2011-05-23

Irresistibili dolci


Servizio da Tè collezione Montefeltro di Laboratorio Pesaro
Non dovrei forse parlare di questo argomento visto che per via della gravidanza a giorni mi tocca pure la fastidiosa curva glicemica, tuttavia da golosa non posso non toccare l'argomento dal momento che di recente sono stati pubblicato nuovi imperdibili volumi.
Per chi ama il dolce come me, una vera miniera di idee è l'economico manuale 1000 ricette di Dolci e Torte di Olga Tarentini Troiani per Newton Compton Editori. A soli 4,90 in pieno stile Newton, racchiude in sè ben 1000 ricette di sfiziosi desserts suddivisi per tipi. Dolci al cucchiaio per "un buon fine pasto, festoso o casalingo", Torte, dalle più classiche alle più innovative e ancora crêpes, omelette dolci e crostate di frutta. Ce n'è proprio per tutti i gusti e tra le tante ricette che ho selezionato e messo nella lista dei dolci da provare ne ho già sperimentata una ed è la torta di fragole e mandorle, una delle ricette più "furbe" e golose contenute nel volume.
Ma prima di parlarvi del dolce vi lascio ancora qualche suggerimento in fatto di manuali dedicati al tema dolci. 
Per chi proprio non ha esperienza in merito, ma dico proprio per chi un dolce non ha mai osato farlo o per quelli che le 1000 ricette del libro di prima non sono abbastanza, c'è sempre Dolci a occhi chiusi di Mariapaola Dèttore per Vallardi editore, oltre 170 ricette di sicura riuscita, scritte con chiarezza e attenzione ai particolari, arricchite da consigli pratici per non innervosirsi in cucina. Il ricco panorama dolciario racchiuso nel libro spazia dalle torte ai dolci al cucchiaio, dalle crostate ai biscotti ma ci sono anche dei capitoli dedicati ai dolci fritti, a quelli che non richiedono cottura e perfino alle marmellate.
In entrambi i volumi non vi aspettate foto, sono i classici manualetti da tenere in cucina e utilizzare in ogni occasione in cui si ha voglia di dolce sporcandoli fino a renderli irriconoscibili e affezionandosi sempre più alle loro pagine.
Se aspirate a dolci di ben altra fatta e vi sentite attratte prima che dal gusto dall'aspetto del dolce. Se volete avvicinarvi alla sempre più seguita e diffusa arte del Cake Design Le Torte di Fiorella edito da Malvarosa è il libro che state cercando. La bravissima Fiorella Balzamo, con le sue sorprendenti ed inconsuete  torte ci delizia e ci  fa sognare dalla prima all'ultima pagina. Ci suggerisce l'allestimento e i dolci ideali per ogni occasione, in un libro da sfogliare, leggere, amare e consultare ad ogni ricorrenza o evento speciale della nostra vita traendone ispirazione per regalarsi qualcosa di diverso dai soliti dolci.
Ma tornando alla realtà vi invito a sorseggiare con me una tazza di Tè accompagnata da una fetta di semplice torta di fragole e mandorle. Dicevo prima che si tratta di una torta furba perché utilizza un preparato per torta margherita, nel mio caso il preparato Fantasia di torte di Molino Chiavazza che ho arricchito con succo e scorza di limone (invece che arancia come suggerito dal produttore). Per la confettura di fragole invece mi sono affidata a Wilkin & Sons così come per il tè a Hampstead Tea London, entrambi marchi distribuiti da D&C.
Ingredienti:
1 torta margherita
40 g di burro
1 cucchiaino di succo di limone
60 g di mandorle
1 cucchiaio di farina
confettura di fragole
Prepare la torta secondo la ricetta base o seguendo le istruzioni riportate sulla confezione arricchendola con vaniglia (o nel mio caso limone). Imburrare bene una teglia nel fondo e sui lati (io ho scelto una tortiera cannellata Guardini) cospargerlo con le mandorle tritate grossolanamente e spolverare di farina. Versarvi l'impasto preparato e cuocere in forno a 170° finché risulterà asciutto alla prova stecchino. Scaldare la confettura con il succo di limone e frullarla con il mixer per renderla omogenea (nella ricetta originale andava passata al setaccio ma non si può usare a mio parere un preparato per torte e poi perder tempo a passare al setaccio la marmellata). Spalmare la superficie della torta con la marmellata e attendere un'ora prima di tagliarla.

