2010-04-02

La mimosa di Pasqua

Per augurarvi Buona Pasqua vi lascio una mia nuova dolce creazione –al salato penseremo dopo le feste- la mimosa di Pasqua un dolce festoso e profumato con i colori tenui della primavera, un pan di spagna farcito con frutti di bosco sciroppati al moscato (quelli di Jada in vendita sul fornitissimo e-shop Deliziando), crema di mascarpone e panna, che ho decorato con ciottoli di cioccolato alla fragola e al cassis realizzati frantumando le speciali uova di La Molina. Effetto ottico sorprendente, mi veniva da usarla per centrotavola tanto era carina.
Ingredienti per una torta di 18-20 cm di diametro
Per il pan di spagna
225 g di uova
150 g di zucchero
150 g di farina
Per la crema:
250 g di mascarpone
200 ml di panna fresca
3 cucchiai colmi di zucchero a velo
Per completare:
2 mezze uova di cioccolato bianco alla fragola e al cassis di La Molina
1 vasetto di frutti di bosco sciroppati al moscato
zucchero a velo
Pan di spagna:
montiamo per 15-20 minuti le uova intere con lo zucchero, aggiungiamo con una spatola la farina setacciata, versiamo in uno stampo e cuociamo a 180° finché risulterà cotto e dorato.
Crema:
montiamo insieme la panna fredda, lo zucchero e il mascarpone finché il composto risulterà sodo.
Montaggio del dolce:
Suddividiamo il pan di spagna in tre strati, tagliamo a cubetti lo strato centrale e teniamolo da parte. Bagniamo il fondo con lo sciroppo di conservazione dei frutti di bosco e cospargiamolo con metà dei frutti, spalmiamo di crema e copriamo con l’altro disco di pan di spagna dopo averlo bagnato con lo sciroppo. Rivestiamo le pareti e la superficie del dolce con la crema restante. Disponiamo sui laterali dei pezzetti irregolari di cioccolato rosa e lilla - alternando i colori - e adagiamo sulla superficie i cubetti di pan di spagna tenuti da parte. Completiamo con i frutti restanti disposti qua e là insieme a qualche pezzettino di cioccolato colorato.

La mimosa di Pasqua

Per augurarvi Buona Pasqua vi lascio una mia nuova dolce creazione –al salato penseremo dopo le feste- la mimosa di Pasqua un dolce festoso e profumato con i colori tenui della primavera, un pan di spagna farcito con frutti di bosco sciroppati al moscato (quelli di Jada in vendita sul fornitissimo e-shop Deliziando), crema di mascarpone e panna, che ho decorato con ciottoli di cioccolato alla fragola e al cassis realizzati frantumando le speciali uova di La Molina. Effetto ottico sorprendente, mi veniva da usarla per centrotavola tanto era carina.
Ingredienti per una torta di 18-20 cm di diametro
Per il pan di spagna
225 g di uova
150 g di zucchero
150 g di farina
Per la crema:
250 g di mascarpone
200 ml di panna fresca
3 cucchiai colmi di zucchero a velo
Per completare:
2 mezze uova di cioccolato bianco alla fragola e al cassis di La Molina
1 vasetto di frutti di bosco sciroppati al moscato
zucchero a velo
Pan di spagna:
montiamo per 15-20 minuti le uova intere con lo zucchero, aggiungiamo con una spatola la farina setacciata, versiamo in uno stampo e cuociamo a 180° finché risulterà cotto e dorato.
Crema:
montiamo insieme la panna fredda, lo zucchero e il mascarpone finché il composto risulterà sodo.
Montaggio del dolce:
Suddividiamo il pan di spagna in tre strati, tagliamo a cubetti lo strato centrale e teniamolo da parte. Bagniamo il fondo con lo sciroppo di conservazione dei frutti di bosco e cospargiamolo con metà dei frutti, spalmiamo di crema e copriamo con l’altro disco di pan di spagna dopo averlo bagnato con lo sciroppo. Rivestiamo le pareti e la superficie del dolce con la crema restante. Disponiamo sui laterali dei pezzetti irregolari di cioccolato rosa e lilla - alternando i colori - e adagiamo sulla superficie i cubetti di pan di spagna tenuti da parte. Completiamo con i frutti restanti disposti qua e là insieme a qualche pezzettino di cioccolato colorato.

