2008-08-01

Ma quante novità!!!


Luglio ci ha lasciato e le vacanze sono vicine con tutto quello che di nuovo porteranno...
Ma prima di andar via il settimo mese dell'anno ha voluto riservarmi ancora qualche novità e così qualche giorno fa una mia ricetta, Bocconcini alla ricotta con pesce spada affumicato e carciofi, è apparsa su Prenotable come ricetta della settimana. Il sito, se non lo avete ancora visitato, vi dico già che merita attenzione perchè offre un ottimo servizio (completamente gratuito) per quanto riguarda la scelta e la prenotazione del ristorante più adatto ai gusti ed all'occasione di ognuno, inoltre è corredato da ricette di blogger e da tante news per gli appassionati del mondo dell'enogastronomia.

Altra sorpresa di luglio è stata la newsletter di Esperya a cui vi invito ad iscrivervi per essere aggiornati sulle novità e le offerte della bottega oltre che per ricevere nella vostra casella di posta elettronica delle golose ricette preparate con i prodotti Esperya e come prima ricetta è stata scelta una mia le Torrette di mela verde e Mocetta Valdostana, per cui anche qui sembro di parte...ma in effetti se avessero scelto la ricetta di qualcun altro perchè parlarvene?

Ma quante novità!!!


Luglio ci ha lasciato e le vacanze sono vicine con tutto quello che di nuovo porteranno...
Ma prima di andar via il settimo mese dell'anno ha voluto riservarmi ancora qualche novità e così qualche giorno fa una mia ricetta, Bocconcini alla ricotta con pesce spada affumicato e carciofi, è apparsa su Prenotable come ricetta della settimana. Il sito, se non lo avete ancora visitato, vi dico già che merita attenzione perchè offre un ottimo servizio (completamente gratuito) per quanto riguarda la scelta e la prenotazione del ristorante più adatto ai gusti ed all'occasione di ognuno, inoltre è corredato da ricette di blogger e da tante news per gli appassionati del mondo dell'enogastronomia.

Altra sorpresa di luglio è stata la newsletter di Esperya a cui vi invito ad iscrivervi per essere aggiornati sulle novità e le offerte della bottega oltre che per ricevere nella vostra casella di posta elettronica delle golose ricette preparate con i prodotti Esperya e come prima ricetta è stata scelta una mia le Torrette di mela verde e Mocetta Valdostana, per cui anche qui sembro di parte...ma in effetti se avessero scelto la ricetta di qualcun altro perchè parlarvene?

2008-07-30

Il tiramisù...al limoncello

Qualcuno dirà "ma che tiramisù è senza il caffè ed il cacao sopra???" ed io risponderò che chi la pensa così ha ragione perchè il tiramisù senza quegli ingredienti non sembra possa fregiarsi di tale appellativo. Però in questo periodo particolarmente caldo l'idea del tradizionale tiramisù ci lascia un poco titubanti...e non sarà pesante?, ...e non saprà di caldo? Questa deliziosa versione invece per la presenza del limone, e del liquore che da esso deriva, ha un'aria più fresca e lo chiamiamo tiramisù solo perchè, oltre ad avere la crema del più famoso dessert, nella forma ce lo ricorda parecchio.
Del mio Tiramisù vi ho già parlato e per la crema non dovete che rifarvi a quella ricetta, nulla di diverso.

Tiramisù al limoncello

crema di mascarpone
pavesini
limoncello
acqua
sciroppo di zucchero di canna
scorza di limone
cocco grattugiato

Una volta preparata la crema, prepariamoci la bagna allungando il liquore con acqua e sciroppo di zucchero, regolandoci con le dosi secondo il nostro gusto ma facendo in modo che il liquido non risulti troppo dolce e troppo poco alcolico. Inzuppiamo i pavesini nella bagna al limoncello e sistemiamoli sul fondo di coppette individuali, copriamo con la crema, facciamo un altro strato di biscotti e poi di nuovo crema, infine decoriamo con cocco grattugiato e scorzeta di limone fresco.
Lasciamo ben raffreddare prima di servire.
Ah! Il numero di coppette dipende da quelle usate ma con 300 g di mascarpone possiamo ottenere da 6 a 8 porzioni.
Ho deciso di portare il mio tiramisù al limoncello da Morettina per la sua iniziativa di Ricette in un bicchiere.