Irresistibili dolci


Servizio da Tè collezione Montefeltro di Laboratorio Pesaro
Non dovrei forse parlare di questo argomento visto che per via della gravidanza a giorni mi tocca pure la fastidiosa curva glicemica, tuttavia da golosa non posso non toccare l'argomento dal momento che di recente sono stati pubblicato nuovi imperdibili volumi.
Per chi ama il dolce come me, una vera miniera di idee è l'economico manuale 1000 ricette di Dolci e Torte di Olga Tarentini Troiani per Newton Compton Editori. A soli 4,90 in pieno stile Newton, racchiude in sè ben 1000 ricette di sfiziosi desserts suddivisi per tipi. Dolci al cucchiaio per "un buon fine pasto, festoso o casalingo", Torte, dalle più classiche alle più innovative e ancora crêpes, omelette dolci e crostate di frutta. Ce n'è proprio per tutti i gusti e tra le tante ricette che ho selezionato e messo nella lista dei dolci da provare ne ho già sperimentata una ed è la torta di fragole e mandorle, una delle ricette più "furbe" e golose contenute nel volume.
Ma prima di parlarvi del dolce vi lascio ancora qualche suggerimento in fatto di manuali dedicati al tema dolci. 
Per chi proprio non ha esperienza in merito, ma dico proprio per chi un dolce non ha mai osato farlo o per quelli che le 1000 ricette del libro di prima non sono abbastanza, c'è sempre Dolci a occhi chiusi di Mariapaola Dèttore per Vallardi editore, oltre 170 ricette di sicura riuscita, scritte con chiarezza e attenzione ai particolari, arricchite da consigli pratici per non innervosirsi in cucina. Il ricco panorama dolciario racchiuso nel libro spazia dalle torte ai dolci al cucchiaio, dalle crostate ai biscotti ma ci sono anche dei capitoli dedicati ai dolci fritti, a quelli che non richiedono cottura e perfino alle marmellate.
In entrambi i volumi non vi aspettate foto, sono i classici manualetti da tenere in cucina e utilizzare in ogni occasione in cui si ha voglia di dolce sporcandoli fino a renderli irriconoscibili e affezionandosi sempre più alle loro pagine.
Se aspirate a dolci di ben altra fatta e vi sentite attratte prima che dal gusto dall'aspetto del dolce. Se volete avvicinarvi alla sempre più seguita e diffusa arte del Cake Design Le Torte di Fiorella edito da Malvarosa è il libro che state cercando. La bravissima Fiorella Balzamo, con le sue sorprendenti ed inconsuete  torte ci delizia e ci  fa sognare dalla prima all'ultima pagina. Ci suggerisce l'allestimento e i dolci ideali per ogni occasione, in un libro da sfogliare, leggere, amare e consultare ad ogni ricorrenza o evento speciale della nostra vita traendone ispirazione per regalarsi qualcosa di diverso dai soliti dolci.
Ma tornando alla realtà vi invito a sorseggiare con me una tazza di Tè accompagnata da una fetta di semplice torta di fragole e mandorle. Dicevo prima che si tratta di una torta furba perché utilizza un preparato per torta margherita, nel mio caso il preparato Fantasia di torte di Molino Chiavazza che ho arricchito con succo e scorza di limone (invece che arancia come suggerito dal produttore). Per la confettura di fragole invece mi sono affidata a Wilkin & Sons così come per il tè a Hampstead Tea London, entrambi marchi distribuiti da D&C.
Ingredienti:
1 torta margherita
40 g di burro
1 cucchiaino di succo di limone
60 g di mandorle
1 cucchiaio di farina
confettura di fragole
Prepare la torta secondo la ricetta base o seguendo le istruzioni riportate sulla confezione arricchendola con vaniglia (o nel mio caso limone). Imburrare bene una teglia nel fondo e sui lati (io ho scelto una tortiera cannellata Guardini) cospargerlo con le mandorle tritate grossolanamente e spolverare di farina. Versarvi l'impasto preparato e cuocere in forno a 170° finché risulterà asciutto alla prova stecchino. Scaldare la confettura con il succo di limone e frullarla con il mixer per renderla omogenea (nella ricetta originale andava passata al setaccio ma non si può usare a mio parere un preparato per torte e poi perder tempo a passare al setaccio la marmellata). Spalmare la superficie della torta con la marmellata e attendere un'ora prima di tagliarla.