2010-03-30

Le colombe di Loison e la mia barchetta di cioccolato

Piccola premessa. Quest'anno avevo deciso di non comprare colombe per Pasqua onde evitare il problema smaltimento delle stesse nel dopo festa, visto che si fa fatica a finirle tanto sono sempre mediocri le colombe del supermercato.
Ma il problema è, l'ho capito solo ora, che le colombe non sono tutte uguali, possono essere uguali gli stampi di cartone che si utilizzano per la cottura ma il prodotto che ci sta dentro no di sicuro.
Si fa presto a dire Colomba, consiglio quindi di fare molta attenzione a quello che si porta a casa.
Io ho portato a casa Loison e ne sono veramente felice, una classica in versione mini da mezzo chilo, comoda se si è in pochi e non si vogliono avere avanzi; una con crema di limone, sublime per dirla con un solo aggettivo e una Veneziana Classica, con la quale spero (dico spero perchè è difficile che arrivi alla data) di fare colazione la mattina di Pasqua.

Con franchezza quindi le colombe di Dario Loison, che non hanno certo bisogno delle mie presentazioni, sono di quelle che rifiutano le manipolazioni, semplicemente perché sono buone così. Ma siccome l'altra sera m'era venuto lo schiribizzo di un dolcino speciale ho creato delle barchette di cioccolato fondente che ho farcito con una crema di mascarpone e panna e completato con dadetti di colomba classica saltati in padella con un velo di burro e flambati con un po' di rum.
Un dolcino buono, facile da realizzare che per il pranzo di Pasqua possiamo rielaborare ricorrendo a delle mezze uova di cioccolato come involucro del dolce sicuramente più belle e comode delle barchette che ho realizzato io.
Ingredienti per 6 porzioni
6 barchette o mezzi gusci di cioccolato fondente
250 g di mascarpone
200 ml di panna fresca
3 cucchiai di zucchero a velo
6 fettine di colomba tradizionale con uvetta e canditi Loison
1 noce di burro
1 bicchierino di rum
Montiamo la panna fredda con lo zucchero e il mascarpone e suddividiamola nei gusci di cioccolato, teniamo in frigo fino al momento di completare. Tagliamo la colomba a cubetti e saltiamola in padella con  il burro sciolto, versiamo il rum e flambiamo inclinando la padella, quando la fiamma si spegne suddividiamo i cubetti caldi e croccanti sulla crema di mascarpone  e panna, serviamo subito.

Le colombe di Loison e la mia barchetta di cioccolato

Piccola premessa. Quest'anno avevo deciso di non comprare colombe per Pasqua onde evitare il problema smaltimento delle stesse nel dopo festa, visto che si fa fatica a finirle tanto sono sempre mediocri le colombe del supermercato.
Ma il problema è, l'ho capito solo ora, che le colombe non sono tutte uguali, possono essere uguali gli stampi di cartone che si utilizzano per la cottura ma il prodotto che ci sta dentro no di sicuro.
Si fa presto a dire Colomba, consiglio quindi di fare molta attenzione a quello che si porta a casa.
Io ho portato a casa Loison e ne sono veramente felice, una classica in versione mini da mezzo chilo, comoda se si è in pochi e non si vogliono avere avanzi; una con crema di limone, sublime per dirla con un solo aggettivo e una Veneziana Classica, con la quale spero (dico spero perchè è difficile che arrivi alla data) di fare colazione la mattina di Pasqua.

