2007-11-12

Linguine al nero di seppia e germe di grano con calamaretti ripieni

Avevo un pacco di Linguine al nero di seppia e germe di grano del pastificio Morelli proveniente dalla Bottega Esperya che ammiccava dal ripiano della dispensa, chiedendosi e chiedendomi quando sarebbe arrivato il suo turno e quale sarebbe stato il suo destino.
Si lo ammetto ci ho pensato un poco prima di cucinarli, sarà il colore un poco tetro, sarà che ne avevo sentito tanto parlare e non volevo delusioni, sarà che volevo abbinarci la cosa giusta, continuavo a rimandare finchè dal pescivendolo ho visto dei calamaretti tanto graziosi che ho pensato subito che fossero i compagni ideali per le speciali linguine che attendevano fiduciose. Così è stato, nessuna delusione anzi devo dire che dato il profumo e l'aspetto, strano ma invitante, perfino mio padre - il cui scetticismo verso i miei esperimenti culinari è ormai di pubblico dominio - ha deciso di mangiarne un piatto.
Piccola nota tecnica prima della ricetta, quando cucinate le linguine Morelli succede che l'acqua di cottura si tinge leggermente di verde, il colore è dovuto alla presenza di Germe di Grano nell'impasto dalla lavorazione completamente artigianale, insomma una pasta speciale ricca di nutrienti, profumata e gustosa come poche altre che vi consiglio senza remore di provare.

Ingredienti per 4 persone
1 confezione di linguine al nero di seppia e germe di grano Morelli (250 g)
12 calamaretti freschi
1 scatoletta di tonno sott'olio da 80 g
2 filetti di acciughe
1 cucchiaio scarso di capperi sotto sale
2 cucchiai mollica di pane
1 uovo
pepe nero
prezzemolo tritato
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
due cucchiai di vino bianco secco
1 noce di burro

Puliamo i calamari poi asciughiamo qualche attimo in padella le branchiette. Teniamone da parte quattro. Tritiamo le altre con il tonno, i capperi, le acciughe, il pane. Amalgamiamo al trito l'uovo, pepiamo ed aggiungere prezzemolo tritato. Farciamo con il composto i calamari, facendo attenzione a non riempirli troppo che in cottura si gonfiano, chiudendo l'estremità con uno stecchino. Cuociamo calamari, unendo anche le branchiette tenute da parte, in padella con un filo d'olio ed uno spicchio d'aglio, sfumandoli con il vino.
Quando sono pronti, teniamone da parte quattro e tagliamo gli altri a rondelle rimettendoli in padella.
Lessiamo le linguine e saltatiamole poi nella padella dei calamari unendo una noce di burro. Serviamo decorando ciascun piatto con un calamaro intero, la sua branchietta e qualche foglia di prezzemolo.


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