2011-05-20

Bicchierini di zuppa inglese all'amarena


Bicchierini Atmosfera italiana, sottopiatto in tessuto damascato foderato in PVC Creativitàvola
Al venerdì l'idea di un dolcino ci sta proprio bene, del resto dico l'idea perché se fosse una normale zuppa inglese non avreste certo bisogno di impararla da me essendo uno dei dolci più diffusi nella nostra penisola. Tuttavia ve ne parlo lo stesso perché mi sono ispirata alla zuppa inglese e della zuppa inglese il dolce ha l'aspetto ma ho cambiato qualcosina facendone un dolce diverso oltre che facile da realizzare. La zuppa inglese la si può preparare con il pan di spagna o con i savoiardi per far prima, io ho realizzato il pan di spagna preparato secondo la mia solita ricetta perché tagliato con un coppapasta della dimensione del bicchierino da un risultato migliore, per la bagna normalmente si utilizza il profumato Alkermes nel mio caso invece  le profumatissime amarene Fabbri e il loro sciroppo, per la nota alcolica mi sono affidata al rum e per il sapore di cioccolato che nella zuppa inglese non deve mai mancare il mini topping al cioccolato Fabbri. Ultimo particolare la crema pasticcera se non avete voglia di stare ai fornelli o i vostri ospiti vi hanno dato poco preavviso il preparato di Molino Chiavazza sarà all'altezza del suo compito.
Ingredienti per 6 bicchierini:
18 dischetti di pan di spagna pronto
crema pasticcera (1 busta di preparato e 250 ml di latte intero)
amarene allo sciroppo
1 bicchierino di rum
1 cucchiaio di zucchero
topping al cioccolato
Sistemare al fondo di ogni bicchiere un dischetto di pan di spagna, bagnarlo con lo sciroppo delle amarene, versare sopra un cucchiaio di crema e due amarene, coprire con altro pan di spagna, bagnare con il ruma allungato con mezzo bicchierino d'acqua e lo zucchero, versare sopra un'altra cucchiaiata di crema e una spruzzata di topping al cioccolato, coprire con un ultimo dischetto di pan di spagna, bagnare con lo sciroppo delle amarene e completare con la crema. Decorare la superficie per metà con il topping al cioccolato e nella parte chiara con un'amarena.

Bicchierini di zuppa inglese all'amarena


Bicchierini Atmosfera italiana, sottopiatto in tessuto damascato foderato in PVC Creativitàvola
Al venerdì l'idea di un dolcino ci sta proprio bene, del resto dico l'idea perché se fosse una normale zuppa inglese non avreste certo bisogno di impararla da me essendo uno dei dolci più diffusi nella nostra penisola. Tuttavia ve ne parlo lo stesso perché mi sono ispirata alla zuppa inglese e della zuppa inglese il dolce ha l'aspetto ma ho cambiato qualcosina facendone un dolce diverso oltre che facile da realizzare. La zuppa inglese la si può preparare con il pan di spagna o con i savoiardi per far prima, io ho realizzato il pan di spagna preparato secondo la mia solita ricetta perché tagliato con un coppapasta della dimensione del bicchierino da un risultato migliore, per la bagna normalmente si utilizza il profumato Alkermes nel mio caso invece  le profumatissime amarene Fabbri e il loro sciroppo, per la nota alcolica mi sono affidata al rum e per il sapore di cioccolato che nella zuppa inglese non deve mai mancare il mini topping al cioccolato Fabbri. Ultimo particolare la crema pasticcera se non avete voglia di stare ai fornelli o i vostri ospiti vi hanno dato poco preavviso il preparato di Molino Chiavazza sarà all'altezza del suo compito.
Ingredienti per 6 bicchierini:
18 dischetti di pan di spagna pronto
crema pasticcera (1 busta di preparato e 250 ml di latte intero)
amarene allo sciroppo
1 bicchierino di rum
1 cucchiaio di zucchero
topping al cioccolato
Sistemare al fondo di ogni bicchiere un dischetto di pan di spagna, bagnarlo con lo sciroppo delle amarene, versare sopra un cucchiaio di crema e due amarene, coprire con altro pan di spagna, bagnare con il ruma allungato con mezzo bicchierino d'acqua e lo zucchero, versare sopra un'altra cucchiaiata di crema e una spruzzata di topping al cioccolato, coprire con un ultimo dischetto di pan di spagna, bagnare con lo sciroppo delle amarene e completare con la crema. Decorare la superficie per metà con il topping al cioccolato e nella parte chiara con un'amarena.