Con franchezza quindi le colombe di Dario Loison, che non hanno certo bisogno delle mie presentazioni, sono di quelle che rifiutano le manipolazioni, semplicemente perché sono buone così. Ma siccome l'altra sera m'era venuto lo schiribizzo di un dolcino speciale ho creato delle barchette di cioccolato fondente che ho farcito con una crema di mascarpone e panna e completato con dadetti di colomba classica saltati in padella con un velo di burro e flambati con un po' di rum.
Un dolcino buono, facile da realizzare che per il pranzo di Pasqua possiamo rielaborare ricorrendo a delle mezze uova di cioccolato come involucro del dolce sicuramente più belle e comode delle barchette che ho realizzato io.
Ingredienti per 6 porzioni
6 barchette o mezzi gusci di cioccolato fondente
250 g di mascarpone
200 ml di panna fresca
3 cucchiai di zucchero a velo
6 fettine di colomba tradizionale con uvetta e canditi Loison
1 noce di burro
1 bicchierino di rum
Montiamo la panna fredda con lo zucchero e il mascarpone e suddividiamola nei gusci di cioccolato, teniamo in frigo fino al momento di completare. Tagliamo la colomba a cubetti e saltiamola in padella con  il burro sciolto, versiamo il rum e flambiamo inclinando la padella, quando la fiamma si spegne suddividiamo i cubetti caldi e croccanti sulla crema di mascarpone  e panna, serviamo subito.

2010-03-29

Una breve proroga in virtù di Pasqua

Quando ho dato la data ultima (31/03) per la mia raccolta Il gusto in un cucchiaio non avevo tenuto conto che cadesse proprio nella settimana santa quando tutti siamo impegnati per i preparativi di Pasqua e Pasquetta.
In virtù di ciò ho deciso di concedere una proroga per consentire la partecipazione al contest al maggior numero di bloggers.
Il concorso scade il 15/04/2010 aspetto i vostri contributi.

Una breve proroga in virtù di Pasqua

Quando ho dato la data ultima (31/03) per la mia raccolta Il gusto in un cucchiaio non avevo tenuto conto che cadesse proprio nella settimana santa quando tutti siamo impegnati per i preparativi di Pasqua e Pasquetta.
In virtù di ciò ho deciso di concedere una proroga per consentire la partecipazione al contest al maggior numero di bloggers.
Il concorso scade il 15/04/2010 aspetto i vostri contributi.

2010-03-26

Decora la tua Pasqua con Caffarel: l'uovo del mio pulcino

Di pasticci in cucina ne ho combinati tanti fin ora,  ma non  mi ero mai dedicata alla decorazione di un uovo di Pasqua, anzi -a dirla tutta- la cosa mi spaventava.
Quest'anno però la storia è diversa ho il mio pulcino a cui dedicare l'uovo decorato per cui quando ho sentito dell'iniziativa Decora la tua Pasqua con Caffarel ho deciso di partecipare ed il risultato è nella foto.
Ho creato un prato di granella di pistacchi e un vasto cielo azzurro come quello che auguro di incontrare al mio batuffolo nella sua vita, con qualche nuvola si ma di quelle soffici e delicate che rendono il cielo (e quindi la vita) più interessante, ho completato il quadro con pulcini, fiori e una colombina che vola alta nel cielo. Questo è il mio uovo ora vado ad inserirlo su Made in Kitchen.

Decora la tua Pasqua con Caffarel: l'uovo del mio pulcino

Di pasticci in cucina ne ho combinati tanti fin ora,  ma non  mi ero mai dedicata alla decorazione di un uovo di Pasqua, anzi -a dirla tutta- la cosa mi spaventava.
Quest'anno però la storia è diversa ho il mio pulcino a cui dedicare l'uovo decorato per cui quando ho sentito dell'iniziativa Decora la tua Pasqua con Caffarel ho deciso di partecipare ed il risultato è nella foto.
Ho creato un prato di granella di pistacchi e un vasto cielo azzurro come quello che auguro di incontrare al mio batuffolo nella sua vita, con qualche nuvola si ma di quelle soffici e delicate che rendono il cielo (e quindi la vita) più interessante, ho completato il quadro con pulcini, fiori e una colombina che vola alta nel cielo. Questo è il mio uovo ora vado ad inserirlo su Made in Kitchen.

