2008-01-24

Tortellini dolci

Bè visto che ieri parlando della sfoglia dei poveretti ho detto che si presta ad essere utilizzata sia con il dolce che con il salato, ho pensato di inserire anche un dolce risultato.
Si addice molto alle prossime feste di Carnevale perchè è quasi uno scherzo, un involucro che normalmente contiene un ripieno salato nasconde inaspettatamente una crema dolce. Io ho utilizzato per il ripieno la favolosa crema di nocciole speditami dalla carissima Grazia, ma naturalmente si possono farcire con confetture o creme a piacere, l'idea è semplicemente carina, il formato mignon ideale per accompagnare una tazzina di caffè.
Per realizzarli basta stendere la sfoglia sottile come per i croissants, ricavarne dei quadrati di circa 6 cm di lato, porre al centro confettura o crema, richiudere a triangolo e formare il tortello. Una volta disposti sulla tegna bagnare leggermente la superficie di ognuno e cospargere di zucchero semolato o a velo a seconda dell'effetto desiderato.
Il gioco è fatto e per una divertente cena di tema carnevalesco vi consiglio di servirli in un piatto irrorati di gelatina di frutta o su un letto di crema inglese proprio come fossero un piatto di tortellini.

2008-01-23

La sfoglia dei poveretti di Lory e i croissants alla mortadella e scarola

Oggi Lory ci ha chiesto di pensarla in modo speciale, io lo sto facendo con questa ricetta. La sfoglia dei poveretti ha una storia particolare che vi invito a leggere qui e siccome amo le storie me ne sono innamorata subito ed ho voluto provarla.
Chi mi conosce sa che non mi piacciono le scorciatoie e che quello che per alcuni è fatica per me è divertimento, che mi rilasso facendo la pasta sfoglia o altre preparazioni che normalmente scoraggiano chi si avvicina alla cucina, per cui quando sento dire di preparazioni lampo diffido un pò, spesso ho ragione ma altre volte ho torto, questo caso appartiene alla seconda categoria.
Per fare questa sfoglia ci vogliono solo tre ingredienti, burro, farina e ricotta e non ci sono metodi perticolari, non ci sono giri e riposi da fare ma quando sforni il risultato non riesci a credere ai tuoi occhi.
Certo la pasta sfoglia è più croccante e sfogliata oltre che più grassa ma per rustici e pasticcini devo dire che la sfoglia dei poveretti è un egregio sostituto lampo.
In questo caso ne ho ricavato dei mini-croissats che ho farcito con mrtadella e scarola saltata in padella, devo dire un bel contrasto di gusti.
Sfoglia dei poveretti:
250 g di ricotta
250 g di burro freddo
250 g di farina
1 pizzico di sale

Croissants alla mortadella e scarola saltata:

sfoglia dei poveretti
mortadella Bologna a cubetti
scarola riccia
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
sale e pepe q.b.
1 uovo
latte
parmigiano reggiano grattugiato

Impastiamo velocemente gli ingredienti per la sfoglia, lasciamo poi il panetto in frigo a riposare. Intanto saltiamo in padella la scarola con un filo d'olio e l'aglio, regoliamo di sale e pepe. Poi stendiamo la sfoglia sottile su un piano infarinato e ricaviamone dei triangoli con la base stretta ed i lati lunghi, poniamo su ogni tringolo un cubetto di mortadella ed un pò di verdura cotta, poi arrotoliamo la base verso la punta del triangolo ed incurviamo gli angoli a formare i classici cornetti, stendiamoli su una teglia e quando saranno pronti spennelliamo con l'uovo sbattuto con un pò di latte, cospargiamo di parmigiano grattugiato, che in cottura formerà una bella crosticina saporita, e poi inforniamo in forno caldissimo finchè risulteranno dorati.
Il risultato vi stupirà.