2011-05-18

Hamburger di ceci

Piatto CHSGroup
Al mio paese la pasta e ceci si prepara per la festa di San Giuseppe con il finocchietto selvatico, come già vi dissi qualche tempo fa, così quando ho aperto il barattolino di Condimento con tonno e finocchietto di Siciliatentazioni, inviatomi da Siculidivini, inspirando l'odore del finocchietto non ho potuto fare a meno di pensare ai ceci. Avevo pensato a una pasta e ceci ma poi a ben guardare mi son detta perchè non innovare completamente il concetto di ceci? E così, in nome della modernità, ho sacrificato la rotondità dei ceci giganti di Melandri Gaudenzio riducendoli, per giusta causa, in purea che ho poi trasformato in piccoli hamburger da servire con il sughetto di cui vi parlavo, lasciando liberi i commensali di intingere e condire a proprio piacimento.
Per il sugo non vi resta che collegarvi al negozio on line dove, inserendo il codice saleepepequantobasta2011 usufruirete del 5% di sconto su tutti i prodotti, mentre per i piccoli hamburger vedrò di rimediare io stessa.
Hamburger di ceci
400 g di ceci lessati
1/2 spicchio d'aglio
2 cucchiai di farina
1 tuorlo
sale
pepe
pangrattato
olio extravergine d'oliva
1 barattolo di condimento con tonno e finocchietto per accompagnare
Frullare i ceci con l'aglio, il tuorlo, la farina, sale e pepe. Formare delle palline passarle nel pangrattato e chiacciarle tra le mani o in iun coppapasta per far si che abbiano una forma più regolare. Scaldare un fondo d'olio in una padella antiaderente e passarvi gli Hamburger da ambo i lati finché non risulteranno dorati. Servirli con il sughetto di tonno e finocchietto

Hamburger di ceci

Piatto CHSGroup
Al mio paese la pasta e ceci si prepara per la festa di San Giuseppe con il finocchietto selvatico, come già vi dissi qualche tempo fa, così quando ho aperto il barattolino di Condimento con tonno e finocchietto di Siciliatentazioni, inviatomi da Siculidivini, inspirando l'odore del finocchietto non ho potuto fare a meno di pensare ai ceci. Avevo pensato a una pasta e ceci ma poi a ben guardare mi son detta perchè non innovare completamente il concetto di ceci? E così, in nome della modernità, ho sacrificato la rotondità dei ceci giganti di Melandri Gaudenzio riducendoli, per giusta causa, in purea che ho poi trasformato in piccoli hamburger da servire con il sughetto di cui vi parlavo, lasciando liberi i commensali di intingere e condire a proprio piacimento.
Per il sugo non vi resta che collegarvi al negozio on line dove, inserendo il codice saleepepequantobasta2011 usufruirete del 5% di sconto su tutti i prodotti, mentre per i piccoli hamburger vedrò di rimediare io stessa.
Hamburger di ceci
400 g di ceci lessati
1/2 spicchio d'aglio
2 cucchiai di farina
1 tuorlo
sale
pepe
pangrattato
olio extravergine d'oliva
1 barattolo di condimento con tonno e finocchietto per accompagnare
Frullare i ceci con l'aglio, il tuorlo, la farina, sale e pepe. Formare delle palline passarle nel pangrattato e chiacciarle tra le mani o in iun coppapasta per far si che abbiano una forma più regolare. Scaldare un fondo d'olio in una padella antiaderente e passarvi gli Hamburger da ambo i lati finché non risulteranno dorati. Servirli con il sughetto di tonno e finocchietto