2010-03-23

Le nocciole pralinate e i croccantini


Era da tanto che volevo provare a pralinare le nocciole, finalmente ci sono riuscita e anzi ho fatto di più. Li vedete quei croccatini in basso avvolti nelle cartine bianche? Ecco di tratta di nocciole pralinate rivestite di cioccolato fondente ed avvolte nel cacao amaro. Una vera tentazione! le ho incartate singolarmente perchè altrimenti facevano la fine delle ciliegie. Invece così scartandole uno dopo l'altra c'è la possibilità di rendersi conto di quello che si sta facendo. Ve ne lascio la ricetta, perché vi voglio troppo bene e per pasqua è carino offrire qualcosa preparato da noi magari potete avvolgerli in cartine dai colori pastello per un effetto a tutta primavera.
Le nocciole che ho utilizzato sono quelle di Noberasco, semplici nocciole al naturale, non tostate, non trattate ma solo sgusciate.
Nocciole pralinate:
1 tazza di nocciole
1 tazza di zucchero
1 tazza di acqua
Versate tutto in una capace pentola e portate a bollore, poi mescolate con un cucchiaio di legno finché lo zucchero si rapprenderà attorno alle nocciole.
Una volta raffreddate, se riuscite a resistere alla tentazione di farle fuori tutte potete coservarle in un vaso di vetro a chiusura ermetica o preparare i croccantini per i quali occorrono:
nocciole pralinate
cioccolato fondente
cacao amaro in polvere
Basta sciogliere il cioccolato a bagnomaria, tuffarvi una per volta le nocciole e rotolarle nel cacao amaro.
Una volta asciugate possono essere confezionate singolarmente o conservate in un barattolo di vetro.

Le nocciole pralinate e i croccantini


Era da tanto che volevo provare a pralinare le nocciole, finalmente ci sono riuscita e anzi ho fatto di più. Li vedete quei croccatini in basso avvolti nelle cartine bianche? Ecco di tratta di nocciole pralinate rivestite di cioccolato fondente ed avvolte nel cacao amaro. Una vera tentazione! le ho incartate singolarmente perchè altrimenti facevano la fine delle ciliegie. Invece così scartandole uno dopo l'altra c'è la possibilità di rendersi conto di quello che si sta facendo. Ve ne lascio la ricetta, perché vi voglio troppo bene e per pasqua è carino offrire qualcosa preparato da noi magari potete avvolgerli in cartine dai colori pastello per un effetto a tutta primavera.
Le nocciole che ho utilizzato sono quelle di Noberasco, semplici nocciole al naturale, non tostate, non trattate ma solo sgusciate.
Nocciole pralinate:
1 tazza di nocciole
1 tazza di zucchero
1 tazza di acqua
Versate tutto in una capace pentola e portate a bollore, poi mescolate con un cucchiaio di legno finché lo zucchero si rapprenderà attorno alle nocciole.
Una volta raffreddate, se riuscite a resistere alla tentazione di farle fuori tutte potete coservarle in un vaso di vetro a chiusura ermetica o preparare i croccantini per i quali occorrono:
nocciole pralinate
cioccolato fondente
cacao amaro in polvere
Basta sciogliere il cioccolato a bagnomaria, tuffarvi una per volta le nocciole e rotolarle nel cacao amaro.
Una volta asciugate possono essere confezionate singolarmente o conservate in un barattolo di vetro.

