicano solo i nostri sensi ma hanno un effetto benefico anche sulla nostra salute e i nostri stati d’animo. Le ricette del libro sono suddivise per colore: arancione, bianco, blu e viola, giallo, marrone, rosso, verde e per ogni colore la suddivisione è fatta per portate. Le splendide foto dei piatti lo rendono un libro estremamente appetibile anche per chi, come me, di cucina vegan, non ne mastica poi tanto.
Per la mia colorata peperonata, che ho realizzato proprio pensando all'arcobaleno, ho utilizzato tofu alle erbe di Biolab.
Ingredienti per 4 persone:
250 g di tofu alle erbe
150 g di olive nere
1 peperone rosso
1 peperone giallo
1 peperone verde
1 cucchiaio di peperone rosso in polvere
1 spicchio d'aglio
origano
olio extravergine d'oliva
sale
Pelare l'aglio e schiacciarlo, soffriggerlo in un fondo d'olio e aggiungere i peperoni puliti e tagliati a quadratini, salare e far prendere colore. A parte soffriggere il tofu a cubetti utilizzando pochissimo olio, al termine unire
la polvere di peperone e aggiungere il tofu ai peperoni quando gli stessi risultano appassiti, aggiungere anche le olive, condire con origano e servire.

2013-01-30

Riso alla cantonese con salmerino affumicato

riso cantonese con pesce
Piatti Ceramiche Maroso, tovagliolo Busatti
Ci sono alimenti "esotici" che sono diventati ormai di uso comune, ne è un caso il riso a chicco lungo. Il basmati, il thai o Jasmine ma anche patna  della cucina asiatica la fanno ormai da padrone nelle nostre dispense poiché perfetti per accompagnare i curry, i piatti della cucina cinese, thai e araba, ma anche per ripieni, sformati e insalate.
Giulia Visci, autrice del libro Il nuovo nel piatto, pubblicato da Ponte alle Grazie nella collana Il lettore Goloso, ha selezionato e catalogato ben 128 cibi "alieni". Il libro è in effetti una "piccola e agile enciclopedia della globalizzazione a tavola": cibi, bevande, frutta, verdura, sali, spezie, fiori, radici, formaggi e burro fai da te, cereali alternativi e tanti altri prodotti che negli ultimi decenni hanno varcato i confini nazionali entrando a pieno titolo nella nostra lista della spesa che si è quindi arricchita con notevole beneficio per la nostra dieta anche in caso di malattie o intolleranze. Per ogni alimento del libro l'autrice traccia un identikit fatto di storia e di scienza ma anche di favole e leggende, spesso chiarendo imprecisioni e inesattezze ancora molto frequenti. "Centoventotto compagni di viaggio con i quali intraprendere nuove avventure gastronomiche", non potevano mancare, e in effetti non mancano, ricette e suggerimenti sul loro uso in cucina e non solo per godere appieno delle proprietà di ognuno.
Per la cottura del riso basmati, ideale per la ricetta che vado a proporvi, vi consiglio di seguire le indicazioni del libro: Prima della cottura è necessario sciacquarlo sotto l’acqua per eliminare l’eccesso di amido, quindi tenerlo in ammollo da un minimo di 20 minuti a un massimo di 60 in acqua, per evitare che i chicchi si spezzino cuocendo. Mettete a bollire l’acqua in una pentola, nelle proporzioni di una tazza e mezza per ogni tazza di riso, e portate a ebollizione. Non appena l’acqua comincia a fare le prime bolle, aggiungete il riso scolato e alzate la fiamma finché non riprende il bollore. Riabbassate la fiamma al minimo, coprite con il coperchio lasciando una piccola apertura per far uscire il vapore e contate 10 minuti. Trascorsi questi, spegnete il fuoco, chiudete il coperchio completamente e lasciate riposare altri 10 minuti. Quindi servite il basmati dopo averlo sgranato con la forchetta.
Nel mio riso alla cantonese ho omesso l'utilizzo consueto del prosciutto ed ho conferito un gusto più ricercato con del salmerino alpino affumicato, un pesce dalla carne magra, compatta e delicata che TrotaOro lavora splendidamente.
Riso alla cantonese con salmerino affumicato
Ingredienti per 4 persone:
3 tazze di riso basmati
1 filetto di salmerino affumicato
1 tazza di piselli
2 uova
salsa di soia
olio
Cuocere il riso secondo le indicazioni di cui sopra, lessare i piselli e mescolare le uova con due cucchiai di salsa di soia. In una capace padella appena unta cuocere le uova ottenendo una frittatina che dovrà risultare sottilissima. Tagliarla a striscioline e saltare in padella il riso con un filo d'olio, i piselli e le striscioline di frittata, aggiungendo altra salsa di soia a piacere completare con il salmerino affettato sottile.