La sfoglia dei poveretti di Lory e i croissants alla mortadella e scarola

Oggi Lory ci ha chiesto di pensarla in modo speciale, io lo sto facendo con questa ricetta. La sfoglia dei poveretti ha una storia particolare che vi invito a leggere qui e siccome amo le storie me ne sono innamorata subito ed ho voluto provarla.
Chi mi conosce sa che non mi piacciono le scorciatoie e che quello che per alcuni è fatica per me è divertimento, che mi rilasso facendo la pasta sfoglia o altre preparazioni che normalmente scoraggiano chi si avvicina alla cucina, per cui quando sento dire di preparazioni lampo diffido un pò, spesso ho ragione ma altre volte ho torto, questo caso appartiene alla seconda categoria.
Per fare questa sfoglia ci vogliono solo tre ingredienti, burro, farina e ricotta e non ci sono metodi perticolari, non ci sono giri e riposi da fare ma quando sforni il risultato non riesci a credere ai tuoi occhi.
Certo la pasta sfoglia è più croccante e sfogliata oltre che più grassa ma per rustici e pasticcini devo dire che la sfoglia dei poveretti è un egregio sostituto lampo.
In questo caso ne ho ricavato dei mini-croissats che ho farcito con mrtadella e scarola saltata in padella, devo dire un bel contrasto di gusti.
Sfoglia dei poveretti:
250 g di ricotta
250 g di burro freddo
250 g di farina
1 pizzico di sale

Croissants alla mortadella e scarola saltata:

sfoglia dei poveretti
mortadella Bologna a cubetti
scarola riccia
olio extravergine d'oliva
1 spicchio d'aglio
sale e pepe q.b.
1 uovo
latte
parmigiano reggiano grattugiato

Impastiamo velocemente gli ingredienti per la sfoglia, lasciamo poi il panetto in frigo a riposare. Intanto saltiamo in padella la scarola con un filo d'olio e l'aglio, regoliamo di sale e pepe. Poi stendiamo la sfoglia sottile su un piano infarinato e ricaviamone dei triangoli con la base stretta ed i lati lunghi, poniamo su ogni tringolo un cubetto di mortadella ed un pò di verdura cotta, poi arrotoliamo la base verso la punta del triangolo ed incurviamo gli angoli a formare i classici cornetti, stendiamoli su una teglia e quando saranno pronti spennelliamo con l'uovo sbattuto con un pò di latte, cospargiamo di parmigiano grattugiato, che in cottura formerà una bella crosticina saporita, e poi inforniamo in forno caldissimo finchè risulteranno dorati.
Il risultato vi stupirà.

2008-01-22

I Mendiants di Vianne Rocher


Chi ha letto Chocolat il meraviglioso romanzo di Joanne Harris avrà già capito di cosa sto parlando, gli altri non avranno comunque difficoltà a capire avendo sicuramente visto il famoso film che ne è stato tratto e che vedeva protagonisti della storia la bellissima Juliette Binoche e il conturbante Johnny Depp.
Insomma per farla breve la ricetta di oggi viene da La Céleste Praline, la cioccolateria che l'irrequieta Vianne Rocher apre nel villaggio di Lansquenet creando notevole scompiglio nel piccolo centro e ponendosi in aperto contrasto con il parroco e i benpensanti del paese che la guardano con disprezzo e timore quasi fosse un prodotto di satana. Il libro ha un chè di magico, è ricco di sentimento e meravigliosamente goloso, è quasi una esaltazione del cibo e del cioccolato in particolare. Leggendolo si può quasi sentire l'odore della Céleste Praline, delle fumanti tazze di cioccolata calda che Vianne offre ai suoi avventori indovinandone misteriosamente i gusti e le preferenze.
Ecco la descrizione dei mendiats con le parole della Rocher :"Sono i miei preferiti - e si chiamano così perchè anni fa venivano venduti dai mendicanti e dagli zingari - dischi grandi come biscotti di cioccolata nera, al latte, o bianca, sui quali si sparge della scorza di limone, mandorle e grossi chicchi di uva Malaga. Ad Anouk piacciono quelli bianchi, anche se io preferisco quelli scuri, fatti con la migliore copertura al settanta per cento...Dolceamari al palato con il gusto dei tropici misteriosi".
Così dolcemente ispirata ho prodotto i miei mendicanti o mendiants con cioccolato fondente, uvetta ammollata nel rum, pistacchi, nocciole tostate cedro e arancia candita. Una vera prelibatezza.
Alla fine del romanzo l'autrice ha collocato una interessante appendice -glossario sul cioccolato. Insomma un libro da acquistare, leggere e conservare per sempre.