Il tiramisù...al limoncello

Qualcuno dirà "ma che tiramisù è senza il caffè ed il cacao sopra???" ed io risponderò che chi la pensa così ha ragione perchè il tiramisù senza quegli ingredienti non sembra possa fregiarsi di tale appellativo. Però in questo periodo particolarmente caldo l'idea del tradizionale tiramisù ci lascia un poco titubanti...e non sarà pesante?, ...e non saprà di caldo? Questa deliziosa versione invece per la presenza del limone, e del liquore che da esso deriva, ha un'aria più fresca e lo chiamiamo tiramisù solo perchè, oltre ad avere la crema del più famoso dessert, nella forma ce lo ricorda parecchio.
Del mio Tiramisù vi ho già parlato e per la crema non dovete che rifarvi a quella ricetta, nulla di diverso.

Tiramisù al limoncello

crema di mascarpone
pavesini
limoncello
acqua
sciroppo di zucchero di canna
scorza di limone
cocco grattugiato

Una volta preparata la crema, prepariamoci la bagna allungando il liquore con acqua e sciroppo di zucchero, regolandoci con le dosi secondo il nostro gusto ma facendo in modo che il liquido non risulti troppo dolce e troppo poco alcolico. Inzuppiamo i pavesini nella bagna al limoncello e sistemiamoli sul fondo di coppette individuali, copriamo con la crema, facciamo un altro strato di biscotti e poi di nuovo crema, infine decoriamo con cocco grattugiato e scorzeta di limone fresco.
Lasciamo ben raffreddare prima di servire.
Ah! Il numero di coppette dipende da quelle usate ma con 300 g di mascarpone possiamo ottenere da 6 a 8 porzioni.
Ho deciso di portare il mio tiramisù al limoncello da Morettina per la sua iniziativa di Ricette in un bicchiere.

2008-07-28

Ady: dal ciambellone alla notorietà solo andata

Chi frequenta il mio blog, e in generale la blogosfera, conosce certamente la simpatica Ady di Diario di una passione. E' una persona straordinaria che, grazie al blog, ho avuto modo di conoscere e la sua storia ha un che di "favoloso". Da sempre appassionata di cucina un giorno di tre anni fa, Adelaide decide di raccogliere i suoi esperimenti culinari in un suo Diario virtuale, inizia subito ad avere successo grazie alla ricetta di un ciambellone trovata qualche tempo prima in un quaderno della madre ed identificata subito come il ciambellone più soffice del mondo. Inizia a portare questo esperimento culinario oltre che in giro per il web anche in diverse trasmissioni televisive su Alice TV e Gambero Rosso Channel finché approda su Teleponte dove cura, ormai da due stagioni, una seguitissima rubrica settimanale di cucina nel programma "Primaditutto".
Da lì poi i corsi di cucina, la notorietà ed il suo primo libro di ricette Le ricette di Ady di Adelaide Melles edito da Ricerche&Redazioni con immagini di Maurizio Anselmi. Il libro contiene una buona selezione di riuscitissimi piatti di Adelaide e non poteva quindi mancare il suo ormai famosissimo Ciambellone più soffice del mondo che ho voluto fare anch'io. Bè il risultato è veramente sorprendente per cui vi invito a provarlo oltre che a comprare il fantastico libro di Ady in cui altre golose preparazioni aspettano di essere sperimentate.Il Ciambellone più soffice del mondo di Ady

Ingredienti:
250 g di zucchero, 250 g di farina, 3 uova, 130 g di olio di semi o di oliva, 130 g di acqua, una bustina di lievito per dolci, un pugnetto di uvetta (facoltativo), un po' di rum, un cucchiaio di cacao amaro


Montate le uova con lo zucchero fino a farle diventare spumose, aggiungete l'olio, l'acqua, il rum, la farina ed infine il lievito setacciato, se si vuole anche l'uvetta infarinata.
Imburrate uno stampo a ciambella, come quello del budino, versatevi i 3/4 del composto. Nel rimanente composto mettete il cacao amaro, mescolate bene e fate cadere nello stampo sul composto bianco. Fate dei cerchi concentrici con un coltello per far venire l'effetto marmorizzato. Cuocere in forno caldo per circa 40 minuti, farà fede la prova stecchino. "Vi assicuro che non ho mai mangiato un ciambellone così soffice"...parola di Ady e confermo in pieno.

