2008-04-10

Un menù per la Trattoria ed un semplice dessert

Mi è piaciuta l'iniziativa della Trattoria Mùvara che, per festeggiare il primo anno di apertura, ha invitato noi blogger a redigere un Menù del giorno al prezzo fisso di 15 euro tutto incluso.

Considerato il periodo dell'anno ho pensato ad un menù fresco, questo il mio contributo.

Antipasto:
Carpaccio di zucchine grigliate con pistacchi e petali di parmigiano un antipasto insolito e ricercato oltre che semplice da preparare

Primo: Spaghetti al pesto d'olive e concassè di pomodoro un primo di facile realizzazione e di buona resa

Secondo: Involtini di pollo con pancetta con un contorno di insalatina di verdure miste, un piatto gustoso, di bell'aspetto e non costoso



e per finire...

Dessert: Panna cotta con fragole e mirtilli


Da quando ho imparato a fare la panna cotta diciamo che è diventata come una droga per me, non c'è volta che io non abbia una bottiglia di panna in frigo e non pensi a realizzarne delle piccole panne cotte da servire in mille modi diversi. Questo è un tipo, dato che è stagione di fragole, mi sembrava doveroso utilizzarle nel dessert. E poi qual è il dessert più semplice della panna cotta?

Per le forme ho utilizzato dei bellissimi stampi in silicone a forma di diamanti della Silikomart.

Vi lascio la ricetta per 4 porzioni di panna cotta:

250 ml di panna fresca
60 ml di latte
2 cucchiai di zucchero
3 g di gelatina in fogli

Per completare:
200 g di fragole
2 cucchiai di mirtilli al naturale

Portiamo a bollore la panna con il latte e lozucchero, poi togliamo dal fuoco ed uniamo la gelatina già ammollata in acqua fredda e strizzata. Suddividiamo il composto in quattro stampini e lasciamolo rassodare in frigorifero fino al giorno dopo. Un'ora prima di servire, tagliamo le fragole a tocchetti, uniamo i mirtilli, il liquore e lo zucchero e lasciamo insaporire. Al momento di servire, Saltiamo le fragole in una padella ben calda e disponiamole vicino alla panna cotta già sformata nel piatto.

Un menù per la Trattoria ed un semplice dessert

Mi è piaciuta l'iniziativa della Trattoria Mùvara che, per festeggiare il primo anno di apertura, ha invitato noi blogger a redigere un Menù del giorno al prezzo fisso di 15 euro tutto incluso.

Considerato il periodo dell'anno ho pensato ad un menù fresco, questo il mio contributo.

Antipasto:
Carpaccio di zucchine grigliate con pistacchi e petali di parmigiano un antipasto insolito e ricercato oltre che semplice da preparare

Primo: Spaghetti al pesto d'olive e concassè di pomodoro un primo di facile realizzazione e di buona resa

Secondo: Involtini di pollo con pancetta con un contorno di insalatina di verdure miste, un piatto gustoso, di bell'aspetto e non costoso



e per finire...

Dessert: Panna cotta con fragole e mirtilli


Da quando ho imparato a fare la panna cotta diciamo che è diventata come una droga per me, non c'è volta che io non abbia una bottiglia di panna in frigo e non pensi a realizzarne delle piccole panne cotte da servire in mille modi diversi. Questo è un tipo, dato che è stagione di fragole, mi sembrava doveroso utilizzarle nel dessert. E poi qual è il dessert più semplice della panna cotta?

Per le forme ho utilizzato dei bellissimi stampi in silicone a forma di diamanti della Silikomart.