I Mendiants di Vianne Rocher


Chi ha letto Chocolat il meraviglioso romanzo di Joanne Harris avrà già capito di cosa sto parlando, gli altri non avranno comunque difficoltà a capire avendo sicuramente visto il famoso film che ne è stato tratto e che vedeva protagonisti della storia la bellissima Juliette Binoche e il conturbante Johnny Depp.
Insomma per farla breve la ricetta di oggi viene da La Céleste Praline, la cioccolateria che l'irrequieta Vianne Rocher apre nel villaggio di Lansquenet creando notevole scompiglio nel piccolo centro e ponendosi in aperto contrasto con il parroco e i benpensanti del paese che la guardano con disprezzo e timore quasi fosse un prodotto di satana. Il libro ha un chè di magico, è ricco di sentimento e meravigliosamente goloso, è quasi una esaltazione del cibo e del cioccolato in particolare. Leggendolo si può quasi sentire l'odore della Céleste Praline, delle fumanti tazze di cioccolata calda che Vianne offre ai suoi avventori indovinandone misteriosamente i gusti e le preferenze.
Ecco la descrizione dei mendiats con le parole della Rocher :"Sono i miei preferiti - e si chiamano così perchè anni fa venivano venduti dai mendicanti e dagli zingari - dischi grandi come biscotti di cioccolata nera, al latte, o bianca, sui quali si sparge della scorza di limone, mandorle e grossi chicchi di uva Malaga. Ad Anouk piacciono quelli bianchi, anche se io preferisco quelli scuri, fatti con la migliore copertura al settanta per cento...Dolceamari al palato con il gusto dei tropici misteriosi".
Così dolcemente ispirata ho prodotto i miei mendicanti o mendiants con cioccolato fondente, uvetta ammollata nel rum, pistacchi, nocciole tostate cedro e arancia candita. Una vera prelibatezza.
Alla fine del romanzo l'autrice ha collocato una interessante appendice -glossario sul cioccolato. Insomma un libro da acquistare, leggere e conservare per sempre.

2008-01-21

Il meme della personalità

Spesso ci viene difficile parlare di noi stessi, anche se poi amiamo leggere le risposte degli altri perchè pensiamo sia bello conoscere meglio chi vediamo solo attraverso i piatti che prepara, le foto che fa o i libri che legge, per cui invitata da Marinella, Aiuolik, Grazia, Daniela, Ady, e forse qualcun altro che mi sfugge a partecipare a questo meme sulla personalità legato al mese di nascita ho voluto dire di si e, seppure con ritardo, ecco le mie risposte. Posto anche una mia foto, anche se non ho capito perchè stiamo aggiungendo la foto, che ho scelto perchè è una delle poche foto di me che mi piacciono sebbene sia stata scattata quando avevo venticinque anni (cinque anni fa) e questo la dice lunga sulla mia fotogenia.

Ma passiamo alle risposte, dunque il mio mese è Ottobre.
Loves to chat. Ama chiaccherare. Sempre! Parlare troppo è il mio grande difetto
Loves those who loves them. Amano chi li ama. “Amor che a nullo amato amar perdona” lo diceva pure Dante…
Loves to take things at the center. Amano essere al centro dell’attenzione. Purtroppo si.
Inner and physical beauty. Belli dentro e fuori. Non esageriamo! Anche se per il fuori non vi è dubbio (scherzo naturalmente).
Lies but doesn’t pretend. Mentono ma non fingono. Purtoppo non so né mentire né fingere.
Gets angry often. Si arrabbiano spesso. Si è vero ma come si dice è tutto fumo, dopo due minuti mi è già passata.
Treats friends importantly. Trattano gli amici con importanza. Mi pare il minimo, chi mi è amico merita di essere trattato con importanza.
Always making friends.Hanno molti amici. Così pare anche se sull’ amicizia di molti non so fino a che punto potrei contare.
Easily hurt but recovers easily. Possono essere facilmente feriti, ma facilmente recuperano. Si per fortuna dimentico facilmente le cattiverie ricevute.
Daydreamer. Sognatori, vivono tra le nuvole. Decisamente a volte perdo il contatto con la realtà ma ci pensa F. a farmi scendere dalle nuvole.
Opinionated. Ostinato nelle opinioni. Non è vero, se trovo chi mi fa vedere un altro punto di vista cambio opinione anche se al momento non lo ammetto.
Does not care of what others think. Non si cura di ciò che gli altri pensano. Ebbene si! Sono come un treno e che gli altri dicano bene o male io non mi fermo.
Emotional. Emotivi. Maledizione si, anche se con gli anni e la professione che faccio mi sto temprando.
Decisive. Decisi. Decisamente si!
Strong clairvoyance. Forti chiaroveggenti. No non riesco a predire nulla purtroppo.
Loves to travel, the arts and literature. Amano viaggiare, l’arte e la letteratura. Si, Si e Si! Nient’altro da aggiungere.
Touchy and easily jealous. Irritabili e facilmente gelosi. Irritabile si gelosa poco, forse perché sono molto sicura di me.
Concerned. Si preoccupano facilmente. Solo per le cose più stupide per quelle invece di cui c’è da preoccuparsi mai.
Loves outdoors. Amano stare all’aperto. Si però di giorno, adoro il sole e la luce.
Just and fair. Giusti ed onesti. Giusta per quanto lo può essere un umano onesta sicuramente di più.
Spendthrift. Spendaccioni. Solo per le cose che mi interessano veramente.
Easily influenced. Facilmente influenzabili. Sembrerebbe di no ma in effetti è vero.
Easily loses confidence. Facilmente pendono la fiducia. No sono sempre ottimista e fiduciosa.
Loves children. Amano i bambini. Si adoro i bambini…degli altri!
Dovrei girare il meme ad altri dodici blogger, mi pare, ma sembra che quasi tutti abbiamo già risposto, se qualcuno passa di qua e non è stato invitato risponda pure...alla vita degli altri siamo sempre tutti interessati.