Riso alla cantonese con salmerino affumicato

riso cantonese con pesce
Piatti Ceramiche Maroso, tovagliolo Busatti
Ci sono alimenti "esotici" che sono diventati ormai di uso comune, ne è un caso il riso a chicco lungo. Il basmati, il thai o Jasmine ma anche patna  della cucina asiatica la fanno ormai da padrone nelle nostre dispense poiché perfetti per accompagnare i curry, i piatti della cucina cinese, thai e araba, ma anche per ripieni, sformati e insalate.
Giulia Visci, autrice del libro Il nuovo nel piatto, pubblicato da Ponte alle Grazie nella collana Il lettore Goloso, ha selezionato e catalogato ben 128 cibi "alieni". Il libro è in effetti una "piccola e agile enciclopedia della globalizzazione a tavola": cibi, bevande, frutta, verdura, sali, spezie, fiori, radici, formaggi e burro fai da te, cereali alternativi e tanti altri prodotti che negli ultimi decenni hanno varcato i confini nazionali entrando a pieno titolo nella nostra lista della spesa che si è quindi arricchita con notevole beneficio per la nostra dieta anche in caso di malattie o intolleranze. Per ogni alimento del libro l'autrice traccia un identikit fatto di storia e di scienza ma anche di favole e leggende, spesso chiarendo imprecisioni e inesattezze ancora molto frequenti. "Centoventotto compagni di viaggio con i quali intraprendere nuove avventure gastronomiche", non potevano mancare, e in effetti non mancano, ricette e suggerimenti sul loro uso in cucina e non solo per godere appieno delle proprietà di ognuno.
Per la cottura del riso basmati, ideale per la ricetta che vado a proporvi, vi consiglio di seguire le indicazioni del libro: Prima della cottura è necessario sciacquarlo sotto l’acqua per eliminare l’eccesso di amido, quindi tenerlo in ammollo da un minimo di 20 minuti a un massimo di 60 in acqua, per evitare che i chicchi si spezzino cuocendo. Mettete a bollire l’acqua in una pentola, nelle proporzioni di una tazza e mezza per ogni tazza di riso, e portate a ebollizione. Non appena l’acqua comincia a fare le prime bolle, aggiungete il riso scolato e alzate la fiamma finché non riprende il bollore. Riabbassate la fiamma al minimo, coprite con il coperchio lasciando una piccola apertura per far uscire il vapore e contate 10 minuti. Trascorsi questi, spegnete il fuoco, chiudete il coperchio completamente e lasciate riposare altri 10 minuti. Quindi servite il basmati dopo averlo sgranato con la forchetta.
Nel mio riso alla cantonese ho omesso l'utilizzo consueto del prosciutto ed ho conferito un gusto più ricercato con del salmerino alpino affumicato, un pesce dalla carne magra, compatta e delicata che TrotaOro lavora splendidamente.
Riso alla cantonese con salmerino affumicato
Ingredienti per 4 persone:
3 tazze di riso basmati
1 filetto di salmerino affumicato
1 tazza di piselli
2 uova
salsa di soia
olio
Cuocere il riso secondo le indicazioni di cui sopra, lessare i piselli e mescolare le uova con due cucchiai di salsa di soia. In una capace padella appena unta cuocere le uova ottenendo una frittatina che dovrà risultare sottilissima. Tagliarla a striscioline e saltare in padella il riso con un filo d'olio, i piselli e le striscioline di frittata, aggiungendo altra salsa di soia a piacere completare con il salmerino affettato sottile.