Vi lascio la ricetta per 4 porzioni di panna cotta:

250 ml di panna fresca
60 ml di latte
2 cucchiai di zucchero
3 g di gelatina in fogli

Per completare:
200 g di fragole
2 cucchiai di mirtilli al naturale

Portiamo a bollore la panna con il latte e lozucchero, poi togliamo dal fuoco ed uniamo la gelatina già ammollata in acqua fredda e strizzata. Suddividiamo il composto in quattro stampini e lasciamolo rassodare in frigorifero fino al giorno dopo. Un'ora prima di servire, tagliamo le fragole a tocchetti, uniamo i mirtilli, il liquore e lo zucchero e lasciamo insaporire. Al momento di servire, Saltiamo le fragole in una padella ben calda e disponiamole vicino alla panna cotta già sformata nel piatto.

2008-04-09

Corona di Speck di Sauris con miglio risottato al gorgonzola e noci

Dello Speck di Sauris non c'è bisogno che io vi parli tanto è grande e meritata la sua fama. Già al primo assaggio ho avuto la consapevolezza di trovarmi davanti ad uno speck eccezionale in cui sapore e dolcezza sono sapientemente dosati. Grazie ad Esperya ho avuto l'occasione di fare quest'ennesima esperienza sensoriale e, come già vi dicevo qualche post fa, non mi sembrava il caso di manipolare eccessivamente tale meraviglioso prodotto, per cui ecco una ricetta che non solo rispetta la materia utilizzata ma, direi, ne esalta addirittuara la consistenza ed il gusto.
Da tanto avevo comprato una confezione di miglio (che già trovarlo è stata un'impresa) e rimandavo di volta il volta il suo utilizzo perchè quando ad un prodotto non siamo abituati ci viene pure complicato collocarlo nella nosta dieta. Ho pensato allora di cuocerlo come un comune risotto? Così ho fatto ed il risultato mi ha notevolmente soddisfatta perchè le materie prime di qualità soddisfano sempre le aspettative.
Corona di Speck di Sauris con miglio risottato al gorgonzola e noci
Ingredienti per 4:
8 fette di Speck di Sauris
4 tazzine di miglio decorticato
1 porro
100 g circa di gorgonzola
olio extravergine d'oliva
brodo vegetale
sale e pepe q.b.
qualche gheriglio di noce
Laviamo il miglio e lasciamolo a bagno per un'ora. Puliamo il porro ed affettiamolo sottilmente poi soffriggiamolo con un filo d'olio, uniamo il miglio sgocciolato e lasciamolo insaporire un poco, aggiungiamo il brodo un poco alla volta e portiamo a cottura, ci vorranno circa 20-25 minuti. Alla fine mantechiamo col gorgonzola tagliato a fettine, lasciandone da parte qualcuna per la decorazione del piatto, uniamo anche qualche noce sminuzzata. Poggiamo un coppapasta in un piatto, sistemiamo nella parte interna dell'anello due fettine di speck a formare una corona, all'interno versiamo il miglio completiamo con qualche fettina sottile di gorgonzola e mezza noce, leviamo l'anello e procediamo così per gli altri piatti. Serviamo ancora caldo.