2011-05-16

Trancio alle nocciole

Piatto dessert collezione Romantic memories di Easy Life design
Forse sentendo parlare di nocciole immaginate un dolce autunnale e invece questo trancio è così soffice e leggero che per arricchirlo un po' ho dovuto vestirlo con una copertura a base di cioccolato e burro. E' un semplice e sofficissimo pan di spagna appena inzuppato di rum,  farcito con crema alle nocciole le Cremose di Bacco e ricoperto appunto di una crema di cioccolato e nocciole tritate grossolanamente, da gustare in ogni occasione.
Ingredienti:
2 uova grandi
75 gr di farina
75 g di zucchero
1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere
1 bicchierino di rum
1 barattolo di crema alle nocciole
100 g di cioccolato fondente
100 g di burro
100 g di zucchero semolato
100 g di nocciole tostate
Prepare il pan di spagna montando a lungo (20-25 minuti) lo zucchero con le uova, unire la vaniglia e poi la farina aiutandosi con una spatola. Versare il composto in una teglia da plum cake e cuocerlo a 180° finché risulterà dorato e asciutto alla prova stecchino. Sformare il dolce tagliarlo in due in orizzontal, bagnarlo con il rum e farcirlo con la crema alle nocciole. Prepare la crema di copertura sciogliendo a bagnomaria il burro con il cioccolato e lo zucchero. Versare la crema sul dolce coprendolo perfettamente, cospargele la superficie e i lati del dolce con le nocciole tritate grossolanamente.

Trancio alle nocciole

Piatto dessert collezione Romantic memories di Easy Life design
Forse sentendo parlare di nocciole immaginate un dolce autunnale e invece questo trancio è così soffice e leggero che per arricchirlo un po' ho dovuto vestirlo con una copertura a base di cioccolato e burro. E' un semplice e sofficissimo pan di spagna appena inzuppato di rum,  farcito con crema alle nocciole le Cremose di Bacco e ricoperto appunto di una crema di cioccolato e nocciole tritate grossolanamente, da gustare in ogni occasione.
Ingredienti:
2 uova grandi
75 gr di farina
75 g di zucchero
1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere
1 bicchierino di rum
1 barattolo di crema alle nocciole
100 g di cioccolato fondente
100 g di burro
100 g di zucchero semolato
100 g di nocciole tostate
Prepare il pan di spagna montando a lungo (20-25 minuti) lo zucchero con le uova, unire la vaniglia e poi la farina aiutandosi con una spatola. Versare il composto in una teglia da plum cake e cuocerlo a 180° finché risulterà dorato e asciutto alla prova stecchino. Sformare il dolce tagliarlo in due in orizzontal, bagnarlo con il rum e farcirlo con la crema alle nocciole. Prepare la crema di copertura sciogliendo a bagnomaria il burro con il cioccolato e lo zucchero. Versare la crema sul dolce coprendolo perfettamente, cospargele la superficie e i lati del dolce con le nocciole tritate grossolanamente.

2011-05-13

La pasta con rucola e speck come alla Veranda

Piatti e americano con tovagliolo  di Wald
Mi è capitato di recente di far sosta in un ristorante della mia zona La Veranda, un bel locale tradizionale degno di nota, il mo ricordo della serata potete leggerlo su Cibando ma come ben sapete quando una food blogger va in giro per locali non si ferma alla degustazione di un piatto, se il piatto piace ne scava l'essenza e cerca poi di riprodurlo tra le mura domestiche. Questo ho fatto con gli gnocchetti rucola e speck il ricco e fresco piatto assaggiato in occasione della mia visita alla Veranda che ho trasformato in penne rucola e speck per amore del marito che non mangia gnocchi.
Il risultato è stato comunque all'altezza delle aspettative, a voi quindi la ricetta.Ovviamente se capitate in zona non perdetevi l'originale al ristorante di cui vi ho detto.
Ingredienti per 4 persone:
400 g di penne
1 cipollotto
100 g di speck in una sola fetta
1 mazzetto di rucola fresca
4 pomodori
½ bicchiere di vino bianco
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Far imbiondire la cipolla tritata in un fondo d'olio con lo speck tagliato a fiammiferi, sfumare con il vino, aggiungere i pomodori pelati e tagliati a cubetti e lasciar cuocere pochissimi minuti a fuoco vivace, salare e pepare. Lessare la pasta al dente e saltarla in padella con il condimento e la rucola tagliata a pezzetti. Il parmigiano grattugiato alla fine ci sta benissimo.