Ady: dal ciambellone alla notorietà solo andata

Chi frequenta il mio blog, e in generale la blogosfera, conosce certamente la simpatica Ady di Diario di una passione. E' una persona straordinaria che, grazie al blog, ho avuto modo di conoscere e la sua storia ha un che di "favoloso". Da sempre appassionata di cucina un giorno di tre anni fa, Adelaide decide di raccogliere i suoi esperimenti culinari in un suo Diario virtuale, inizia subito ad avere successo grazie alla ricetta di un ciambellone trovata qualche tempo prima in un quaderno della madre ed identificata subito come il ciambellone più soffice del mondo. Inizia a portare questo esperimento culinario oltre che in giro per il web anche in diverse trasmissioni televisive su Alice TV e Gambero Rosso Channel finché approda su Teleponte dove cura, ormai da due stagioni, una seguitissima rubrica settimanale di cucina nel programma "Primaditutto".
Da lì poi i corsi di cucina, la notorietà ed il suo primo libro di ricette Le ricette di Ady di Adelaide Melles edito da Ricerche&Redazioni con immagini di Maurizio Anselmi. Il libro contiene una buona selezione di riuscitissimi piatti di Adelaide e non poteva quindi mancare il suo ormai famosissimo Ciambellone più soffice del mondo che ho voluto fare anch'io. Bè il risultato è veramente sorprendente per cui vi invito a provarlo oltre che a comprare il fantastico libro di Ady in cui altre golose preparazioni aspettano di essere sperimentate.Il Ciambellone più soffice del mondo di Ady

Ingredienti:
250 g di zucchero, 250 g di farina, 3 uova, 130 g di olio di semi o di oliva, 130 g di acqua, una bustina di lievito per dolci, un pugnetto di uvetta (facoltativo), un po' di rum, un cucchiaio di cacao amaro


Montate le uova con lo zucchero fino a farle diventare spumose, aggiungete l'olio, l'acqua, il rum, la farina ed infine il lievito setacciato, se si vuole anche l'uvetta infarinata.
Imburrate uno stampo a ciambella, come quello del budino, versatevi i 3/4 del composto. Nel rimanente composto mettete il cacao amaro, mescolate bene e fate cadere nello stampo sul composto bianco. Fate dei cerchi concentrici con un coltello per far venire l'effetto marmorizzato. Cuocere in forno caldo per circa 40 minuti, farà fede la prova stecchino. "Vi assicuro che non ho mai mangiato un ciambellone così soffice"...parola di Ady e confermo in pieno.

