2009-09-17

Ricci alle arachidi

Non voglio essere ripetitiva, ma torno ancora con un dolce. In effetti la maternità mi ispira dolcezza e così se in gravidanza sono stata più propensa al salato adesso mi dedico a tutto spiano al dolce. Giulio acquisisce attraverso il mio latte i nuovi sapori e sembra gradire, visto che con riluttanza si stacca dal seno. Di nuovo biscotti, di nuovo sablè, solo in versione bianca senza cacao.
L'impasto racchiude un ripieno di marmellata di limoni, quella buona di Terrasolis, preparata coi limoni di Sorrento. A completare il biscotto uno strato supercroccante di arachidi tostate, vi lascio immaginare il risultato...
Ingredienti
Per la pasta sablè:
300 g di farina 00
75 g di fecola di patate
115 g di zucchero a velo
un pizzico di sale
225 g di burro
25 g di albume
Per farcire e completare:
Marmellata di limoni di Sorrento
2 albumi
arachidi tostate
zucchero a velo
Setacciamo insieme la farina, la fecola, lo zucchero e il sale. Misceliamo bene ed amalgamiamo il burro a temperatura ambiente ottenendo delle briciole fini poi aggiungiamo l'albume e lavoriamo velocemente l'impasto. Lasciamolo riposare avvolto in pellicola per circa mezz’ora poi stendiamolo in una sfoglia sottile mezzo centimetro circa. Ricaviamone dei rettangolini e posizioniamo sopra ognuno un piccolo cucchiaino di marmellata. Avvolgiamo l'impato a chiudere la marmellata formando una sorta di bauletti. Lasciamoli ancora un po' in frigo poi passiamoli nell'albume e nelle arachidi leggermente frantumate. Inforniamo a 180° per 12-15 minuti, finchè le arachidi risulteranno ben tostate. Una volta freddi spolverizziamo di zucchero a velo prima di servire, magari col thè pomeridiano.

Ricci alle arachidi

Non voglio essere ripetitiva, ma torno ancora con un dolce. In effetti la maternità mi ispira dolcezza e così se in gravidanza sono stata più propensa al salato adesso mi dedico a tutto spiano al dolce. Giulio acquisisce attraverso il mio latte i nuovi sapori e sembra gradire, visto che con riluttanza si stacca dal seno. Di nuovo biscotti, di nuovo sablè, solo in versione bianca senza cacao.
L'impasto racchiude un ripieno di marmellata di limoni, quella buona di Terrasolis, preparata coi limoni di Sorrento. A completare il biscotto uno strato supercroccante di arachidi tostate, vi lascio immaginare il risultato...
Ingredienti
Per la pasta sablè:
300 g di farina 00
75 g di fecola di patate
115 g di zucchero a velo
un pizzico di sale
225 g di burro
25 g di albume
Per farcire e completare:
Marmellata di limoni di Sorrento
2 albumi
arachidi tostate
zucchero a velo
Setacciamo insieme la farina, la fecola, lo zucchero e il sale. Misceliamo bene ed amalgamiamo il burro a temperatura ambiente ottenendo delle briciole fini poi aggiungiamo l'albume e lavoriamo velocemente l'impasto. Lasciamolo riposare avvolto in pellicola per circa mezz’ora poi stendiamolo in una sfoglia sottile mezzo centimetro circa. Ricaviamone dei rettangolini e posizioniamo sopra ognuno un piccolo cucchiaino di marmellata. Avvolgiamo l'impato a chiudere la marmellata formando una sorta di bauletti. Lasciamoli ancora un po' in frigo poi passiamoli nell'albume e nelle arachidi leggermente frantumate. Inforniamo a 180° per 12-15 minuti, finchè le arachidi risulteranno ben tostate. Una volta freddi spolverizziamo di zucchero a velo prima di servire, magari col thè pomeridiano.