2013-01-29

Dolcini light con crema allo yogurt

Vassoio IVV, tessuto Busatti
Ho realizzato dei dolcini leggerissimi perfetti per ogni momento della giornata, di quelli per non sentirsi in colpa, olio ISIO4* scelto nella varietà  girasole, colza, olio extra vergine d’oliva e vinaccioli nell'impasto e poi una semplice cremina di yogurt dolcificato con gelatina alla cannella Agricola SI.GI. e scagliette di cioccolato extra fondente, pochi grassi e tanto tanto sapore. Le tortine sono venute fuori molto soffici sarà merito anche del lievito atomico di AR.PA. Lieviti.
Alzata IVV
Ingredienti:
250 g di farina 00
200 g di zucchero
100 g di olio
4 uova
1 bustina di lievito per dolci
Per la crema di yogurt:
250 g di yogurt intero cremoso
2 cucchiai di gelatina alla cannella
50 g di cioccolato extra-fondente
zucchero a velo per completare
Con una semplice frusta a mano montare le uova con lo zucchero, unire l'olio e poi la farina setacciata con il lievito. Suddividere l'impasto negli stampini (io ho utilizzato stampini da savarin per avere la possibilità di inserire la crema nel foro centrale ma vanno bene anche quelli da muffin, si potrà poi scavare il centro con un coltellino) e infornare a 180° per 20 minuti circa.
Se lo yogurt non fosse abbastanza denso di può lasciare a scolare in un colino a maglie fitte per una notte intera, il giorno successivo basterà amalgamare allo yogurt la gelatina e il cioccolato a scagliette finissime, tenendone un po' da parte per la decorazione. Se si vuole enfatizzare il gusto della cannella basterà aggiungerne un ulteriore pizzico in polvere.
Farcire i dolcini con la crema preparata e guarnirli con le scagliette di cioccolato tenute da parte e zucchero a velo.

* ISIO 4 è l’olio dell’azienda francese LESIEUR, che nasce da una combinazione unica di quattro oli vegetali complementari ed è ricco di nutrimenti indispensabili per tutto l’organismo:
OMEGA 3: acidi grassi essenziali, indispensabili per il buon funzionamento del sistema cardiovascolare;
OMEA 6: che contribuiscono a contrastare il colesterolo cattivo;
VITAMINA E: grazie alle sue proprietà antiossidanti, aiuta a proteggere le cellule e a contrastare i radicali liberi.
Inoltre, ISIO 4 è ricco di VITAMINA D : un cucchiaio di olio ISIO 4 fornisce il 50% dell’apporto giornaliero raccomandato di Vitamina D, necessaria all'organismo per aiutare la salute delle ossa. La sua funzione principale infatti è quella di partecipare alla loro mineralizzazione e contribuire all'assorbimento di calcio nell'intestino, agendo inoltre sui muscoli e sul sistema immunitario.

Dolcini light con crema allo yogurt

Vassoio IVV, tessuto Busatti
Ho realizzato dei dolcini leggerissimi perfetti per ogni momento della giornata, di quelli per non sentirsi in colpa, olio ISIO4* scelto nella varietà  girasole, colza, olio extra vergine d’oliva e vinaccioli nell'impasto e poi una semplice cremina di yogurt dolcificato con gelatina alla cannella Agricola SI.GI. e scagliette di cioccolato extra fondente, pochi grassi e tanto tanto sapore. Le tortine sono venute fuori molto soffici sarà merito anche del lievito atomico di AR.PA. Lieviti.
Alzata IVV
Ingredienti:
250 g di farina 00
200 g di zucchero
100 g di olio
4 uova
1 bustina di lievito per dolci
Per la crema di yogurt:
250 g di yogurt intero cremoso
2 cucchiai di gelatina alla cannella
50 g di cioccolato extra-fondente
zucchero a velo per completare
Con una semplice frusta a mano montare le uova con lo zucchero, unire l'olio e poi la farina setacciata con il lievito. Suddividere l'impasto negli stampini (io ho utilizzato stampini da savarin per avere la possibilità di inserire la crema nel foro centrale ma vanno bene anche quelli da muffin, si potrà poi scavare il centro con un coltellino) e infornare a 180° per 20 minuti circa.
Se lo yogurt non fosse abbastanza denso di può lasciare a scolare in un colino a maglie fitte per una notte intera, il giorno successivo basterà amalgamare allo yogurt la gelatina e il cioccolato a scagliette finissime, tenendone un po' da parte per la decorazione. Se si vuole enfatizzare il gusto della cannella basterà aggiungerne un ulteriore pizzico in polvere.
Farcire i dolcini con la crema preparata e guarnirli con le scagliette di cioccolato tenute da parte e zucchero a velo.

* ISIO 4 è l’olio dell’azienda francese LESIEUR, che nasce da una combinazione unica di quattro oli vegetali complementari ed è ricco di nutrimenti indispensabili per tutto l’organismo:
OMEGA 3: acidi grassi essenziali, indispensabili per il buon funzionamento del sistema cardiovascolare;
OMEA 6: che contribuiscono a contrastare il colesterolo cattivo;
VITAMINA E: grazie alle sue proprietà antiossidanti, aiuta a proteggere le cellule e a contrastare i radicali liberi.
Inoltre, ISIO 4 è ricco di VITAMINA D : un cucchiaio di olio ISIO 4 fornisce il 50% dell’apporto giornaliero raccomandato di Vitamina D, necessaria all'organismo per aiutare la salute delle ossa. La sua funzione principale infatti è quella di partecipare alla loro mineralizzazione e contribuire all'assorbimento di calcio nell'intestino, agendo inoltre sui muscoli e sul sistema immunitario.