La pasta con rucola e speck come alla Veranda

Piatti e americano con tovagliolo  di Wald
Mi è capitato di recente di far sosta in un ristorante della mia zona La Veranda, un bel locale tradizionale degno di nota, il mo ricordo della serata potete leggerlo su Cibando ma come ben sapete quando una food blogger va in giro per locali non si ferma alla degustazione di un piatto, se il piatto piace ne scava l'essenza e cerca poi di riprodurlo tra le mura domestiche. Questo ho fatto con gli gnocchetti rucola e speck il ricco e fresco piatto assaggiato in occasione della mia visita alla Veranda che ho trasformato in penne rucola e speck per amore del marito che non mangia gnocchi.
Il risultato è stato comunque all'altezza delle aspettative, a voi quindi la ricetta.Ovviamente se capitate in zona non perdetevi l'originale al ristorante di cui vi ho detto.
Ingredienti per 4 persone:
400 g di penne
1 cipollotto
100 g di speck in una sola fetta
1 mazzetto di rucola fresca
4 pomodori
½ bicchiere di vino bianco
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Far imbiondire la cipolla tritata in un fondo d'olio con lo speck tagliato a fiammiferi, sfumare con il vino, aggiungere i pomodori pelati e tagliati a cubetti e lasciar cuocere pochissimi minuti a fuoco vivace, salare e pepare. Lessare la pasta al dente e saltarla in padella con il condimento e la rucola tagliata a pezzetti. Il parmigiano grattugiato alla fine ci sta benissimo.

2011-05-11

Torta alle mandorle con crema e albicocche

Sarebbe stato il dolcino ideale per la Festa della mamma ma io arrivo sempre un po' in ritardo, del resto per festeggiare le mamme non c'è bisogno di una festa ogni giorno può essere in realtà la giusta occasione per farlo, magari trascorrendo un'oretta in loro compagnia davanti a una tazza fumante di buon tè e una golosa fetta di torta preparata per l'occasione. Quella che vi rpesento è una torta all'apparenza complicata ma che in realtà non ci vuole molto a preparare, poiché non prevede decorazioni in superficie, ho scelto lo stampo Corolla di Guardini per dare una forma primaverile al dolce. Per la farina 00 e il preparato per la crema pasticcera mi sono affidata a Il Molino Chiavazza, mentre per le mandorle (che ho spellato e macinato personalmente) e le albicocche secche ovviamente Noberasco. Non resta che scegliere il Tè per l'occasione, nel mio caso il pregiato Ceylon Orange Pekoe  di Twinings ma la gamma è così vasta che c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Torta alle mandorle con crema e albicocche
Ingredienti
Per la frolla:
100 g di farina 00
100 g di mandorle pelate in polvere
1 cucchiaino di lievito per dolci
100 g di zucchero
100 g di burro
1 uovo
Per la crema:
1 busta di preparato per crema pasticcera Molino Chiavazza
250 ml di latte intero
oppure
2 tuorli
4 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di farina
250 ml di latte fresco intero
1 cucchiaino di vaniglia in polvere
Per completare:
1 cucchiaio di mandorle in porlvere
200 g di albicocche secche
2 cucchiai di zucchero di canna
zucchero a velo
Preparare la frolla mescolando le farine con il lievito e lo zucchero, unire il burro freddo ed infine l'uovo. Raccogliere l'impasto in pellicola e lasciar riposare in frigo.
Cuocere le albicocche con lo zucchero e dell'acqua fin quando risulteranno morbide.
Preparare la crema mescolando il preparato con il latte, secondo le indicazioni riportate sulla confezione oppure, in modo tradizionale,  lavorare i tuorli con lo zucchero e la farina unire il latte portato a bollore con la vaniglia e portare sul fuoco lasciando addensare.
Stendere la frolla in due dischi sottili uno più grande dell'altro. Foderare con la sfoglia grande la teglia Corolla, bucherellare con una forchetta, versare sopra le mandorle in polvere, poi le albicocche cotte e infine la crema. Coprire con l'altra sfoglia.
Lasciar riposare in frigo per mezz'ora. Intanto scaldare il forno a 180° e cuocere la torta fin quando risulterà ben dorata.Lasciar raffreddare bene prima di sformare.