2008-07-24

Gnocchi ripieni di Piacentinu Ennese alla crema di peperoni

Sarà il caldo, sarà il clima vacanziero ma sembra che io ultimamente trovi ispirazione in cucina soltanto dalla Sicilia e dai suoi golosi ed ottimi prodotti.
Messi da parte i pistacchi, i limoni ed il Marsala stavolta mi sono lasciata attrarre da un formaggio particolare come la sua terra di origine.
Il Piacentinu Ennese è un pecorino a pasta dura con pepe nero, tipico della provincia di Enna, alla cui cagliata viene aggiunto dello zafferano che conferisce al formaggio un particolare sapore e profumo oltre che il caratteristico colore giallo intenso.
Il prodotto non è una moderna "trovata" ma ha origini antichissime tanto che "una leggenda vuole che Ruggero il Normanno, intorno all`anno 1090, preoccupato per la consorte Adelasia prostrata da una invincibile depressione, invitasse i casari del luogo a preparare un formaggio che avesse doti taumaturgiche. Da qui sarebbe nata l`idea di aggiungere al latte di pecora una manciata di zafferano, spezie nota nell`antichità per le sue qualità antidepressive ed energizzanti".
Per assaporare tutto il gusto di questo formaggio che, nemmeno a dirlo, sono riuscita a provare solo grazie al lavoro della bottega Esperya, bisognerebbe gustarlo così senza elaborazioni. Non voglio in tale sede peccare di presunzione ma con questa trovata di catturarne piccoli pezzi negli gnocchi - di cui sono golosa- sono riuscita a preservarne intatto l'aroma ed il sapore pur utilizzandolo in una preparazione culinaria un pò più complessa.
Per condire ho utilizzato i peperoni rossi, giusto per fare un pò più estate.
Gli ingredienti sono per 4 persone.
Per gli gnocchi ripieni:
500 g di patate a pasta gialla
150 g di farina 00
1 pizzico di sale
1 pezzo di Piacentinu Ennese
farina per la spianatoia
Per la salsa ai peperoni rossi:
1 peperone rosso grande
1/4 di cipolla rossa
olio extravergine d'oliva
basilico fresco
sale e pepe
Prepariamo gli gnocchi: lessiamo le patate poi peliamole e schiacciamole ancora calde, uniamo la farina ed un pizzico di sale. Raccogliamo un pò d'impasto tra le mani infarinate, schiacciamolo formando un incavo nel quale collocheremo un cubettino di formaggio, sigilliamo bene e passiamo nella farina per evitare che l'umidità della patata faccia attaccare lo gnocco alla spianatoia. procediamo così fino ad esaurimento del composto.
Intanto prepariamo il condimento: arrostiamo il peperone sulla fiamma viva, poi laviamolo sotto l'acqua corrente in modo da eliminare la pelle, tagliamolo a piccoli pezzi dopo aver tolto semi e picciolo e saltiamo la polpa in padella con olio e cipolla. Regoliamo di sale e pepe, poi frulliamo parte del condimento con dell'altro olio e qualche foglia di basilico in modo da ottenere una crema rossa omogenea che uniremo ai pezzetti di peperone.
Lessiamo gli gnocchi in acqua salata poi come vengono a galla versiamoli nella padella del condimento a cui li amalgameremo con delicatezza, aiutandoci con un cucchiaio di legno. Serviamo in piatti riscaldati.

Gnocchi ripieni di Piacentinu Ennese alla crema di peperoni

Sarà il caldo, sarà il clima vacanziero ma sembra che io ultimamente trovi ispirazione in cucina soltanto dalla Sicilia e dai suoi golosi ed ottimi prodotti.
Messi da parte i pistacchi, i limoni ed il Marsala stavolta mi sono lasciata attrarre da un formaggio particolare come la sua terra di origine.
Il Piacentinu Ennese è un pecorino a pasta dura con pepe nero, tipico della provincia di Enna, alla cui cagliata viene aggiunto dello zafferano che conferisce al formaggio un particolare sapore e profumo oltre che il caratteristico colore giallo intenso.
Il prodotto non è una moderna "trovata" ma ha origini antichissime tanto che "una leggenda vuole che Ruggero il Normanno, intorno all`anno 1090, preoccupato per la consorte Adelasia prostrata da una invincibile depressione, invitasse i casari del luogo a preparare un formaggio che avesse doti taumaturgiche. Da qui sarebbe nata l`idea di aggiungere al latte di pecora una manciata di zafferano, spezie nota nell`antichità per le sue qualità antidepressive ed energizzanti".
Per assaporare tutto il gusto di questo formaggio che, nemmeno a dirlo, sono riuscita a provare solo grazie al lavoro della bottega Esperya, bisognerebbe gustarlo così senza elaborazioni. Non voglio in tale sede peccare di presunzione ma con questa trovata di catturarne piccoli pezzi negli gnocchi - di cui sono golosa- sono riuscita a preservarne intatto l'aroma ed il sapore pur utilizzandolo in una preparazione culinaria un pò più complessa.
Per condire ho utilizzato i peperoni rossi, giusto per fare un pò più estate.
Gli ingredienti sono per 4 persone.
Per gli gnocchi ripieni:
500 g di patate a pasta gialla
150 g di farina 00
1 pizzico di sale
1 pezzo di Piacentinu Ennese
farina per la spianatoia
Per la salsa ai peperoni rossi:
1 peperone rosso grande
1/4 di cipolla rossa
olio extravergine d'oliva
basilico fresco
sale e pepe
Prepariamo gli gnocchi: lessiamo le patate poi peliamole e schiacciamole ancora calde, uniamo la farina ed un pizzico di sale. Raccogliamo un pò d'impasto tra le mani infarinate, schiacciamolo formando un incavo nel quale collocheremo un cubettino di formaggio, sigilliamo bene e passiamo nella farina per evitare che l'umidità della patata faccia attaccare lo gnocco alla spianatoia. procediamo così fino ad esaurimento del composto.
Intanto prepariamo il condimento: arrostiamo il peperone sulla fiamma viva, poi laviamolo sotto l'acqua corrente in modo da eliminare la pelle, tagliamolo a piccoli pezzi dopo aver tolto semi e picciolo e saltiamo la polpa in padella con olio e cipolla. Regoliamo di sale e pepe, poi frulliamo parte del condimento con dell'altro olio e qualche foglia di basilico in modo da ottenere una crema rossa omogenea che uniremo ai pezzetti di peperone.
Lessiamo gli gnocchi in acqua salata poi come vengono a galla versiamoli nella padella del condimento a cui li amalgameremo con delicatezza, aiutandoci con un cucchiaio di legno. Serviamo in piatti riscaldati.