2013-01-27

Cordon Bleu alla mortadella

cotolette di pollo alla mortadella
Tessuti Busatti
Con Cordon Bleu indichiamo comunemente quanto impropriamente, le cotolette di pollo farcite di prosciutto e formaggio. Ecco io ho realizzato, senza falsa modestia, i più gustosi cordon bleu che voi possiate immaginare, farcendo il mio pollo con mortadella bologna IGP, La Blu di Felsineo ideale per la delicatezza del gusto e il piccolo formato che permette di realizzare perfetti medaglioni e una splendida caciotta di latte misto, la Flaminia di Brunelli. Il fritto in tal caso è di dovere e per non farmi mancare nulla ho accompagnato le cotolette con cubetti di patate e melanzane fritte anch'esse in olio aromatizzato all'aglio. Niente di complicato solo la raccomandazione di friggere in olio buono, io uso sempre quello di oliva dato che da noi in Calabria certamente non è l'olio a scarseggiare. Ovviamente se è vostra intenzione alleggerire il piatto vi consiglio una fresca insalata mista per contorno.
Ingredienti per 4 persone:
8 fettine di petto di pollo abbastanza larghe e sottili
8 fette di mortadella
8 fette di caciotta
2 uova
2 cucchiai di farina
pangrattato
sale e pepe
olio d'oliva q.b.
Ricavare dalla carne altrettanti medaglioni che abbiano le dimensioni delle fettine di mortadella (10 cm di diametro circa. Posare su ogni fetta di carne una fetta di caciotta evitando che debordi, sovrapporre una fetta di mortadella.Infarinare le cotolette passarle nell'uovo battuto con sale e pepe e poi impanare nel pangrattato. Friggere le cotolette in olio finché risulteranno ben dorate e dopo averle lasciate sgocciolare su carta assorbente servirle ben calde.

Parlando di Mortadella non posso fare a meno di pensare a Bologna e se dico Bologna mi viene in mente una delle più simpatiche maestre di cucina attualmente presenti sul panorama nazionale, conosciuta ai più per la sua partecipazione a La prova del cuoco, parlo di Alessandra Spisni e vi segnalo l'uscita del suo ultimo lavoro Le ricette della maestra di cucina edito da Baldini Castoldi e Dalai in cui ha raccolto 150 nuove ricette facili e squisite, dedicate a chi non passa la giornata in cucina ma a tavola ama il cibo buono e sano. Che libro è? Diciamo che rispecchia il suo motto "l'abbondanza non fa mai carestia", si tratta infatti del classico manuale di cucina completo, con ricette base, ricette innovative e tante idee per ogni occasione, da regalare all'amica che convola a giuste nozze, anzi direi all'amica che in cucina non se la cava tanto ma che ha intenzione di fare amicizia con spianatoia e matterello per diventare una perfetta cuoca. La Spisni ha quel buonumore contagioso, quell'aura speciale che ha nella vita solo chi fa il lavoro che veramente le piace e questo suo ottimismo trasuda da ogni pagina del volume.

Cordon Bleu alla mortadella

cotolette di pollo alla mortadella
Tessuti Busatti
Con Cordon Bleu indichiamo comunemente quanto impropriamente, le cotolette di pollo farcite di prosciutto e formaggio. Ecco io ho realizzato, senza falsa modestia, i più gustosi cordon bleu che voi possiate immaginare, farcendo il mio pollo con mortadella bologna IGP, La Blu di Felsineo ideale per la delicatezza del gusto e il piccolo formato che permette di realizzare perfetti medaglioni e una splendida caciotta di latte misto, la Flaminia di Brunelli. Il fritto in tal caso è di dovere e per non farmi mancare nulla ho accompagnato le cotolette con cubetti di patate e melanzane fritte anch'esse in olio aromatizzato all'aglio. Niente di complicato solo la raccomandazione di friggere in olio buono, io uso sempre quello di oliva dato che da noi in Calabria certamente non è l'olio a scarseggiare. Ovviamente se è vostra intenzione alleggerire il piatto vi consiglio una fresca insalata mista per contorno.
Ingredienti per 4 persone:
8 fettine di petto di pollo abbastanza larghe e sottili
8 fette di mortadella
8 fette di caciotta
2 uova
2 cucchiai di farina
pangrattato
sale e pepe
olio d'oliva q.b.
Ricavare dalla carne altrettanti medaglioni che abbiano le dimensioni delle fettine di mortadella (10 cm di diametro circa. Posare su ogni fetta di carne una fetta di caciotta evitando che debordi, sovrapporre una fetta di mortadella.Infarinare le cotolette passarle nell'uovo battuto con sale e pepe e poi impanare nel pangrattato. Friggere le cotolette in olio finché risulteranno ben dorate e dopo averle lasciate sgocciolare su carta assorbente servirle ben calde.