Corona di Speck di Sauris con miglio risottato al gorgonzola e noci

Dello Speck di Sauris non c'è bisogno che io vi parli tanto è grande e meritata la sua fama. Già al primo assaggio ho avuto la consapevolezza di trovarmi davanti ad uno speck eccezionale in cui sapore e dolcezza sono sapientemente dosati. Grazie ad Esperya ho avuto l'occasione di fare quest'ennesima esperienza sensoriale e, come già vi dicevo qualche post fa, non mi sembrava il caso di manipolare eccessivamente tale meraviglioso prodotto, per cui ecco una ricetta che non solo rispetta la materia utilizzata ma, direi, ne esalta addirittuara la consistenza ed il gusto.
Da tanto avevo comprato una confezione di miglio (che già trovarlo è stata un'impresa) e rimandavo di volta il volta il suo utilizzo perchè quando ad un prodotto non siamo abituati ci viene pure complicato collocarlo nella nosta dieta. Ho pensato allora di cuocerlo come un comune risotto? Così ho fatto ed il risultato mi ha notevolmente soddisfatta perchè le materie prime di qualità soddisfano sempre le aspettative.
Corona di Speck di Sauris con miglio risottato al gorgonzola e noci
Ingredienti per 4:
8 fette di Speck di Sauris
4 tazzine di miglio decorticato
1 porro
100 g circa di gorgonzola
olio extravergine d'oliva
brodo vegetale
sale e pepe q.b.
qualche gheriglio di noce
Laviamo il miglio e lasciamolo a bagno per un'ora. Puliamo il porro ed affettiamolo sottilmente poi soffriggiamolo con un filo d'olio, uniamo il miglio sgocciolato e lasciamolo insaporire un poco, aggiungiamo il brodo un poco alla volta e portiamo a cottura, ci vorranno circa 20-25 minuti. Alla fine mantechiamo col gorgonzola tagliato a fettine, lasciandone da parte qualcuna per la decorazione del piatto, uniamo anche qualche noce sminuzzata. Poggiamo un coppapasta in un piatto, sistemiamo nella parte interna dell'anello due fettine di speck a formare una corona, all'interno versiamo il miglio completiamo con qualche fettina sottile di gorgonzola e mezza noce, leviamo l'anello e procediamo così per gli altri piatti. Serviamo ancora caldo.

2008-04-08

La Torta golosa alle nocciole per festeggiare il Premio Foca 2008

Ho ricevuto un premio da tre carissime persone. Il premio in questione è l'arcinoto Premio Foca da Tutelare e le persone speciali che me lo hanno attribuito (Foche la tutelare anche loro s'intende!) sono:
Dolcezza ovvero la foca fashon
Grazia la foca amica
Loriana la foca chef
ora tocca a me premiare i blogger che stimo.
Premetto che i tre che mi hanno premiata li stimo tantissimo ma non li includo nella classifica perchè si tratterebbe di un mero scambio di premi e non sta bene, per cui ecco i nomi:
Sigrid la Foca Cavoletto perchè è leggendo il suo blog quotidianamente che mi sono innamorata di questo mondo prendendo la risoluzione di aprire uno spazio mio
Adina la Foca Raffinata perchè nel suo blog si respira eleganza e preparazione e perchè anche lei, come me, ha un mestiere difficile, e dimostra molto impegno e precisione per portare avanti il suo blog
Moscerino la Foca Rivelazione perchè il suo blog lo ha aperto da pochi mesi e lo trovo molto interessante oltre che nell'immagine anche nei contenuti
Sandra la Foca Cuoca Volante perchè da lei c'è molto da imparare e perchè nel suo volto si legge la passione per ciò che fa.
La lista sarebbe lunga ma mi fermo qua omettendo (non me ne vogliano) altre 6-7 foche meritevoli.
Mettete in bella vista il piccolo banner con la foca, perchè tutti sappiano che voi siete persone preziose, da tutelare!
Ora come ogni premiazione che si rispetti apriamo i festeggiamenti con la Torta golosa alle nocciole che altri non è se non la versione torta dei Medaglioni golosi alle nocciole per la tortina che vedete in foto (18 cm di diametro) bastano la metà delle dosi indicate per i medaglioni, altrimenti potete farne una grande (26 cm di diametro) lasciando le dosi così come sono.
Su una base di biscotto, spalmate la crema scura, poi mettete la base del pan di spagna, bagnate col liquore di nocciole, farcite con la crema pasticcera alle nocciole, poi ancora un disco di pan di spagna bagnato. Coprite i lati e la superficie di crema alle nocciole, attaccate lungo i bordi le briciole di pan di spagna e nocciole e poi decorate la superficie con panna montata e cioccolato fuso.
Adatta all'occasione non trovate?