2008-07-22

Cestini di frolla ai pistacchi con Zabaione al Marsala

Il mio blog si tinge di verde...verde pistacchio. Ecco a voi il mio nuovo esperimento "pistacchioso", visto l'ottimo risultato della crostata ho pensato infatti di arricchire una normale frolla al burro con i pistacchi macinati, ne ho ricavato dei cestini che, attingendo alla mia - sempre fornita - dispensa Esperya, ho farcito con dello Zabaione al Marsala lasciandomi ancora una volta guidare dalla regione Sicilia nell'accostamento dei prodotti.
Passo subito a darvi le dosi ricordandovi che per la farcia va benissimo anche della crema o, perchè no, del gelato vista la stagione, tanto i cestini si possono preparare con anticipo e poi farcire solo al momento di servire, per preservare tutto il gusto e la croccantezza dell'involucro.
Per la frolla al pistacchio:
150 g di farina 00
50 g di pistacchi finemente macinati
100 g di zucchero a velo
100 g di burro
2 tuorli d'uovo
Per farcire e decorare:
Zabaione al Marsala
80 g di cioccolato bianco
24 pistacchi interi
zucchero a velo
Prepariamo la frolla nel modo consueto ovvero lavorando velocemente il burro con la farina lo zucchero ed i pistacchi, uniamo l'uovo e poi avvolgiamo l'impasto ricavato in pellicola e lasciamolo riposare in frigorifero per un paio d'ore.
Stendiamo l'impasto in uno strato sottile con l'aiuto del matterello e con un tagliapasta a forma di fiore (o rotondo se non l'abbiamo) ricaviamone 24 formine che collocheremo all'interno degli stampini piccoli da tartelletta o da muffin, copriamo con carta da forno e riempiamo di fagioli per cuocerli in bianco in forno già caldo a 180° per circa 10 minuti, finché comunque prenderanno colore (ma non troppo se no diventano amari).
Leviamo dal forno, lasciamo raffreddare e poi sformiamo dagli stampi e farciamo con un cucchiaino di zabaione per ogni cestino.
Intanto sciogliamo il cioccolato bianco, versiamolo in un conetto di carta e ricaviamone delle grigliette tonde su un foglio di acetato o di carta da forno. Sistemiamo su ogni griglietta un pistacchio e lasciamole rassodare (anche in frigorifero data la stagione). Al momento di servire collochiamo su ogni cestino farcito una griglietta di cioccolato. Una vera delizia anche per gli occhi.
Con la frolla avanzata ho preparato dei biscottini tipo cantuccini, cuocendo l'impasto a mò di filoncino, tagliandolo a fette dopo la cottura e rimettendo le fette in forno per renderle croccanti. Ottimi questi pasticcini col the.