Parlando di Mortadella non posso fare a meno di pensare a Bologna e se dico Bologna mi viene in mente una delle più simpatiche maestre di cucina attualmente presenti sul panorama nazionale, conosciuta ai più per la sua partecipazione a La prova del cuoco, parlo di Alessandra Spisni e vi segnalo l'uscita del suo ultimo lavoro Le ricette della maestra di cucina edito da Baldini Castoldi e Dalai in cui ha raccolto 150 nuove ricette facili e squisite, dedicate a chi non passa la giornata in cucina ma a tavola ama il cibo buono e sano. Che libro è? Diciamo che rispecchia il suo motto "l'abbondanza non fa mai carestia", si tratta infatti del classico manuale di cucina completo, con ricette base, ricette innovative e tante idee per ogni occasione, da regalare all'amica che convola a giuste nozze, anzi direi all'amica che in cucina non se la cava tanto ma che ha intenzione di fare amicizia con spianatoia e matterello per diventare una perfetta cuoca. La Spisni ha quel buonumore contagioso, quell'aura speciale che ha nella vita solo chi fa il lavoro che veramente le piace e questo suo ottimismo trasuda da ogni pagina del volume.

2013-01-25

Le arance della salute

Banner AIRC
Piatto La Porcellana Bianca, Tessuto Busatti
Ero stata invitata da La Cucina Italiana, quale Special Ambassador a pubblicare una selezione delle mie migliori ricette a base di arancia per promuovere l'iniziativa "Le arance della salute" che AIRC porta avanti da anni e di cui La Cucina Italiana è partner. Tra i miei mille impegni ho dimenticato di registrare la mia adesione nel termine stabilito ma ho deciso di dare comunque il mio piccolo contributo alla causa e di pubblicare la mia ricetta all'arancia. Un'insalata tutta salute: arance, radicchio Rosa di Gorizia, indivia belga, capperi e meraviglioso tonno a pinne gialle affumicato Bottega del Mare  il tutto condito con una vinaigrette a base di olio, succo d'arancia e aceto balsamico Acetaia Guerzoni che ho scelto nella varietà etichetta verde adatto a condire le insalate. 
Parlando di salute e di alimenti idonei a preservarla non posso non segnalare le proprietà benefiche che ha sul nostro organismo l'imprescindibile, nella mia cucina, olio extravergine d'oliva sinonimo di salute, longevità e gusto a tavolaun altro prodotto che come le arance fa la ricchezza del territorio in cui vivo e che un mio conterraneo ha voluto celebrare con un lavoro che vi segnalo perché accurato e degno di nota per la scientificità e l'estrema padronanza con cui l'argomento viene affrontato, si chiama   In salute con l'olio Un concentrato di benessere il libro di Vincenzo Curci  e se volete avere ulteriori ragguagli in merito o siete interessati all'acquisto di una copia vi invito a contattare direttamente l'autore  vincenzocurci@virgilio.it. 
Tornando all'argomento del post vi lascio la ricetta della mia Insalata della salute e di seguito pubblico anche la mia selezione di ricette all'arancia pescate dall'archivio del blog.
Ingredienti per 4 persone:
2 indivie belghe
2-3 radicchi Rosa di Gorizia
4 arance rosse
1 cucchiaio di capperi sotto sale
200 g di tonno affumicato
6 cucchiai di olio
2 cucchiai di aceto balsamico
sale in fiocchi*
Tagliare le indivie ed i radicchi e disporli su un largo piatto, sistemarvi le fette di tonno e poi gli spicchi delle arance pelate a vivo, avendo cura di conservarne il succo. Emulsionare il succo d'arancia con l'aceto balsamico e l'olio e versare la vinaigrette sopra l'insalata. Completare con i capperi opportunamente dissalati e qualche fiocco di sale.
*Ho utilizzato Sale ambrato australiano Gemma di Mare.
Ecco le ricette del mio archivio:
Cake all'arancia
Dolci trancetti arancia e cioccolato
Insalata di arance e finocchi
Torta al cioccolato con stelle filanti di arancia candita
Insalata di seppie e arance
Marmellata di arance e mele
Tournedos di maiale con erbe aromatiche e crema di patate all'arancia