La Torta golosa alle nocciole per festeggiare il Premio Foca 2008

Ho ricevuto un premio da tre carissime persone. Il premio in questione è l'arcinoto Premio Foca da Tutelare e le persone speciali che me lo hanno attribuito (Foche la tutelare anche loro s'intende!) sono:
Dolcezza ovvero la foca fashon
Grazia la foca amica
Loriana la foca chef
ora tocca a me premiare i blogger che stimo.
Premetto che i tre che mi hanno premiata li stimo tantissimo ma non li includo nella classifica perchè si tratterebbe di un mero scambio di premi e non sta bene, per cui ecco i nomi:
Sigrid la Foca Cavoletto perchè è leggendo il suo blog quotidianamente che mi sono innamorata di questo mondo prendendo la risoluzione di aprire uno spazio mio
Adina la Foca Raffinata perchè nel suo blog si respira eleganza e preparazione e perchè anche lei, come me, ha un mestiere difficile, e dimostra molto impegno e precisione per portare avanti il suo blog
Moscerino la Foca Rivelazione perchè il suo blog lo ha aperto da pochi mesi e lo trovo molto interessante oltre che nell'immagine anche nei contenuti
Sandra la Foca Cuoca Volante perchè da lei c'è molto da imparare e perchè nel suo volto si legge la passione per ciò che fa.
La lista sarebbe lunga ma mi fermo qua omettendo (non me ne vogliano) altre 6-7 foche meritevoli.
Mettete in bella vista il piccolo banner con la foca, perchè tutti sappiano che voi siete persone preziose, da tutelare!
Ora come ogni premiazione che si rispetti apriamo i festeggiamenti con la Torta golosa alle nocciole che altri non è se non la versione torta dei Medaglioni golosi alle nocciole per la tortina che vedete in foto (18 cm di diametro) bastano la metà delle dosi indicate per i medaglioni, altrimenti potete farne una grande (26 cm di diametro) lasciando le dosi così come sono.
Su una base di biscotto, spalmate la crema scura, poi mettete la base del pan di spagna, bagnate col liquore di nocciole, farcite con la crema pasticcera alle nocciole, poi ancora un disco di pan di spagna bagnato. Coprite i lati e la superficie di crema alle nocciole, attaccate lungo i bordi le briciole di pan di spagna e nocciole e poi decorate la superficie con panna montata e cioccolato fuso.
Adatta all'occasione non trovate?

2008-04-07

Medaglioni golosi alle nocciole


Venerdì notte non riuscivo a dormire, così pensavo al dolce che avrei voluto preparare per la domenica, avevo mille idee che si affollavano nella mia mente di cui una sempre più chiara, volevo utilizzare del pan di spagna. Pensavo a dei dischetti morbidi farciti ma poi riflettendoci mi dicevo che sarebbe stato più interessante un gioco di consistenze e così facendo due conti, e ricordandomi di una strana frolla di cui avevo letto la ricetta da qualche parte, è venuto fuori un dolce abbastanza complesso che anzi forse è meglio che aggiungo anche lo schizzo che ho preparato per farvi capire com'è composto.
C'è sotto un biscotto molto croccante preparato con la strana frolla di cui vi parlavo. Ho farcito il biscotto con uno strato di crema golosa alla quale ho aggiunto della panna montata ed un pizzico di sale (si può volendo sostituirla con nutella e panna). Ho coperto con un disco di pan di spagna bagnato di liquore alle nocciole, ho spalmato sopra ed ai lati della crema pasticcera alle nocciole prepata in modo tradizionale (senza preparati ed essenze), ho cosparso il tutto di briciole di pan di spagna e di nocciole frullati insieme ed infine ho decorato con dei filini di cioccolato fondente. Un dolce che definirei sinceramente una pazzia perchè richiede abbastanza tempo per la preparazione ma che dà le sue soddisfazioni.
A me poi in effetti la fatica in cucina non sembra tale per cui mi sono pure divertita a farlo questo dolce.
Pensate che in queste righe vi ho solo spiegato la composizione del dolce, immaginate adesso che vi devo scrivere la ricetta! Procediamo con ordine.