Cestini di frolla ai pistacchi con Zabaione al Marsala

Il mio blog si tinge di verde...verde pistacchio. Ecco a voi il mio nuovo esperimento "pistacchioso", visto l'ottimo risultato della crostata ho pensato infatti di arricchire una normale frolla al burro con i pistacchi macinati, ne ho ricavato dei cestini che, attingendo alla mia - sempre fornita - dispensa Esperya, ho farcito con dello Zabaione al Marsala lasciandomi ancora una volta guidare dalla regione Sicilia nell'accostamento dei prodotti.
Passo subito a darvi le dosi ricordandovi che per la farcia va benissimo anche della crema o, perchè no, del gelato vista la stagione, tanto i cestini si possono preparare con anticipo e poi farcire solo al momento di servire, per preservare tutto il gusto e la croccantezza dell'involucro.
Per la frolla al pistacchio:
150 g di farina 00
50 g di pistacchi finemente macinati
100 g di zucchero a velo
100 g di burro
2 tuorli d'uovo
Per farcire e decorare:
Zabaione al Marsala
80 g di cioccolato bianco
24 pistacchi interi
zucchero a velo
Prepariamo la frolla nel modo consueto ovvero lavorando velocemente il burro con la farina lo zucchero ed i pistacchi, uniamo l'uovo e poi avvolgiamo l'impasto ricavato in pellicola e lasciamolo riposare in frigorifero per un paio d'ore.
Stendiamo l'impasto in uno strato sottile con l'aiuto del matterello e con un tagliapasta a forma di fiore (o rotondo se non l'abbiamo) ricaviamone 24 formine che collocheremo all'interno degli stampini piccoli da tartelletta o da muffin, copriamo con carta da forno e riempiamo di fagioli per cuocerli in bianco in forno già caldo a 180° per circa 10 minuti, finché comunque prenderanno colore (ma non troppo se no diventano amari).
Leviamo dal forno, lasciamo raffreddare e poi sformiamo dagli stampi e farciamo con un cucchiaino di zabaione per ogni cestino.
Intanto sciogliamo il cioccolato bianco, versiamolo in un conetto di carta e ricaviamone delle grigliette tonde su un foglio di acetato o di carta da forno. Sistemiamo su ogni griglietta un pistacchio e lasciamole rassodare (anche in frigorifero data la stagione). Al momento di servire collochiamo su ogni cestino farcito una griglietta di cioccolato. Una vera delizia anche per gli occhi.
Con la frolla avanzata ho preparato dei biscottini tipo cantuccini, cuocendo l'impasto a mò di filoncino, tagliandolo a fette dopo la cottura e rimettendo le fette in forno per renderle croccanti. Ottimi questi pasticcini col the.

2008-07-21

La crostata pistacchi e limone

Lo so che il brunch è stato ieri e che le crostate oggi appaiono un pò fuori tema, però in fondo facciamo colazione tutti i giorni... in più vi parlo di questa crostata perchè è il risultato di un piccolo esperimento che ho voluto fare partendo dalla ricetta, molto apprezzata anche on line, della mia non crostata, combinata all'operazione rinnovamento dispensa, ovvia in questo periodo pre-vacanziero oltre che pre-matrimoniale in cui tutte le mie cose sono in trasloco.
Avevo in frigorifero più di mezzo vasetto di marmellata di limoni e dei fantastici pistacchi di Bronte, praticamente la Sicilia in dispensa, così ho pensato di modificare la mia ricettta di crostata per ottenere un prodotto diverso.
Ecco il risultato:
200 g di farina 00
50 g di pistacchi di Bronte
1 bicchiere piccolo di olio
1 bicchiere piccolo di zucchero
2 uova medie
1 pizzico di sale
1/2 bustina di lievito per dolci
marmellata di limoni (o di altri agrumi a piacere)
zuchero semolato e zucchero a velo per completare
Lavoriamo con una forchetta le uova con lo zucchero, il sale e l'olio, aggiungiamo poi piano piano la farina mescolata al lievito e ai pistacchi macinati.
Prendiamo una teglia imburrata ed infarinata e stendiamo il composto preparato, che deve essere abbastanza morbido, in uno strato uniforme, tenendone da parte un pochino per preparare i bastoncini. Stendiamo sopra la pasta la marmellata, poi ricaviamo i bastoncini dalla pasta avanzata e stendiamoli sulla torta formando la classica gratella. Spolverizziamo di zucchero semolato e inforniamo in forno già caldo a 180-190° per circa mezz'ora, ci accogeremo dalla doratura dei bastoncini quando la nostra crostata sarà pronta.
A domani con un nuovo esperimento pistacchioso.