Il meme della personalità

Spesso ci viene difficile parlare di noi stessi, anche se poi amiamo leggere le risposte degli altri perchè pensiamo sia bello conoscere meglio chi vediamo solo attraverso i piatti che prepara, le foto che fa o i libri che legge, per cui invitata da Marinella, Aiuolik, Grazia, Daniela, Ady, e forse qualcun altro che mi sfugge a partecipare a questo meme sulla personalità legato al mese di nascita ho voluto dire di si e, seppure con ritardo, ecco le mie risposte. Posto anche una mia foto, anche se non ho capito perchè stiamo aggiungendo la foto, che ho scelto perchè è una delle poche foto di me che mi piacciono sebbene sia stata scattata quando avevo venticinque anni (cinque anni fa) e questo la dice lunga sulla mia fotogenia.

Ma passiamo alle risposte, dunque il mio mese è Ottobre.
Loves to chat. Ama chiaccherare. Sempre! Parlare troppo è il mio grande difetto
Loves those who loves them. Amano chi li ama. “Amor che a nullo amato amar perdona” lo diceva pure Dante…
Loves to take things at the center. Amano essere al centro dell’attenzione. Purtroppo si.
Inner and physical beauty. Belli dentro e fuori. Non esageriamo! Anche se per il fuori non vi è dubbio (scherzo naturalmente).
Lies but doesn’t pretend. Mentono ma non fingono. Purtoppo non so né mentire né fingere.
Gets angry often. Si arrabbiano spesso. Si è vero ma come si dice è tutto fumo, dopo due minuti mi è già passata.
Treats friends importantly. Trattano gli amici con importanza. Mi pare il minimo, chi mi è amico merita di essere trattato con importanza.
Always making friends.Hanno molti amici. Così pare anche se sull’ amicizia di molti non so fino a che punto potrei contare.
Easily hurt but recovers easily. Possono essere facilmente feriti, ma facilmente recuperano. Si per fortuna dimentico facilmente le cattiverie ricevute.
Daydreamer. Sognatori, vivono tra le nuvole. Decisamente a volte perdo il contatto con la realtà ma ci pensa F. a farmi scendere dalle nuvole.
Opinionated. Ostinato nelle opinioni. Non è vero, se trovo chi mi fa vedere un altro punto di vista cambio opinione anche se al momento non lo ammetto.
Does not care of what others think. Non si cura di ciò che gli altri pensano. Ebbene si! Sono come un treno e che gli altri dicano bene o male io non mi fermo.
Emotional. Emotivi. Maledizione si, anche se con gli anni e la professione che faccio mi sto temprando.
Decisive. Decisi. Decisamente si!
Strong clairvoyance. Forti chiaroveggenti. No non riesco a predire nulla purtroppo.
Loves to travel, the arts and literature. Amano viaggiare, l’arte e la letteratura. Si, Si e Si! Nient’altro da aggiungere.
Touchy and easily jealous. Irritabili e facilmente gelosi. Irritabile si gelosa poco, forse perché sono molto sicura di me.
Concerned. Si preoccupano facilmente. Solo per le cose più stupide per quelle invece di cui c’è da preoccuparsi mai.
Loves outdoors. Amano stare all’aperto. Si però di giorno, adoro il sole e la luce.
Just and fair. Giusti ed onesti. Giusta per quanto lo può essere un umano onesta sicuramente di più.
Spendthrift. Spendaccioni. Solo per le cose che mi interessano veramente.
Easily influenced. Facilmente influenzabili. Sembrerebbe di no ma in effetti è vero.
Easily loses confidence. Facilmente pendono la fiducia. No sono sempre ottimista e fiduciosa.
Loves children. Amano i bambini. Si adoro i bambini…degli altri!
Dovrei girare il meme ad altri dodici blogger, mi pare, ma sembra che quasi tutti abbiamo già risposto, se qualcuno passa di qua e non è stato invitato risponda pure...alla vita degli altri siamo sempre tutti interessati.