Ingredienti per 24 medaglioni

Per il biscotto: 150 g di farina 00, 100 g di biscotti secchi, 50 g di zucchero, 100 g di burro, 1 uovo intero e un tuorlo, 1 pizzico di sale

Per la crema scura: mezzo barattolo di crema golosa, due cucchiaiate di panna montata

Per il pan di spagna: 5 uova medie, 150 g di zucchero, 150 g di farina, qualche goccia di essenza di vaniglia

Per la crema pasticcera alle nocciole: 50 g di nocciole, 500 g di latte, un pezzetto di vaniglia, 4 tuorli, 150 g di zucchero, 40 g di farina

Per finire: nocciolino (liquore alle nocciole), Cioccolato fondente 50 g

Prepariamo il biscotto: mescoliamo la farina con la polvere ottenuta tritando i biscotti (io ho usato spicchi di sole del Mulino Bianco), aggiungiamo lo zucchero, poi il burro lavorandolo alle polveri ed infine l'uovo e il tuorlo ed un pizzico di sale, formiamo una palla e lasciamola riposare in frigo dopo stendiamola sottile col matterello e ricaviamone 24 dischetti da 7 cm con un coppapasta. Cuociamo i dischetti a 180° finchè prenderanno un bel colore dorato.

Intanto prepariamo il pan di spagna montando per 15-20 minuti le uova con lo zucchero, amalgamiamo al composto la farina e versiamo in due teglie rettangolari come quando prepariamo la base per un rotolo da farcire. Cuociamo in forno caldo a 180° per 10-15 minuti. Ricaviamo dal pan di spagna 24 dischetti della stessa misura dei biscotti preparati prima. I ritagli di pan di spagna li asciugheremo qualche minuto in forno per poi frullarli con una tazza di nocciole.

Per preparare la crema: frulliamo le nocciole con 50 g di latte finchè non diventano una poltiglia, uniamola al restante latte ed alla vaniglia - della quale raschiamo solo i semini - e scaldiamo fino al bollore. Sbattiamo i tuorli con lo zucchero, uniamo la farina e poi il latte mescolando subito per non far cuocere le uova. Poniamo sul fuoco e facciamo addensare. Poi copriamo con pellicola a contatto e lasciamo che si raffreddi.

Passiamo alla composizione del dolce: spalmiamo su ogni biscotto un cucchiaino di crema golosa alla quale avremo amalgamato la panna montata, ricopriamo col pan di spagna, bagnamo con un pò di liquore alle nocciole, leggermente allungato con acqua, poi copriamo la superficie ed i bordi con la crema alle nocciole preparata. Cospargiamo i dolcini con le briciole di pan di spagna frullate con le nocciole ed infine decoriamo con ghirigori di cioccolato fuso.

Medaglioni golosi alle nocciole


Venerdì notte non riuscivo a dormire, così pensavo al dolce che avrei voluto preparare per la domenica, avevo mille idee che si affollavano nella mia mente di cui una sempre più chiara, volevo utilizzare del pan di spagna. Pensavo a dei dischetti morbidi farciti ma poi riflettendoci mi dicevo che sarebbe stato più interessante un gioco di consistenze e così facendo due conti, e ricordandomi di una strana frolla di cui avevo letto la ricetta da qualche parte, è venuto fuori un dolce abbastanza complesso che anzi forse è meglio che aggiungo anche lo schizzo che ho preparato per farvi capire com'è composto.
C'è sotto un biscotto molto croccante preparato con la strana frolla di cui vi parlavo. Ho farcito il biscotto con uno strato di crema golosa alla quale ho aggiunto della panna montata ed un pizzico di sale (si può volendo sostituirla con nutella e panna). Ho coperto con un disco di pan di spagna bagnato di liquore alle nocciole, ho spalmato sopra ed ai lati della crema pasticcera alle nocciole prepata in modo tradizionale (senza preparati ed essenze), ho cosparso il tutto di briciole di pan di spagna e di nocciole frullati insieme ed infine ho decorato con dei filini di cioccolato fondente. Un dolce che definirei sinceramente una pazzia perchè richiede abbastanza tempo per la preparazione ma che dà le sue soddisfazioni.
A me poi in effetti la fatica in cucina non sembra tale per cui mi sono pure divertita a farlo questo dolce.
Pensate che in queste righe vi ho solo spiegato la composizione del dolce, immaginate adesso che vi devo scrivere la ricetta! Procediamo con ordine.