Torta alle mandorle con crema e albicocche

Sarebbe stato il dolcino ideale per la Festa della mamma ma io arrivo sempre un po' in ritardo, del resto per festeggiare le mamme non c'è bisogno di una festa ogni giorno può essere in realtà la giusta occasione per farlo, magari trascorrendo un'oretta in loro compagnia davanti a una tazza fumante di buon tè e una golosa fetta di torta preparata per l'occasione. Quella che vi rpesento è una torta all'apparenza complicata ma che in realtà non ci vuole molto a preparare, poiché non prevede decorazioni in superficie, ho scelto lo stampo Corolla di Guardini per dare una forma primaverile al dolce. Per la farina 00 e il preparato per la crema pasticcera mi sono affidata a Il Molino Chiavazza, mentre per le mandorle (che ho spellato e macinato personalmente) e le albicocche secche ovviamente Noberasco. Non resta che scegliere il Tè per l'occasione, nel mio caso il pregiato Ceylon Orange Pekoe  di Twinings ma la gamma è così vasta che c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Torta alle mandorle con crema e albicocche
Ingredienti
Per la frolla:
100 g di farina 00
100 g di mandorle pelate in polvere
1 cucchiaino di lievito per dolci
100 g di zucchero
100 g di burro
1 uovo
Per la crema:
1 busta di preparato per crema pasticcera Molino Chiavazza
250 ml di latte intero
oppure
2 tuorli
4 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di farina
250 ml di latte fresco intero
1 cucchiaino di vaniglia in polvere
Per completare:
1 cucchiaio di mandorle in porlvere
200 g di albicocche secche
2 cucchiai di zucchero di canna
zucchero a velo
Preparare la frolla mescolando le farine con il lievito e lo zucchero, unire il burro freddo ed infine l'uovo. Raccogliere l'impasto in pellicola e lasciar riposare in frigo.
Cuocere le albicocche con lo zucchero e dell'acqua fin quando risulteranno morbide.
Preparare la crema mescolando il preparato con il latte, secondo le indicazioni riportate sulla confezione oppure, in modo tradizionale,  lavorare i tuorli con lo zucchero e la farina unire il latte portato a bollore con la vaniglia e portare sul fuoco lasciando addensare.
Stendere la frolla in due dischi sottili uno più grande dell'altro. Foderare con la sfoglia grande la teglia Corolla, bucherellare con una forchetta, versare sopra le mandorle in polvere, poi le albicocche cotte e infine la crema. Coprire con l'altra sfoglia.
Lasciar riposare in frigo per mezz'ora. Intanto scaldare il forno a 180° e cuocere la torta fin quando risulterà ben dorata.Lasciar raffreddare bene prima di sformare.

2011-05-09

Focaccine verdi

Continuo a sognare il pic-nic all'aperto ma oggi il sole intravisto nel fine settimana ha lasciato di nuovo ampio spazio alla pioggia. Aspettiamo tenaci l'arrivo della bella stagione e ci prepariamo intanto almeno con qualche bella ricetta.
Queste focaccine hanno il vantaggio di avere la verdura nell'impasto, risultano appetitose e ci fanno sentire meno in colpa. No a parte gli scherzi, trovo sia una ricetta ideale per far mangiare le verdure ai bambini.
Dopo la ricetta base vi lascio pure un'idea paer farcirle, ovviamente sarà la vostra fantasia a suggerirvi le varianti più in linea con il vostro gusto.
Focaccine verdi
Ingredienti per 12 focaccine:
150 g di bieta lessata strizzata e frullata
12 g di lievito di birra fresco
10 g di grana grattugiato
6 g di olio extravergine d'oliva
1 pz di zucchero
1 pz abbondante di sale
180 g di latte tiepido
olio per ungere la superficie
 Impastare la bieta con la farina, il lievito, il grana, lo zucchero, l'olio, il latte tiepido e il sale. Far lievitare 2 ore, formare 12 palline stenderle in dischi di 9 cm c.a. di diametro, spennellare con olio e acqua in parti uguali. Lasciar riposare un'altra ora prima di infornare 190°C per 20'.

Focaccine verdi con pollo tonnato
Ingredienti per 4 persone:
8 focaccine
500 g di petto di pollo
sale
pepe
1 barattolo di salsa tonnata Cascina San Cassiano
4 carote
olio extravergine d'oliva
aceto di vino bianco
 Grigliare le fettine di pollo, salare, pepare e tagliare la carne a cubetti amalgamandola con la salsa tonnata. Farcire due focaccine a testa con il pollo e servirle con carote a julienne condite con olio, sale e aceto.