2009-09-10

Dolci biberon per Giulio

Converrete con me che il mio piccolo Giulio non può che ispirare dolcezze. Così riprendo a postare proprio partendo da un biscottino creato appositamente per lui, complice ovviamente lo stampino a forma di biberon che ho reperito su Plurimix-point , una vera miniera degli introvabili. La base del biscotto è una semplice sablè al cacao farcita di Nutella e poi glassata di azzurro per fasteggiare la nascita del mio pupetto.
Ingredienti
Per la pasta sablè:
300 g di farina 00
75 g di fecola di patate
115 g di zucchero a velo
un pizzico di sale
225 g di burro
25 g di albume
4 cucchiai di cacao amaro in polvere
Per farcire e completare:
Nutella
150 g di zucchero a velo
3 cucchiai di acqua
colorante azzurro
Setacciamo insieme la farina, la fecola, il cacao, lo zucchero e il sale. Misceliamo bene ed amalgamiamo il burro a temperatura ambiente ottenendo delle briciole fini poi aggiungiamo l'albume e lavoriamo velocemente l'impasto. Lasciamolo riposare avvolto in pellicola per circa mezz’ora poi stendiamolo in una sfoglia sottile dalla quale ricaveremo con l’apposito stampino i biberon che cuoceremo in forno a 180° per pochi minuti.
Farciamo poi i biscotti di nutella unendoli a due a due. Prepariamo la glassa azzurra mescolando lo zucchero con l'acqua e il colorante e stendiamola sui biscotti. Lasciamo asciugare per bene prima di servire. Volendo la glassa si può utilizzare per creare sui biscotti dei motivi decorativi, utilizzando allo scopo un apposito cono di carta da forno.

Dolci biberon per Giulio

Converrete con me che il mio piccolo Giulio non può che ispirare dolcezze. Così riprendo a postare proprio partendo da un biscottino creato appositamente per lui, complice ovviamente lo stampino a forma di biberon che ho reperito su Plurimix-point , una vera miniera degli introvabili. La base del biscotto è una semplice sablè al cacao farcita di Nutella e poi glassata di azzurro per fasteggiare la nascita del mio pupetto.
Ingredienti
Per la pasta sablè:
300 g di farina 00
75 g di fecola di patate
115 g di zucchero a velo
un pizzico di sale
225 g di burro
25 g di albume
4 cucchiai di cacao amaro in polvere
Per farcire e completare:
Nutella
150 g di zucchero a velo
3 cucchiai di acqua
colorante azzurro
Setacciamo insieme la farina, la fecola, il cacao, lo zucchero e il sale. Misceliamo bene ed amalgamiamo il burro a temperatura ambiente ottenendo delle briciole fini poi aggiungiamo l'albume e lavoriamo velocemente l'impasto. Lasciamolo riposare avvolto in pellicola per circa mezz’ora poi stendiamolo in una sfoglia sottile dalla quale ricaveremo con l’apposito stampino i biberon che cuoceremo in forno a 180° per pochi minuti.
Farciamo poi i biscotti di nutella unendoli a due a due. Prepariamo la glassa azzurra mescolando lo zucchero con l'acqua e il colorante e stendiamola sui biscotti. Lasciamo asciugare per bene prima di servire. Volendo la glassa si può utilizzare per creare sui biscotti dei motivi decorativi, utilizzando allo scopo un apposito cono di carta da forno.

2009-09-03

Esattamente un anno dopo…

La vita riserva delle strane sorprese, così il 23 agosto a un anno esatto dalla data delle nozze mi sono ritrovata a partorire il mio fagottino, veramente una splendida ed inattesa coincidenza. Giulio è nato alle 16.05 del 23 Agosto 2009, bello, in ottima salute e con grande appetito…
E se l’anno scorso per riprendere con il blog il problema era il mancato allacciamento del gas, quest’anno la difficoltà da superare è l’assenza dell’ADSL, ho fatto richiesta per averlo all’indirizzo di casa ma a detta di Telecom per il momento non se ne parla, la centralina presente è satura e di fare un nuovo impianto non hanno nessuna intenzione. A quanto pare in Italia anche i servizi essenziali sono un lusso destinato a pochi.
Spero di risolvere al più presto il problema e di poter postare a breve la prima golosità ispiratami dal mio Giulio.

Esattamente un anno dopo…

La vita riserva delle strane sorprese, così il 23 agosto a un anno esatto dalla data delle nozze mi sono ritrovata a partorire il mio fagottino, veramente una splendida ed inattesa coincidenza. Giulio è nato alle 16.05 del 23 Agosto 2009, bello, in ottima salute e con grande appetito…
E se l’anno scorso per riprendere con il blog il problema era il mancato allacciamento del gas, quest’anno la difficoltà da superare è l’assenza dell’ADSL, ho fatto richiesta per averlo all’indirizzo di casa ma a detta di Telecom per il momento non se ne parla, la centralina presente è satura e di fare un nuovo impianto non hanno nessuna intenzione. A quanto pare in Italia anche i servizi essenziali sono un lusso destinato a pochi.
Spero di risolvere al più presto il problema e di poter postare a breve la prima golosità ispiratami dal mio Giulio.