Ingredienti per 24 medaglioni

Per il biscotto: 150 g di farina 00, 100 g di biscotti secchi, 50 g di zucchero, 100 g di burro, 1 uovo intero e un tuorlo, 1 pizzico di sale

Per la crema scura: mezzo barattolo di crema golosa, due cucchiaiate di panna montata

Per il pan di spagna: 5 uova medie, 150 g di zucchero, 150 g di farina, qualche goccia di essenza di vaniglia

Per la crema pasticcera alle nocciole: 50 g di nocciole, 500 g di latte, un pezzetto di vaniglia, 4 tuorli, 150 g di zucchero, 40 g di farina

Per finire: nocciolino (liquore alle nocciole), Cioccolato fondente 50 g

Prepariamo il biscotto: mescoliamo la farina con la polvere ottenuta tritando i biscotti (io ho usato spicchi di sole del Mulino Bianco), aggiungiamo lo zucchero, poi il burro lavorandolo alle polveri ed infine l'uovo e il tuorlo ed un pizzico di sale, formiamo una palla e lasciamola riposare in frigo dopo stendiamola sottile col matterello e ricaviamone 24 dischetti da 7 cm con un coppapasta. Cuociamo i dischetti a 180° finchè prenderanno un bel colore dorato.

Intanto prepariamo il pan di spagna montando per 15-20 minuti le uova con lo zucchero, amalgamiamo al composto la farina e versiamo in due teglie rettangolari come quando prepariamo la base per un rotolo da farcire. Cuociamo in forno caldo a 180° per 10-15 minuti. Ricaviamo dal pan di spagna 24 dischetti della stessa misura dei biscotti preparati prima. I ritagli di pan di spagna li asciugheremo qualche minuto in forno per poi frullarli con una tazza di nocciole.

Per preparare la crema: frulliamo le nocciole con 50 g di latte finchè non diventano una poltiglia, uniamola al restante latte ed alla vaniglia - della quale raschiamo solo i semini - e scaldiamo fino al bollore. Sbattiamo i tuorli con lo zucchero, uniamo la farina e poi il latte mescolando subito per non far cuocere le uova. Poniamo sul fuoco e facciamo addensare. Poi copriamo con pellicola a contatto e lasciamo che si raffreddi.

Passiamo alla composizione del dolce: spalmiamo su ogni biscotto un cucchiaino di crema golosa alla quale avremo amalgamato la panna montata, ricopriamo col pan di spagna, bagnamo con un pò di liquore alle nocciole, leggermente allungato con acqua, poi copriamo la superficie ed i bordi con la crema alle nocciole preparata. Cospargiamo i dolcini con le briciole di pan di spagna frullate con le nocciole ed infine decoriamo con ghirigori di cioccolato fuso.

2008-04-04

Antipasto freddo

Quella di oggi non è una ricetta ma, come preannunciavo nel post di ieri, quando tra le mani ti ritrovi dei prodotti eccezionali finisci per aver desiderio di non manipolarli e di volerteli gustare nella loro forma originaria magari accostandoli ad altri elementi in modo da avere interessanti combinazioni. Mi è capitato col favoloso Scimudin di cui vi parlavo ieri e con l'altrettanto meritevole Speck di Sauris, che di presentazioni immagino abbia poco bisogno considerato che è abbastanza rinomato, li trovate entrambi su Esperya senza correre dalla Valtellina al Friuli per mettere insieme i due ingredienti.
Ne ho fatto dei semplicissimi spiedini alternando Speck di Sauris e Scimudin della Valtellina con dei tocchetti di Pera Abate Fatel e li ho serviti accompagnati dai blinis, le frittelline di pastella lievitate tipiche della Russia, come dire...il mondo in un piatto.
Vi lascio anche una comunicazione di servizio, se qualcuno non se n'è accorto il mio blog da qualche giorno è su www.saleepepequantobasta.com invece che su blogspot, continua a rimanere accessibile anche dal vecchio link ma vi chiedo gentilmente di effettuare la correzione nei vostri blog, grazie a tutti e buon week-end.