2008-01-17

Torta cuore

Ieri era il compleanno della mia nonna e così ho voluto omaggiarla cimentandomi in un'opera per me nuova, non la torta in sè che si tratta di un pan di spagna bagnato al rum e farcito di crema pasticcera e amarene allo sciroppo, ma del fondente di zucchero utilizzato per la copertura, che mi ha permesso di raggiungere un risultato al di sopra delle mie aspettative (ma posso migliorare).
Devo ringraziare Francesca- Aracoco di Dolci e non solo per avermi insegnato una ricetta facile facile per fare il fondente di copertura. Bè facile facile si fa per dire, nel senso che quando lo fate procuratevi un pò di zucchero a velo in più (un paio d'etti) per lavorare bene l'impasto e poi date sfogo alla fantasia.
Per il pan di spagna guardatevi la ricetta qui, per la crema qui, poi bagnate con 400 ml di bagna al rum farcite con la crema preparata e le amarene spezzettate grossolanamente e poi decorate col fondente di zucchero o copertura ai marshmallow preparata con
150 g di marshmallow
330 g di zucchero a velo
3-4 cucchiai di acqua
semplicemente sciogliendo le caramelle con l'acqua a fuoco dolce ed aggiungendo fuori dal fuoco lo zucchero a velo, colorate poi a piacere con i coloranti alimentari ed inventate la vostra torta. Io ne sono entusiasta e sto già pensando alla prossima.

Torta cuore

Ieri era il compleanno della mia nonna e così ho voluto omaggiarla cimentandomi in un'opera per me nuova, non la torta in sè che si tratta di un pan di spagna bagnato al rum e farcito di crema pasticcera e amarene allo sciroppo, ma del fondente di zucchero utilizzato per la copertura, che mi ha permesso di raggiungere un risultato al di sopra delle mie aspettative (ma posso migliorare).
Devo ringraziare Francesca- Aracoco di Dolci e non solo per avermi insegnato una ricetta facile facile per fare il fondente di copertura. Bè facile facile si fa per dire, nel senso che quando lo fate procuratevi un pò di zucchero a velo in più (un paio d'etti) per lavorare bene l'impasto e poi date sfogo alla fantasia.
Per il pan di spagna guardatevi la ricetta qui, per la crema qui, poi bagnate con 400 ml di bagna al rum farcite con la crema preparata e le amarene spezzettate grossolanamente e poi decorate col fondente di zucchero o copertura ai marshmallow preparata con
150 g di marshmallow
330 g di zucchero a velo
3-4 cucchiai di acqua
semplicemente sciogliendo le caramelle con l'acqua a fuoco dolce ed aggiungendo fuori dal fuoco lo zucchero a velo, colorate poi a piacere con i coloranti alimentari ed inventate la vostra torta. Io ne sono entusiasta e sto già pensando alla prossima.