2009-08-05

Cheese Cake ciocco-caffè

Ogni tanto ho in mente la preparazione che vorrei realizzare e il gusto che mi piacerebbe avesse solo che mi manca la ricetta. Normalmente quanto ciò accade per una ricetta salata mi butto e provo, tanto le dosi precise non hanno poi grande importanza, quando però si tratta di una preparazione di pasticceria tutto si complica un po’, inizio a spulciare tra i libri che possiedo (e non sono pochi) cerco di ricordare se avevo visto qualcosa di simile in qualche blog, insomma cerco e cerco finché trovo. Stavolta in effetti non ho proprio trovato ma ho fatto tesoro di diversi suggerimenti e messo a punto così la mia golosa ricetta di Cheese Cake al cioccolato e caffè, una vera goduria che mio marito ha divorato in due giorni. Del resto una tortina di 18 cm appena di diametro sfido chiunque a conservarla oltre tale tempo. Le dosi sono davvero da torta in miniatura e questo mi piace ancor più perché normalmente le torte sono pensate formato famiglia ma molto spesso single o coppie sono costretti a buttare l’eccedenza o a rinunciare alla preparazione, per cui un consiglio che mi sento di dare è di cercare nei negozi di casalinghi più forniti uno stampino a cerniera come quello che ho io di 18 cm, si rivelerà prezioso, oltre che in tali casi anche quando vorrete realizzare una torta sontuosa a più piani.
Le dosi ve le do per la tortina piccola se poi volete realizzarne una grande moltiplicate a vostro piacere.
Dimenticavo che il forno in questa preparazione non serve per cui è adatta alla stagione.
Ingredienti:
100 g di biscotti secchi
50 g di burro
1 tazzina di caffè ristretto
100 g di cioccolato fondente
50 g di zucchero semolato
70 g di ricotta fresca
1 uovo grande
1 pizzico di sale
Chicchi di caffè per decorare
Sbricioliamo finemente i biscotti ed uniamo il burro fuso e mezza tazzina di caffè, amalgamiamo bene e versiamo il composto sul fondo della teglia che avremo rivestito di carta da forno. Livelliamo bene il fondo e mettiamo in frigo a rassodare mentre prepariamo la crema.
Lavoriamo il tuorlo con lo zucchero finché diventa spumoso, aggiungiamo la ricotta, il cioccolato fuso e il restante caffè. Montiamo l’albume a neve con un pizzico di sale e uniamolo alla crema di cioccolato. Stendiamo la crema sulla base di biscotti e decoriamone la superficie con i rebbi di una forchetta e i chicchi di caffè prima di porre la torta in frigo a rassodare per qualche ora.

P.S.
Credo sia doveroso salutarvi seppure io non parta per le vacanze ma mi allontani da casa giusto il tempo di dare alla luce il mio bambino, sinceramente non so quando capiterà manca giusto qualche giorno al termine, sappiate però che vi terrò informati.


Cheese Cake ciocco-caffè

Ogni tanto ho in mente la preparazione che vorrei realizzare e il gusto che mi piacerebbe avesse solo che mi manca la ricetta. Normalmente quanto ciò accade per una ricetta salata mi butto e provo, tanto le dosi precise non hanno poi grande importanza, quando però si tratta di una preparazione di pasticceria tutto si complica un po’, inizio a spulciare tra i libri che possiedo (e non sono pochi) cerco di ricordare se avevo visto qualcosa di simile in qualche blog, insomma cerco e cerco finché trovo. Stavolta in effetti non ho proprio trovato ma ho fatto tesoro di diversi suggerimenti e messo a punto così la mia golosa ricetta di Cheese Cake al cioccolato e caffè, una vera goduria che mio marito ha divorato in due giorni. Del resto una tortina di 18 cm appena di diametro sfido chiunque a conservarla oltre tale tempo. Le dosi sono davvero da torta in miniatura e questo mi piace ancor più perché normalmente le torte sono pensate formato famiglia ma molto spesso single o coppie sono costretti a buttare l’eccedenza o a rinunciare alla preparazione, per cui un consiglio che mi sento di dare è di cercare nei negozi di casalinghi più forniti uno stampino a cerniera come quello che ho io di 18 cm, si rivelerà prezioso, oltre che in tali casi anche quando vorrete realizzare una torta sontuosa a più piani.
Le dosi ve le do per la tortina piccola se poi volete realizzarne una grande moltiplicate a vostro piacere.
Dimenticavo che il forno in questa preparazione non serve per cui è adatta alla stagione.
Ingredienti:
100 g di biscotti secchi
50 g di burro
1 tazzina di caffè ristretto
100 g di cioccolato fondente
50 g di zucchero semolato
70 g di ricotta fresca
1 uovo grande
1 pizzico di sale
Chicchi di caffè per decorare
Sbricioliamo finemente i biscotti ed uniamo il burro fuso e mezza tazzina di caffè, amalgamiamo bene e versiamo il composto sul fondo della teglia che avremo rivestito di carta da forno. Livelliamo bene il fondo e mettiamo in frigo a rassodare mentre prepariamo la crema.
Lavoriamo il tuorlo con lo zucchero finché diventa spumoso, aggiungiamo la ricotta, il cioccolato fuso e il restante caffè. Montiamo l’albume a neve con un pizzico di sale e uniamolo alla crema di cioccolato. Stendiamo la crema sulla base di biscotti e decoriamone la superficie con i rebbi di una forchetta e i chicchi di caffè prima di porre la torta in frigo a rassodare per qualche ora.