2010-03-18

Dedicato ai piccoli buongustai

Giulio, come potete vedere, cresce bene. Tra qualche giorno compirà il suo settimo mese, ha iniziato con le pappe e sembra molto gradire la nuova e più varia alimentazione. Certo adesso che sono mamma inizio a pensare alla  difficoltà di conciliare il mio nuovo ruolo con il lavoro, Giulio ancora tutto sommato è piccolo e lavorando in proprio, a mio rischio e pericolo, posso permettermi ancora di dedicargli gran parte della giornata. Penso però che appena il "lasagnetto" sarà un po' autosufficiente il tempo che potrò dedicargli sarà molto di meno, considerati gli impegni lavorativi e tutto il resto.
Oggi sono riflessiva e sto pensando a tutte le mamme che vivono la mia stessa situazione, immagino che chi come noi non possa stare con i propri cuccioli ventiquattr'ore su ventiquattro debba essere più attenta alla qualità del tempo che dedica ai figli.
Non riempiamo sti poveri bambini di regali materiali ma regaliamogli il nostro tempo, ogni tanto facciamo uno strappo alla regola, rinunciamo a qualche obiettivo sul lavoro, a vedere la casa linda e in perfetto ordine e dedichiamoci completamente a loro.
Un modo carino per passare un po' di tempo insieme ai bambini è cucinare con loro, impastare e spignattare ci unisce a loro, li rende felici e ci rasserena.
Mi rivolgo alle mamme lavoratrici oggi spegnetelo un po' prima quel PC davanti a voi, fate un salto in libreria e acquistate uno dei libri che sto per consigliarvi, poi tornate a casa sedetevi comodamente in poltrona coi bambini, leggetegli una storia, lasciate che siano loro a prendere confidenza col testo e le immagini e poi magari spostatevi in cucina e coinvolgeteli preparando qualcosa di speciale insieme a loro.
Per una volta non badiamo alla farina qua e là, perché se anche un po' si sporca non c'è gioia più grande di vedere la felicità rifelssa negli occhi dei nostri bambini. Senza contare che se vogliamo tirar su dei buongustai dobbiamo avvicinarli alle gioie della buona tavola sin da piccoli.
Ho trovato dei volumetti molto interessanti e nell'attesa di poter con Giulio assaporare le gioie di cui vi dicevo mi accontento di sentire l'effetto che questo passatempo fa sulla mia nipotina e, credetemi, è davvero magico.



INDOVINA CHI VIENE A MERENDA edito da Leonardo Publishing e illustrato dalla bravissima AnnaLaura Cantone è una storia sospesa tra la realtà e la fantasia in cui la bambina protagonista si ritrova a mangiare con i personaggi delle fiabe classiche che hanno gusti un po' diversi da quello che abbiamo sempre creduto, pensiamo solo al lupo di Cappuccetto rosso che è addirittura vegetariano. Il libro è scritto in versi (i testi sono di Giacomo Gazzola) e le ricette, che invogliano ad un'alimentazione sana seppur golosa, sono tutte riproducibili.
TROPPO BUONO! Tante ricette per tutta la famiglia, a cura di Chiara Stancati con illustrazioni di Francesca Rossi per Lapis edizioni , è un vero manuale di cucina per grandi e bambini, nelle oltre cento pagine che lo compongono, dispensa ricette, varianti, preziosi consigli, spiritose presentazioni e piatti speciali per ogni occasione da festeggiare. E' diviso in quattro sezioni: la prima dedicata agli impasti base; la seconda di ricette sfiziose e genuine con cui i grandi possono stupire i bambini ogni giorno; la terza con piatti da preparare e decorare insieme e poi l'ultima dedicata proprio ai piccoli con ricette facili, decorazioni e lavoretti originali per arricchire i piatti e la tavola. Senza dimenticare che il volume, consigliato dal nutrizionista, applica il "metodo dei colori" per imparare a mangiar bene divertendosi.

Di Edizioni Gribaudo è invece PICCOLI CUOCHI cucinano per mamma e papà un magico ricettario dedicato a tutti i piccoli cuochi che voglio preparare fantastici piatti senza forno e fornelli, ovviamente le splendide illustrazioni spiegano in modo chiaro i passaggi da effettuare per non sbagliare la realizzazione dei piatti. Seguendo Polpetta e Cipollino, aiutati dal fido Babà, ogni bimbo potrà facilmente trasformarsi in un esperto chef.