2008-01-16

No Knead Bread anch'io

No Knead Bread...No che? Il pane senza impasto che pare sia stato inventato da un americano e che spopola nella rete da un pò di tempo. L'ho visto dappertutto ed infatti non cito neppure le numerose fonti (non me ne vogliate amici food-blogger ma la lista è lunga) ed ho cercato di resistergli ma poi ha vinto lui ed ho dovuto provare e dopo che l'ho provato l'ho voluto rifare. Insomma non ci credevo ma è delizioso proprio e svegliarsi la domenica mattina ed infornare la pagnotta per il pranzo ti da un certo senso di autosufficienza che rasenta l'onnipotenza (esagerata!).
Insomma a farla breve per i tre o quattro che ancora non l'hanno provato, un impasto il pane comunque ce l'ha che se no era un blog di magia, ma non richiede nessuna fatica e si potrebbe praticamente fare tutti i giorni, se solo l'Enel fosse un pò più magnanima con le bollette.
Ingredienti:
500 g di farina 0
350 ml di acqua tiepida
2,5 g di lievito di birra fresco (o 1 g di lievito secco)
1 cucchiaino colmo di sale
1 cucchiaino di miele o malto
Impastiamo velocemente il tutto e lasciamo riposare nella ciotola coperta, dopo ventiquattr'ore versiamo l'impasto sul piano ben infarinato e tiriamo i quattro angoli della pasta verso il centro, lasciamolo riposare un poco e poi mettiamolo di nuovo nella ciotola per due ore. Intanto riscadiamo il forno ponendo all'interno una pirofila con i bordi alti e il coperchio (io uso una pentola di pirex dotata di coperchio). Quando il forno è a temperatura rovesciamo l'impasto nella ciotola calda e copriamo, facciamo cuocere per mezz'ora, poi scopriamo per ultimare la cottura ed ecco in foto il risultato, è un pane meraviglioso, buonissimo anche il giorno dopo.
Si possono usare farine e semini vari per fare diverse qualità di pane.

No Knead Bread anch'io

No Knead Bread...No che? Il pane senza impasto che pare sia stato inventato da un americano e che spopola nella rete da un pò di tempo. L'ho visto dappertutto ed infatti non cito neppure le numerose fonti (non me ne vogliate amici food-blogger ma la lista è lunga) ed ho cercato di resistergli ma poi ha vinto lui ed ho dovuto provare e dopo che l'ho provato l'ho voluto rifare. Insomma non ci credevo ma è delizioso proprio e svegliarsi la domenica mattina ed infornare la pagnotta per il pranzo ti da un certo senso di autosufficienza che rasenta l'onnipotenza (esagerata!).
Insomma a farla breve per i tre o quattro che ancora non l'hanno provato, un impasto il pane comunque ce l'ha che se no era un blog di magia, ma non richiede nessuna fatica e si potrebbe praticamente fare tutti i giorni, se solo l'Enel fosse un pò più magnanima con le bollette.
Ingredienti:
500 g di farina 0
350 ml di acqua tiepida
2,5 g di lievito di birra fresco (o 1 g di lievito secco)
1 cucchiaino colmo di sale
1 cucchiaino di miele o malto
Impastiamo velocemente il tutto e lasciamo riposare nella ciotola coperta, dopo ventiquattr'ore versiamo l'impasto sul piano ben infarinato e tiriamo i quattro angoli della pasta verso il centro, lasciamolo riposare un poco e poi mettiamolo di nuovo nella ciotola per due ore. Intanto riscadiamo il forno ponendo all'interno una pirofila con i bordi alti e il coperchio (io uso una pentola di pirex dotata di coperchio). Quando il forno è a temperatura rovesciamo l'impasto nella ciotola calda e copriamo, facciamo cuocere per mezz'ora, poi scopriamo per ultimare la cottura ed ecco in foto il risultato, è un pane meraviglioso, buonissimo anche il giorno dopo.
Si possono usare farine e semini vari per fare diverse qualità di pane.

2008-01-15

Bauletti di brisèe con crema al limone ed amarena

Pare che io mi sia messa in testa di diventare stilista di dolci! Ma!
Da ragazzina (chi mi conosceva a quell'epoca sa) passavo la maggior parte del mio tempo a disegnare figurini, dicevo di voler diventare stilista, poi ho studiato legge ed ho cambiato rotta, ma mi è rimasto il pallino dello schizzo. Così domenica poichè avevo provato a fare il burro in casa (venuto divinamente) e non sapevo che farne ho pensato di ricavarne una brisèe. Messo in frigo l'impasto mi tormentavo circa il suo possibile utilizzo ed avendo davanti un foglio ed una penna ho messo nero su bianco il dolcino che volevo realizzare e che poi ho realizzato e gustato con estremo abbandono.

Come si vede dallo schizzo sono dei bauletti di pasta briseè farciti di crema al limone con al centro un'amarena sciroppata, li ho provati sia caldi che freddi e tiepidi devo dire che sprigionano una fragranza tutta da assaporare. Ma vi lascio la ricetta e non se ne parla. Le dosi sono per 22-24 bauletti di piccole dimensioni, io ho usato gli stampini per i mini-muffin.