P.S.
Credo sia doveroso salutarvi seppure io non parta per le vacanze ma mi allontani da casa giusto il tempo di dare alla luce il mio bambino, sinceramente non so quando capiterà manca giusto qualche giorno al termine, sappiate però che vi terrò informati.


2009-07-29

E pesto sia! Crostini speciali al Pesto genovese


Se vi avanza del buon pane casereccio non buttatelo via ma utilizzatelo per dei crostini speciali. Tagliatelo a fettine molto sottili (quasi un velo) e disponetelo in una teglia, spalmatene la superficie con del profumato pesto genovese mescolato con olio extravergine d'oliva e cospargete ogni fetta di parmigiano grattugiato.
Ponete in forno alla funzione grill e lasciate dorare ma non bruciare i crostini. All'uscita dal forno condite con zucchine e petto di pollo grigliati, tagliati a dadini e conditi con olio, sale, mentuccia fresca ed aglio.
Una ricetta semplice che ha il profumo ed il sapore dell'estate, con la quale ho deciso di partecipare al contest estivo Più pesto per tutti di Sandra in collaborazione con Palati Fini.

E pesto sia! Crostini speciali al Pesto genovese


Se vi avanza del buon pane casereccio non buttatelo via ma utilizzatelo per dei crostini speciali. Tagliatelo a fettine molto sottili (quasi un velo) e disponetelo in una teglia, spalmatene la superficie con del profumato pesto genovese mescolato con olio extravergine d'oliva e cospargete ogni fetta di parmigiano grattugiato.
Ponete in forno alla funzione grill e lasciate dorare ma non bruciare i crostini. All'uscita dal forno condite con zucchine e petto di pollo grigliati, tagliati a dadini e conditi con olio, sale, mentuccia fresca ed aglio.
Una ricetta semplice che ha il profumo ed il sapore dell'estate, con la quale ho deciso di partecipare al contest estivo Più pesto per tutti di Sandra in collaborazione con Palati Fini.

2009-07-28

Le freselle di kamut

Delle virtù della bruschetta vi ho ampiamente parlato e molti di voi sapranno che nell’Italia meridionale più che il pane per la bruschetta estiva utilizziamo le freselle, una sorta di focaccine che dopo una prima cottura vengono tostate in forno fino a farle diventare croccanti, in alcuni casi tanto croccanti da doverle inumidire con acqua prima dell’utilizzo. Grazie alla cottura doppia questo tipo di pane si conserva molto a lungo.
Si possono realizzare con semplice farina bianca o con farina integrale io ho fatto un misto tra la farina 0 tipo biscotto e la farina di Kamut, entrambe biologiche di Plurimix-point. Anche per le dimensioni fate voi, io personalmente adoro le miniature ed anche in tal caso invece della classica fresa da 18-20 cm di diametro ne ho realizzate di piccoline (10 cm c.a.)
Non mi ero mai cimentata nella realizzazione delle freselle e sono rimasta molto entusiasta del risultato, anche se mi è quasi partito il pollice sinistro durante le operazioni di taglio prima della seconda cottura, ma questa è un’altra storia.
Per 24 freselle occorrono:
300 g di farina 0 tipo biscotto
100 g di farina di kamut
12 g di lievito di birra fresco
250 ml c.a. di acqua
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di olio extravergine d’oliva
Amalgamiamo il lievito con un po’ di farina e acqua appena tiepida, tanta da formare un composto molle. Lasciamolo riposare per 15- 20 minuti finché vedremo le bollicine e inizierà a gonfiare. Uniamolo alla restante farina, l’acqua, il sale e l’olio e lasciamo lievitare fino al raddoppio. Sgonfiamo il composto e ricaviamone 12 pagnottine tonde che passeremo nella farina schiacciandole e ricavandone al centro un foro. Lasciamo lievitare le focaccine ottenute sulla teglia, prima di infornarle alla massima temperatura. Tolte dal forno dividiamo in due metà ogni focaccina tagliandola come per farcirle, rimettiamole in teglia, con la parte tagliata rivolta verso l’alto e poniamole di nuovo in forno a biscottare. Potete farcirle con il pomodoro, l’olio, il sale e l’origano come si usa da noi ma anche con tutto quello che vi viene in mente.
Ovviamente se vi fermate alla prima cottura otterrete delle simpatiche e gustose focaccine da consumare in giornata farcite anch’esse come più vi aggrada.

