2008-02-15
Il panettone rivisitato di Tatiana
Il panettone rivisitato di Tatiana
2008-02-13
Valentine's day: Cuori stuzzicanti
3 peperoncini calabresi essiccati
Valentine's day: Cuori stuzzicanti
3 peperoncini calabresi essiccati
2008-02-10
Biancomangiare alla crema di pistacchi
 Ho scoperto che Bibliotheca Culinaria è una miniera di libri di cucina particolarmente affascinanti oltre che, come dire "modaioli", insomma di quei libri che ognuno di noi desidera avere in libreria per farsi ispirare nelle preparazioni di nuovi manicaretti o semplicemente da sfogliare ammirandone anche le foto. Stavolta non ho potuto resistere al fascino di Piccoli Cucchiai che come sottotitolo porta Aperitivi e ghiottonerie a preludio di quello che è racchiuso nel volume, ovvero 40 ricette dolci e salate dove altrettanti accostamenti di colori e consistenze vengono presentati sorprendentemente in un semplice cucchiaio.
 Ho scoperto che Bibliotheca Culinaria è una miniera di libri di cucina particolarmente affascinanti oltre che, come dire "modaioli", insomma di quei libri che ognuno di noi desidera avere in libreria per farsi ispirare nelle preparazioni di nuovi manicaretti o semplicemente da sfogliare ammirandone anche le foto. Stavolta non ho potuto resistere al fascino di Piccoli Cucchiai che come sottotitolo porta Aperitivi e ghiottonerie a preludio di quello che è racchiuso nel volume, ovvero 40 ricette dolci e salate dove altrettanti accostamenti di colori e consistenze vengono presentati sorprendentemente in un semplice cucchiaio. Biancomangiare alla crema di pistacchi
 Ho scoperto che Bibliotheca Culinaria è una miniera di libri di cucina particolarmente affascinanti oltre che, come dire "modaioli", insomma di quei libri che ognuno di noi desidera avere in libreria per farsi ispirare nelle preparazioni di nuovi manicaretti o semplicemente da sfogliare ammirandone anche le foto. Stavolta non ho potuto resistere al fascino di Piccoli Cucchiai che come sottotitolo porta Aperitivi e ghiottonerie a preludio di quello che è racchiuso nel volume, ovvero 40 ricette dolci e salate dove altrettanti accostamenti di colori e consistenze vengono presentati sorprendentemente in un semplice cucchiaio.
 Ho scoperto che Bibliotheca Culinaria è una miniera di libri di cucina particolarmente affascinanti oltre che, come dire "modaioli", insomma di quei libri che ognuno di noi desidera avere in libreria per farsi ispirare nelle preparazioni di nuovi manicaretti o semplicemente da sfogliare ammirandone anche le foto. Stavolta non ho potuto resistere al fascino di Piccoli Cucchiai che come sottotitolo porta Aperitivi e ghiottonerie a preludio di quello che è racchiuso nel volume, ovvero 40 ricette dolci e salate dove altrettanti accostamenti di colori e consistenze vengono presentati sorprendentemente in un semplice cucchiaio. 2008-02-08
Rotolo al limone
Rotolo al limone
2008-02-07
Mini muffin alle olive, timo e pomodorini secchi
Il muffin salato è un risolvi buffet, apprezzato da grandi e piccini si presta ad una serie infinita di abbinamenti. Questa versione di forma e sapore è la mia preferita, il classico bocconcino da gustare con l'aperitivo o con il tè per chi lo gradisce in abbinamento salato (cioè io). La ricetta base è sempre quella del Panbrioche che è estremamente versatile come già vi dicevo. Il procedimento e le dosi quindi ve le leggete nella ricetta originale, per i mini-muffin quando si sgonfia l'impasto lievitato bisogna aggiungere un cucchiaino colmo di foglie di timo essiccate, circa 10 pomodorini secchi tagliati a piccole striscioline e mezzo barattolino di olive nere denocciolate e ridotte a rondelle. Una volta condito l'impasto basterà suddividerlo negli appositi stampini e lasciarlo lievitare ancora un'altra oretta prima di infornare. Con la dose classica del Panbrioche vengono 32-34 mini muffin se volete invece l'effetto funghetto ricavate soltanto 24 palline dall'impasto e lasciatele lievitare nelle formine fino a quando deborderanno. Buon muffin a tutti!!!
Mini muffin alle olive, timo e pomodorini secchi
Il muffin salato è un risolvi buffet, apprezzato da grandi e piccini si presta ad una serie infinita di abbinamenti. Questa versione di forma e sapore è la mia preferita, il classico bocconcino da gustare con l'aperitivo o con il tè per chi lo gradisce in abbinamento salato (cioè io). La ricetta base è sempre quella del Panbrioche che è estremamente versatile come già vi dicevo. Il procedimento e le dosi quindi ve le leggete nella ricetta originale, per i mini-muffin quando si sgonfia l'impasto lievitato bisogna aggiungere un cucchiaino colmo di foglie di timo essiccate, circa 10 pomodorini secchi tagliati a piccole striscioline e mezzo barattolino di olive nere denocciolate e ridotte a rondelle. Una volta condito l'impasto basterà suddividerlo negli appositi stampini e lasciarlo lievitare ancora un'altra oretta prima di infornare. Con la dose classica del Panbrioche vengono 32-34 mini muffin se volete invece l'effetto funghetto ricavate soltanto 24 palline dall'impasto e lasciatele lievitare nelle formine fino a quando deborderanno. Buon muffin a tutti!!!
