
Quella che vedete in foto è la pagina dello speciale Le ricette delle Feste allegato a Gambero Rosso di dicembre e quella che vedete ritratta è la mia ricettina, o meglio quella tramandatami dalla mia nonna Liberata, che è rientrata nelle nove scelte tra quelle inviate dai lettori per essere pubblicate.
Non vi nascondo una punta (forse un pò di più veramente) di orgoglio a vedere il mio nome scritto lì sopra soprattutto perchè questa è una ricetta con la quale sono cresciuta, è l'odore di questi semplici dolcini l'odore del vero Natale calabrese, del Natale della mia infanzia.
Non sono difficili da fare e contengono solo ingredienti semplici come la più antica tradizione rurale del meridione prevede, ingredienti che tutti hanno in casa e che riescono a trasformare il niente in una vera prelibatezza.
Le quantità sono espresse in tazze e pizzichi proprio come si usava una volta.
Cannaricoli antichi calabresi
1 tazza di olio extravergine d'oliva
1/2 tazza di vino bianco
1/2 tazza di zucchero
1 pizzico di cannella
farina bianca quanto basta
miele un vasetto
1 tazza di olio extravergine d'oliva
1/2 tazza di vino bianco
1/2 tazza di zucchero
1 pizzico di cannella
farina bianca quanto basta
miele un vasetto
Portare ad ebollizione tutti gli ingredienti tranne la farina.
Lasciare poi intiepidire ed aggiungere farina quanto basta a formare un impasto abbastanza solido da poter essere steso con le mani a bastoncini. Tagliare come per fare degli gnocchi, un pò più grandi e cavare con le dita utilizzando come supporto il fondo di una cesta di vimini in modo da lasciarne impresso sul biscotto il motivo decorativo.
Friggere in abbondante olio ed una volta scolati, confettarli uno ad uno nel miele appena scaldato.
Per la confettura dei cannaricoli tradizionalmente utilizziamo oltre al miele di api anche il miele di fichi ovvero una gelatina ottenuta dai frutti freschi preparata in estate e preservata fino a Natale proprio per i cannaricoli.
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