2007-11-19
Panini soffici alla ricotta
Panini soffici alla ricotta
2007-11-16
La torta di pane di Piazza Gourmand

Per quanto riguarda lo stile non posso che complimentarmi con l'autrice (come ho già fatto) per la fluidità dello stesso e la capacità di tenere vivo l'interesse di chi legge.
Non credo che l'autrice, che ammette nel libro di non amare particolarmente la torta di pane, sarà d'accordo con la mia scelta di postare proprio questa tra le deliziose ricette che trovano posto alla fine di ogni capitolo del romanzo, tuttavia la torta di pane io non l'avevo mai fatta anzi non l'avevo neppure mai assaggiata per cui, incuriosita, ho deciso di provare.
Vi dico solo, prima di riportarvi integralmente la ricetta così come scritta nel libro, che il risultato è al di sopra di ogni aspettativa.
250 g di pane bianco senza crosta
100 g di zucchero
100 g di amaretti
100 g di mandorle sbucciate
70 g di burro
2 uova
1 stecca di vaniglia
mezzo litro di latte
1 bicchierino di liquore a piacere
zucchero a velo
sale
Fate bollire il latte con il pizzico di sale e la vaniglia, quidi versatelo sul pane e lasciate riposare 30'. Passate il composto al setaccio amalgamando lo zucchero e gli amaretti pestati. Unite al composto ottenuto le mandorle tritate, i tuorli, il liquore e il burro fuso al quale avrete tolto un pezzetto per imburrare la teglia. Amalgamate bene il composto e in ultimo unite gli albumi montati a neve. Versate in una teglia e cuocete a 160° per 40'. Prima di servire la torta cospargetela con zucchero a velo.
Non mi resta che invitarvi a gustare questa lettura!
La torta di pane di Piazza Gourmand

Per quanto riguarda lo stile non posso che complimentarmi con l'autrice (come ho già fatto) per la fluidità dello stesso e la capacità di tenere vivo l'interesse di chi legge.
Non credo che l'autrice, che ammette nel libro di non amare particolarmente la torta di pane, sarà d'accordo con la mia scelta di postare proprio questa tra le deliziose ricette che trovano posto alla fine di ogni capitolo del romanzo, tuttavia la torta di pane io non l'avevo mai fatta anzi non l'avevo neppure mai assaggiata per cui, incuriosita, ho deciso di provare.
Vi dico solo, prima di riportarvi integralmente la ricetta così come scritta nel libro, che il risultato è al di sopra di ogni aspettativa.
250 g di pane bianco senza crosta
100 g di zucchero
100 g di amaretti
100 g di mandorle sbucciate
70 g di burro
2 uova
1 stecca di vaniglia
mezzo litro di latte
1 bicchierino di liquore a piacere
zucchero a velo
sale
Fate bollire il latte con il pizzico di sale e la vaniglia, quidi versatelo sul pane e lasciate riposare 30'. Passate il composto al setaccio amalgamando lo zucchero e gli amaretti pestati. Unite al composto ottenuto le mandorle tritate, i tuorli, il liquore e il burro fuso al quale avrete tolto un pezzetto per imburrare la teglia. Amalgamate bene il composto e in ultimo unite gli albumi montati a neve. Versate in una teglia e cuocete a 160° per 40'. Prima di servire la torta cospargetela con zucchero a velo.
Non mi resta che invitarvi a gustare questa lettura!
2007-11-15
La non crostata di casa mia
Succede che ogni tanto si ha voglia di tornare bambini e ritrovare quei sapori perduti che per molto tempo ci hanno accompagnato e che poi, non si sa perchè e non si sa quando, sono andati perduti. Quella che vedete in foto era la crostata che si preparava a casa mia una volta quando il burro non si utilizzava, quando la frolla non si lavorava velocemente con i polpastrelli e soprattutto quando la crostata si usava farla alta e con il lievito. Mi direte che allora non è crostata dacchè già la parola da l'idea di crosta ovvero di una cosa croccante e non morbida, appunto per questo dico che è la "non crostata" perchè se vi aspettate che crocchi nulla da fare. Vi consiglio di provarla almeno una volta perchè sono sicura che resterete conquistati dalla sua semplicità.
La non crostata di casa mia
Succede che ogni tanto si ha voglia di tornare bambini e ritrovare quei sapori perduti che per molto tempo ci hanno accompagnato e che poi, non si sa perchè e non si sa quando, sono andati perduti. Quella che vedete in foto era la crostata che si preparava a casa mia una volta quando il burro non si utilizzava, quando la frolla non si lavorava velocemente con i polpastrelli e soprattutto quando la crostata si usava farla alta e con il lievito. Mi direte che allora non è crostata dacchè già la parola da l'idea di crosta ovvero di una cosa croccante e non morbida, appunto per questo dico che è la "non crostata" perchè se vi aspettate che crocchi nulla da fare. Vi consiglio di provarla almeno una volta perchè sono sicura che resterete conquistati dalla sua semplicità.
2007-11-14
Arrosto al latte con funghi in pastella
Arrosto al latte con funghi in pastella
2007-11-13
Bignè mandorlati alla crema
Bignè mandorlati alla crema
2007-11-12
Linguine al nero di seppia e germe di grano con calamaretti ripieni
Linguine al nero di seppia e germe di grano con calamaretti ripieni
2007-11-10
Vinci una cena esclusiva per 2!