E per i più grandi, che vorremmo a torto subito adulti, due fantastici libri di Nuove Edizioni Romane: un classico di Roberto Piumini IL CUOCO PRIGIONIERO, e una novità AVVENTURE IN CUCINA Ricette per ridere di Emanuela Da Ros.
 Il primo narra la vicenda di Totò Sapore, il cuoco che riesce ad uscire di prigione inventando un cibo "tondo come il mondo...dei colori della terra e del cielo...caldo come inferno e profumato come paradiso". La storia che ha ispirato il famosissimo film d'animazione, è riproposta in un elegante volume illustrato da Cecco Mariniello.
Avventure in cucina è invece un libro "doppio", in cui la storia narrata, ricca di gustosi imprevisti è l'occasione per far conoscere ai ragazzi alcune basi dell'arte culinaria, i capitoli sono suddivisi dall'antipasto al dolce. Il volume è arricchito dalle illustrazioni di Gloria Francella.

Dedicato ai piccoli buongustai

Giulio, come potete vedere, cresce bene. Tra qualche giorno compirà il suo settimo mese, ha iniziato con le pappe e sembra molto gradire la nuova e più varia alimentazione. Certo adesso che sono mamma inizio a pensare alla  difficoltà di conciliare il mio nuovo ruolo con il lavoro, Giulio ancora tutto sommato è piccolo e lavorando in proprio, a mio rischio e pericolo, posso permettermi ancora di dedicargli gran parte della giornata. Penso però che appena il "lasagnetto" sarà un po' autosufficiente il tempo che potrò dedicargli sarà molto di meno, considerati gli impegni lavorativi e tutto il resto.
Oggi sono riflessiva e sto pensando a tutte le mamme che vivono la mia stessa situazione, immagino che chi come noi non possa stare con i propri cuccioli ventiquattr'ore su ventiquattro debba essere più attenta alla qualità del tempo che dedica ai figli.
Non riempiamo sti poveri bambini di regali materiali ma regaliamogli il nostro tempo, ogni tanto facciamo uno strappo alla regola, rinunciamo a qualche obiettivo sul lavoro, a vedere la casa linda e in perfetto ordine e dedichiamoci completamente a loro.
Un modo carino per passare un po' di tempo insieme ai bambini è cucinare con loro, impastare e spignattare ci unisce a loro, li rende felici e ci rasserena.
Mi rivolgo alle mamme lavoratrici oggi spegnetelo un po' prima quel PC davanti a voi, fate un salto in libreria e acquistate uno dei libri che sto per consigliarvi, poi tornate a casa sedetevi comodamente in poltrona coi bambini, leggetegli una storia, lasciate che siano loro a prendere confidenza col testo e le immagini e poi magari spostatevi in cucina e coinvolgeteli preparando qualcosa di speciale insieme a loro.
Per una volta non badiamo alla farina qua e là, perché se anche un po' si sporca non c'è gioia più grande di vedere la felicità rifelssa negli occhi dei nostri bambini. Senza contare che se vogliamo tirar su dei buongustai dobbiamo avvicinarli alle gioie della buona tavola sin da piccoli.
Ho trovato dei volumetti molto interessanti e nell'attesa di poter con Giulio assaporare le gioie di cui vi dicevo mi accontento di sentire l'effetto che questo passatempo fa sulla mia nipotina e, credetemi, è davvero magico.