Antipasto freddo

Quella di oggi non è una ricetta ma, come preannunciavo nel post di ieri, quando tra le mani ti ritrovi dei prodotti eccezionali finisci per aver desiderio di non manipolarli e di volerteli gustare nella loro forma originaria magari accostandoli ad altri elementi in modo da avere interessanti combinazioni. Mi è capitato col favoloso Scimudin di cui vi parlavo ieri e con l'altrettanto meritevole Speck di Sauris, che di presentazioni immagino abbia poco bisogno considerato che è abbastanza rinomato, li trovate entrambi su Esperya senza correre dalla Valtellina al Friuli per mettere insieme i due ingredienti.
Ne ho fatto dei semplicissimi spiedini alternando Speck di Sauris e Scimudin della Valtellina con dei tocchetti di Pera Abate Fatel e li ho serviti accompagnati dai blinis, le frittelline di pastella lievitate tipiche della Russia, come dire...il mondo in un piatto.
Vi lascio anche una comunicazione di servizio, se qualcuno non se n'è accorto il mio blog da qualche giorno è su www.saleepepequantobasta.com invece che su blogspot, continua a rimanere accessibile anche dal vecchio link ma vi chiedo gentilmente di effettuare la correzione nei vostri blog, grazie a tutti e buon week-end.

2008-04-03

Barchette di patate allo Scimudin della Valtellina

Di contorni parlo poco, forse perchè alla fine i più semplici sono sempre i migliori. Solo che a volte sentiamo la necessità di preparare un contorno un pò speciale, magari per esaltare un secondo di per sè poco elaborato, allora magari si ricorre a qualche piccolo artificio. Le patate si sà son buone in tutti i modi, l'accostamento col formaggio però le rende speciali. Stavolta ho utilizzato un gradevole Scimudin della Valtellina. E dove lo posso trovare in Calabria un formaggio del genere? ma su Esperya no!
Lo Scimudin è un semplice formaggio di latteria, ottenuto in origine con il latte che i contadini avevano a disposizione, quindi spesso con latte misto e in forme dal peso variabile, con l'aggiunta di fermenti lattici. E' particolarmente cremoso e delicato oltre che molto aromaatico, è ottimo da mangiare a crudo con una bella fetta di pane ma è meraviglioso in semplici preparazioni come questa che vi propongo oggi.
Barchette di patate allo Scimudin della Valtellina
4 patate silane di media grandezza
100 g di Scimudin della Valtellina
30-40 g di burro
sale, pepe ed erba cipollina
Lessiamo le patate in acqua fredda per venti minuti circa dal bollore. Poi tagliamo la calotta superiore, ricavandone delle barchette, sbucciamo solo la calotta e preleviamo l'interno delle parti restanti con uno scavino, senza togliere via la buccia. Schiacciamo la polpa con una forchetta,n aggiungiamo circa 20 g di burro, il formaggio a pezzetti, sale, pepe e qualche filo di erba cipollina tagluzzato. Riempiamo con il composto preparato le barchette, posizioniamo sopra ognuna un petalo di burro ed inforniamo in forno caldissimo, meglio col grill acceso, per 10-15 minuti, serviamo caldissime. Sono meravigliose con della carne alla griglia.