2008-02-05
M'illunino di meno: il risotto pochi chilometri
 Ma come mi è venuto in mente questo titolo ancora non lo so, comunque riflettendoci un poco per aderire all'iniziativa M'illumino di meno avevo pensato ad un piatto crudo dove quindi l'energia elettrica o il gas non venissero utilizzate, poi ci ho ripensato e mi son detta che senso ha lasciare il piatto crudo se poi gli ingredienti mi arrivano da Treviso piuttosto che da Nuoro o dalla Grecia con quel che comporta di dispendio energetico il trasporto degli stessi. Allora il miglior risparmio energetico l'averei avuto utilizzando prodotti reperibili a due passi da casa mia consumando poi il risultato finale, che richiede in fondo una ventina di minuti di cottura in totale, romanticamente a lume di candela.
 Ma come mi è venuto in mente questo titolo ancora non lo so, comunque riflettendoci un poco per aderire all'iniziativa M'illumino di meno avevo pensato ad un piatto crudo dove quindi l'energia elettrica o il gas non venissero utilizzate, poi ci ho ripensato e mi son detta che senso ha lasciare il piatto crudo se poi gli ingredienti mi arrivano da Treviso piuttosto che da Nuoro o dalla Grecia con quel che comporta di dispendio energetico il trasporto degli stessi. Allora il miglior risparmio energetico l'averei avuto utilizzando prodotti reperibili a due passi da casa mia consumando poi il risultato finale, che richiede in fondo una ventina di minuti di cottura in totale, romanticamente a lume di candela. Vi sento già chiedere che c'entrano i pochi chilometri? C'entrano eccome pensate un poco che il riso utilizzato viene prodotto e commercializzato dall'azienda agricola Favella nella piana di Sibari a meno di venti chilomentri da casa mia e vi assicuro non ha nulla da invidiare al nordico Carnaroli o al mio preferito Vialone Nano, i gamberetti sono quelli di Schiavonea ed i porcini i nostri Silani, quando se ne trovano in abbondanza acquisto questi prodotti e li congelo centellinandone poi l'utilizzo in cucina.
M'illunino di meno: il risotto pochi chilometri
 Ma come mi è venuto in mente questo titolo ancora non lo so, comunque riflettendoci un poco per aderire all'iniziativa M'illumino di meno avevo pensato ad un piatto crudo dove quindi l'energia elettrica o il gas non venissero utilizzate, poi ci ho ripensato e mi son detta che senso ha lasciare il piatto crudo se poi gli ingredienti mi arrivano da Treviso piuttosto che da Nuoro o dalla Grecia con quel che comporta di dispendio energetico il trasporto degli stessi. Allora il miglior risparmio energetico l'averei avuto utilizzando prodotti reperibili a due passi da casa mia consumando poi il risultato finale, che richiede in fondo una ventina di minuti di cottura in totale, romanticamente a lume di candela.
 Ma come mi è venuto in mente questo titolo ancora non lo so, comunque riflettendoci un poco per aderire all'iniziativa M'illumino di meno avevo pensato ad un piatto crudo dove quindi l'energia elettrica o il gas non venissero utilizzate, poi ci ho ripensato e mi son detta che senso ha lasciare il piatto crudo se poi gli ingredienti mi arrivano da Treviso piuttosto che da Nuoro o dalla Grecia con quel che comporta di dispendio energetico il trasporto degli stessi. Allora il miglior risparmio energetico l'averei avuto utilizzando prodotti reperibili a due passi da casa mia consumando poi il risultato finale, che richiede in fondo una ventina di minuti di cottura in totale, romanticamente a lume di candela. Vi sento già chiedere che c'entrano i pochi chilometri? C'entrano eccome pensate un poco che il riso utilizzato viene prodotto e commercializzato dall'azienda agricola Favella nella piana di Sibari a meno di venti chilomentri da casa mia e vi assicuro non ha nulla da invidiare al nordico Carnaroli o al mio preferito Vialone Nano, i gamberetti sono quelli di Schiavonea ed i porcini i nostri Silani, quando se ne trovano in abbondanza acquisto questi prodotti e li congelo centellinandone poi l'utilizzo in cucina.
2008-02-04
Chiacchiere salate?
250 g di farina 00
2 uova piccole
2 cucchiai di vino bianco secco
45 g di burro
1 pizzico di bicarbonato
sale e pepe q.b.
2 cucchiaiate di parmigiano reggiano grattugiato
olio extravergine d'oliva per friggere
Impastate tutti gli ingredienti tranne il parmigiano e poi stendete l'impasto ottenuto col matterello in una sfoglia sottilissima, ricavatene dei rettangolini con il tagliapasta dentellato e friggeteli nell'olio caldissimo, sgocciolateli su carta assorbente e poi metteteli in un bel piatto cospargendoli di sale e parmigiano grattugiato. Servite subito con salumi e formaggi misti.
 