INDOVINA CHI VIENE A MERENDA edito da Leonardo Publishing e illustrato dalla bravissima AnnaLaura Cantone è una storia sospesa tra la realtà e la fantasia in cui la bambina protagonista si ritrova a mangiare con i personaggi delle fiabe classiche che hanno gusti un po' diversi da quello che abbiamo sempre creduto, pensiamo solo al lupo di Cappuccetto rosso che è addirittura vegetariano. Il libro è scritto in versi (i testi sono di Giacomo Gazzola) e le ricette, che invogliano ad un'alimentazione sana seppur golosa, sono tutte riproducibili.
TROPPO BUONO! Tante ricette per tutta la famiglia, a cura di Chiara Stancati con illustrazioni di Francesca Rossi per Lapis edizioni , è un vero manuale di cucina per grandi e bambini, nelle oltre cento pagine che lo compongono, dispensa ricette, varianti, preziosi consigli, spiritose presentazioni e piatti speciali per ogni occasione da festeggiare. E' diviso in quattro sezioni: la prima dedicata agli impasti base; la seconda di ricette sfiziose e genuine con cui i grandi possono stupire i bambini ogni giorno; la terza con piatti da preparare e decorare insieme e poi l'ultima dedicata proprio ai piccoli con ricette facili, decorazioni e lavoretti originali per arricchire i piatti e la tavola. Senza dimenticare che il volume, consigliato dal nutrizionista, applica il "metodo dei colori" per imparare a mangiar bene divertendosi.

Di Edizioni Gribaudo è invece PICCOLI CUOCHI cucinano per mamma e papà un magico ricettario dedicato a tutti i piccoli cuochi che voglio preparare fantastici piatti senza forno e fornelli, ovviamente le splendide illustrazioni spiegano in modo chiaro i passaggi da effettuare per non sbagliare la realizzazione dei piatti. Seguendo Polpetta e Cipollino, aiutati dal fido Babà, ogni bimbo potrà facilmente trasformarsi in un esperto chef.

E per i più grandi, che vorremmo a torto subito adulti, due fantastici libri di Nuove Edizioni Romane: un classico di Roberto Piumini IL CUOCO PRIGIONIERO, e una novità AVVENTURE IN CUCINA Ricette per ridere di Emanuela Da Ros.
 Il primo narra la vicenda di Totò Sapore, il cuoco che riesce ad uscire di prigione inventando un cibo "tondo come il mondo...dei colori della terra e del cielo...caldo come inferno e profumato come paradiso". La storia che ha ispirato il famosissimo film d'animazione, è riproposta in un elegante volume illustrato da Cecco Mariniello.
Avventure in cucina è invece un libro "doppio", in cui la storia narrata, ricca di gustosi imprevisti è l'occasione per far conoscere ai ragazzi alcune basi dell'arte culinaria, i capitoli sono suddivisi dall'antipasto al dolce. Il volume è arricchito dalle illustrazioni di Gloria Francella.

2010-03-15

Zuppa di cicerchie, cozze e occhi di lupo

Una nuova delizia di onesta cucina. Rovistando nella dispensa mi sono imbattuta nelle cicerchie dei Campi Flegrei del DOC II di Garofalo e in un pacco di occhi di lupo Garofalo, ho pensato che si trattasse del matrimonio perfetto, bastava aggiungere l'elemento "frizzante" e il piatto sarebbe stato un successo. Così è stato , quel certo non so che l'ho dato con le cozze e mio marito ancora parla della perfezione di quel piatto.
Che legumi e cozze stessero bene insieme si sapeva per cui ero certa di non poter sbagliare.
Ingredienti per 4 persone:
200 g di occhi di lupo o altra pasta corta
4 mestoli di cicerchie lessate
1/2 l di brodo di pesce
1 costa di sedano
1 carota
1/2 cipolla
1 spicchio d'aglio
1 ciuffetto di prezzemolo
300 g di cozze surgelate
1/2 dl di vino bianco
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Tritiamo carota, sedano e cipolla e prepariamo il soffritto con l'olio, uniamo le cicerchie lessate e il brodo di pesce, lasciamo ben insaporire, regoliamo di sale e poi passiamo con il frullatore ad immersione finché la zuppa diventerà una crema. A parte in un fondo l'olio, con aglio e i gambi del prezzemolo tritati, insaporiamo le cozze, uniamo il liquido di conservazione filtrato e sfumiamo con il vino bianco, leviamo l'aglio, saliamo, pepiamo e aggiungiamo il prezzemolo tritato. Nella crema di cicerchie, eventualmente allungata con acqua, cuociamo la pasta. Suddividiamo la minestra nelle quattro fondine e completiamo con le cozze.