Le freselle di kamut

Delle virtù della bruschetta vi ho ampiamente parlato e molti di voi sapranno che nell’Italia meridionale più che il pane per la bruschetta estiva utilizziamo le freselle, una sorta di focaccine che dopo una prima cottura vengono tostate in forno fino a farle diventare croccanti, in alcuni casi tanto croccanti da doverle inumidire con acqua prima dell’utilizzo. Grazie alla cottura doppia questo tipo di pane si conserva molto a lungo.
Si possono realizzare con semplice farina bianca o con farina integrale io ho fatto un misto tra la farina 0 tipo biscotto e la farina di Kamut, entrambe biologiche di Plurimix-point. Anche per le dimensioni fate voi, io personalmente adoro le miniature ed anche in tal caso invece della classica fresa da 18-20 cm di diametro ne ho realizzate di piccoline (10 cm c.a.)
Non mi ero mai cimentata nella realizzazione delle freselle e sono rimasta molto entusiasta del risultato, anche se mi è quasi partito il pollice sinistro durante le operazioni di taglio prima della seconda cottura, ma questa è un’altra storia.
Per 24 freselle occorrono:
300 g di farina 0 tipo biscotto
100 g di farina di kamut
12 g di lievito di birra fresco
250 ml c.a. di acqua
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di olio extravergine d’oliva
Amalgamiamo il lievito con un po’ di farina e acqua appena tiepida, tanta da formare un composto molle. Lasciamolo riposare per 15- 20 minuti finché vedremo le bollicine e inizierà a gonfiare. Uniamolo alla restante farina, l’acqua, il sale e l’olio e lasciamo lievitare fino al raddoppio. Sgonfiamo il composto e ricaviamone 12 pagnottine tonde che passeremo nella farina schiacciandole e ricavandone al centro un foro. Lasciamo lievitare le focaccine ottenute sulla teglia, prima di infornarle alla massima temperatura. Tolte dal forno dividiamo in due metà ogni focaccina tagliandola come per farcirle, rimettiamole in teglia, con la parte tagliata rivolta verso l’alto e poniamole di nuovo in forno a biscottare. Potete farcirle con il pomodoro, l’olio, il sale e l’origano come si usa da noi ma anche con tutto quello che vi viene in mente.
Ovviamente se vi fermate alla prima cottura otterrete delle simpatiche e gustose focaccine da consumare in giornata farcite anch’esse come più vi aggrada.

2009-07-22

Panini alle olive taggiasche

Non riesco a capire come mai la mia voglia di panificare è direttamente proporzionale alle temperature. Abbiamo avuto dei giorni caldissimi eppure stavo lì a pensare a pani & co. Vedrete i miei esperimenti! Innanzitutto il pane alle olive, lo adoro ma qua i panifici non è che si sfizino più di tanto, o meglio il pane l’abbiamo buono, direi anzi ottimo in molti casi, però di fantasia ne viene applicata poca, forse è questo il motivo per cui fare il pane non mi pesa affatto, come dire se te lo prepari bene se no mangi quello che il mercato offre.
Avevo un buon barattolino di Olive Taggiasche Denocciolate la Baita, conservate in olio extravergine d’oliva, di bottega Esperya ed ho deciso di provarle così.
Per 12 panini occorrono:
400 g di farina 0
12 g di lievito di birra fresco
250 ml c.a. di acqua
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
½ vasetto (90 g c.a.) di olive taggiasche denocciolate
1 pizzico di zucchero
Olio e acqua per la superficie
Amalgamiamo il lievito a 100 g di farina, lo zucchero e acqua appena tiepida, tanta da formare un composto molle. Lasciamolo riposare per 15- 20 minuti finché vedremo le bollicine e inizierà a gonfiare. Uniamolo alla restante farina, l’acqua, il sale e l’olio e lasciamo lievitare fino al raddoppio. Sgonfiamo il composto ed uniamo le olive, formiamo quindi 12 panini tondi o lunghi a nostro piacere, pennelliamoli con olio e acqua e lasciamoli lievitare ancora sulla teglia, prima di infornarli in forno alla massima temperatura finché risulteranno dorati. Stanno benissimo con tutto ma con la caprese sono insuperabili.