Per la pasta brisèe:

225 g di farina 00, 140 g di burro, 1 pizzico di sale, 1 cucchiio di zucchero a velo, acqua fredda q.b.

Per la crema al limone:

2 tuorli, 50 g di zucchero semolato, 20 g di farina 00, 250 ml di latte, la scorza di un limone

Per la farcia e la decorazione:

22-24 amarene allo sciroppo, sciroppo d'amarene, zucchero a velo

Impastiamo velocemente burro, zucchero, sale e farina aiutandoci con qualche cucchiaiata di acqua fredda (ne serve proprio poca) in modo da ottenere un impasto solido che si lavori facilmente. lasciamolo riposare in frigo ed intanto prepariamo la crema. Portiamo a bollore il latte con la scorza di limone, montiamo i tuorli con lo zucchero, uniamo la farina e poi il latte bollente, filtrato per eliminare le scorzette, un pò alla volta mescolando. Poniamo sul fuoco e facciamo addensare. Stendiamo la pasta in una sfoglia sottile 3-4 millimetri e foderiamo con essa gli stampini (non occorre neppure ungere perchè la pasta contiene burro), versiamo all'interno un pò di crema e poi l'amarena, copriamo con un'altro dischetto di pasta facendo in modo che il disco superiore aderisca a quello inferiore. Pratichiamo sulla sfoglia dei forellini e poniamo a cuocere a 180-190° finche saranno dorati. Sformiamo i bauletti e serviamoli su un piatto decorando con zucchero a velo e qualche goccia di sciroppo di amarene.

Bauletti di brisèe con crema al limone ed amarena

Pare che io mi sia messa in testa di diventare stilista di dolci! Ma!
Da ragazzina (chi mi conosceva a quell'epoca sa) passavo la maggior parte del mio tempo a disegnare figurini, dicevo di voler diventare stilista, poi ho studiato legge ed ho cambiato rotta, ma mi è rimasto il pallino dello schizzo. Così domenica poichè avevo provato a fare il burro in casa (venuto divinamente) e non sapevo che farne ho pensato di ricavarne una brisèe. Messo in frigo l'impasto mi tormentavo circa il suo possibile utilizzo ed avendo davanti un foglio ed una penna ho messo nero su bianco il dolcino che volevo realizzare e che poi ho realizzato e gustato con estremo abbandono.

Come si vede dallo schizzo sono dei bauletti di pasta briseè farciti di crema al limone con al centro un'amarena sciroppata, li ho provati sia caldi che freddi e tiepidi devo dire che sprigionano una fragranza tutta da assaporare. Ma vi lascio la ricetta e non se ne parla. Le dosi sono per 22-24 bauletti di piccole dimensioni, io ho usato gli stampini per i mini-muffin.

Per la pasta brisèe:

225 g di farina 00, 140 g di burro, 1 pizzico di sale, 1 cucchiio di zucchero a velo, acqua fredda q.b.

Per la crema al limone:

2 tuorli, 50 g di zucchero semolato, 20 g di farina 00, 250 ml di latte, la scorza di un limone

Per la farcia e la decorazione:

22-24 amarene allo sciroppo, sciroppo d'amarene, zucchero a velo

Impastiamo velocemente burro, zucchero, sale e farina aiutandoci con qualche cucchiaiata di acqua fredda (ne serve proprio poca) in modo da ottenere un impasto solido che si lavori facilmente. lasciamolo riposare in frigo ed intanto prepariamo la crema. Portiamo a bollore il latte con la scorza di limone, montiamo i tuorli con lo zucchero, uniamo la farina e poi il latte bollente, filtrato per eliminare le scorzette, un pò alla volta mescolando. Poniamo sul fuoco e facciamo addensare. Stendiamo la pasta in una sfoglia sottile 3-4 millimetri e foderiamo con essa gli stampini (non occorre neppure ungere perchè la pasta contiene burro), versiamo all'interno un pò di crema e poi l'amarena, copriamo con un'altro dischetto di pasta facendo in modo che il disco superiore aderisca a quello inferiore. Pratichiamo sulla sfoglia dei forellini e poniamo a cuocere a 180-190° finche saranno dorati. Sformiamo i bauletti e serviamoli su un piatto decorando con zucchero a velo e qualche goccia di sciroppo di amarene.