Barchette di patate allo Scimudin della Valtellina

Di contorni parlo poco, forse perchè alla fine i più semplici sono sempre i migliori. Solo che a volte sentiamo la necessità di preparare un contorno un pò speciale, magari per esaltare un secondo di per sè poco elaborato, allora magari si ricorre a qualche piccolo artificio. Le patate si sà son buone in tutti i modi, l'accostamento col formaggio però le rende speciali. Stavolta ho utilizzato un gradevole Scimudin della Valtellina. E dove lo posso trovare in Calabria un formaggio del genere? ma su Esperya no!
Lo Scimudin è un semplice formaggio di latteria, ottenuto in origine con il latte che i contadini avevano a disposizione, quindi spesso con latte misto e in forme dal peso variabile, con l'aggiunta di fermenti lattici. E' particolarmente cremoso e delicato oltre che molto aromaatico, è ottimo da mangiare a crudo con una bella fetta di pane ma è meraviglioso in semplici preparazioni come questa che vi propongo oggi.
Barchette di patate allo Scimudin della Valtellina
4 patate silane di media grandezza
100 g di Scimudin della Valtellina
30-40 g di burro
sale, pepe ed erba cipollina
Lessiamo le patate in acqua fredda per venti minuti circa dal bollore. Poi tagliamo la calotta superiore, ricavandone delle barchette, sbucciamo solo la calotta e preleviamo l'interno delle parti restanti con uno scavino, senza togliere via la buccia. Schiacciamo la polpa con una forchetta,n aggiungiamo circa 20 g di burro, il formaggio a pezzetti, sale, pepe e qualche filo di erba cipollina tagluzzato. Riempiamo con il composto preparato le barchette, posizioniamo sopra ognuna un petalo di burro ed inforniamo in forno caldissimo, meglio col grill acceso, per 10-15 minuti, serviamo caldissime. Sono meravigliose con della carne alla griglia.

2008-04-02

Insalata di primavera per un aperitivo virtuale

Devo dire che rinunciare all'iniziativa promossa da Sigrid per questa sera mi costa non poca fatica, del resto però di chilometri tra me e Roma non ce ne sono proprio pochi, per cui... Ho deciso di essere comunque vicina alla - sicuramente allegra - brigata, seppure in modo virtuale, proponendovi una bella insalatona che, se fosse stata possibile la mia presenza all'evento, avrei preparato per gustarla coi presenti.

Insalata di primavera in ciotola di pane

Per la ciotola di pane:
300 g di farina 00
100 g di farina di grano duro
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale
Per l'insalata:
valerianella (altre verdure a scelta)
ravanelli
asparagi
ovette di quaglia
formaggio pecorino fresco
olio extravergine d'oliva
aceto balsamico
sale e pepe nero

Setacciamo le due farine con un pò di sale, uniamo l'olio e tanta acqua tiepida a formare un bell'impasto morbido ma non appiccicoso. Lavoriamolo bene e lasciamolo riposare un'oretta. Poi stendiamolo sottilmente col matterello e posizioniamo la sfoglia sopra una ciotola (che possa andare in forno) capovolta unta d'olio o rivestita di carta da forno. Tagliamo i bordi in eccesso e poi infornaimo a 180° finchè la pasta non risulterà dorata. Togliamola dal forno lasciamola un poco asciugare e poi sformiamola. Ecco pronta la nostra originale insalatiera. Intanto lessiamo le punte di asparagi e le ovette di quaglia. Versiamo in una ciotola la valerianella lavata, i ravanelli a rondelle, gli asparagi lessati e volendo altre verdure (radicchi, belga etc.), condiamo con una emulsione di olio, aceto balsamico, sale e pepe e poi trasferiamo nella ciotola di pane. In ultimo aggiungiamo le ovette di quaglia sgusciate e tagliate a metà ed il formaggio privato della crosta e tagliato a triangolini. Niente male se consideriamo che questa insalata si può gustare sgranocchiando la ciotola di pane che l'ha contenuta. Volendo si possono fare delle miniporzioni, utilizzando una teglia da muffin per creare i cestini di piccole dimensioni.