La crostata pistacchi e limone

Lo so che il brunch è stato ieri e che le crostate oggi appaiono un pò fuori tema, però in fondo facciamo colazione tutti i giorni... in più vi parlo di questa crostata perchè è il risultato di un piccolo esperimento che ho voluto fare partendo dalla ricetta, molto apprezzata anche on line, della mia non crostata, combinata all'operazione rinnovamento dispensa, ovvia in questo periodo pre-vacanziero oltre che pre-matrimoniale in cui tutte le mie cose sono in trasloco.
Avevo in frigorifero più di mezzo vasetto di marmellata di limoni e dei fantastici pistacchi di Bronte, praticamente la Sicilia in dispensa, così ho pensato di modificare la mia ricettta di crostata per ottenere un prodotto diverso.
Ecco il risultato:
200 g di farina 00
50 g di pistacchi di Bronte
1 bicchiere piccolo di olio
1 bicchiere piccolo di zucchero
2 uova medie
1 pizzico di sale
1/2 bustina di lievito per dolci
marmellata di limoni (o di altri agrumi a piacere)
zuchero semolato e zucchero a velo per completare
Lavoriamo con una forchetta le uova con lo zucchero, il sale e l'olio, aggiungiamo poi piano piano la farina mescolata al lievito e ai pistacchi macinati.
Prendiamo una teglia imburrata ed infarinata e stendiamo il composto preparato, che deve essere abbastanza morbido, in uno strato uniforme, tenendone da parte un pochino per preparare i bastoncini. Stendiamo sopra la pasta la marmellata, poi ricaviamo i bastoncini dalla pasta avanzata e stendiamoli sulla torta formando la classica gratella. Spolverizziamo di zucchero semolato e inforniamo in forno già caldo a 180-190° per circa mezz'ora, ci accogeremo dalla doratura dei bastoncini quando la nostra crostata sarà pronta.
A domani con un nuovo esperimento pistacchioso.

2008-07-20

Brunch estivo domenicale

Ed eccoci qui! Finalmente il giorno del nostro Brunch estivo è arrivato!

In tanti avete partecipato e portato delle buonissime pietanze che arricchiscono la vista e stuzzicano il palato!

In questa domenica estiva, all'ombra di un virtuale albero che ci ripara e ci permette di chiacchierare indisturbati dal sole, sulla nostra tavola imbandita troneggiano questi meravigliosi piatti:

tra i finger food cominciamo con delle Le Girelle di Sfoglia di mozzarella, passiamo alla Focaccia di patate con scamorza e salame, i Finti crostini di bufala ai fichi, le Polpette di tonno con girandole di frittate, ed ancora la Quiche di pomodori con salsa di yogurt e la Torta salata pesto, panna e prosciutto, dei Mini cake mediterranei , la Torta Salata alle zucchine, la Piadina romagnola, il Cake ai pomodori secchi e caprino, Il Rotolo di Mozzarella al profumo di Verde ed anche un po' di Rosso, Sfogliatine di Spada affumicato , il Brik al Tonno, le Panadine di verdure in amicizia, i Toastmuffin , Medaglioni di Pomodori farciti , Torta salata con ricotta e peperoni , il Flan Parisien, Panini al latte con panelle e crocchè, Rotelle di mozzarella, Germe di Grano in insalata , Muffins, i Pomodori farciti.

...da bere? Oltre ai classici the, caffè, succhi di frutta e, perchè no, un buon prosecco, c'è anche il Frappè per tutti!



Ce n'è da sfamare un esercito!!!! ;-)))
Che bello sarebbe rendere reale questa bellissima tavola!
... Chiacchierare tutti insieme della passione che ci accomuna, condividere i segreti ed i trucchetti per la riuscita dei nostri piatti, raccontarci procedure abituali e, - perchè no?- anche i nostri piccoli fallimenti in cucina, ridendone insieme!
Per ora accontentiamoci e godiamo di questo Brunch virtuale in cui ognuno di noi, come una grande ed allegra combriccola, ha portato qualcosa di Suo da condividere con gli Altri!
E... chissà un giorno potremmo organizzare un bel raduno!
...Nel frattempo... ad Ottobre si svolgerà a Torino il Salone del Gusto: potrebbe essere una buona occasione per conoscerci e curiosare sia al Salone che da Eataly! ;-)Cominciate a pensarci...! :-))
Grazie a tutti Voi per la Vostra partecipazione: è stato un Brunch delizioso!!
Cuocapercaso e Cocò