2025-10-24

FORNO LIBERO: Quattro Mani in amicizia – Un Viaggio di Sapori Calabresi da Lorenzo Fortuna con Kalavrì


Ieri sera ho avuto il privilegio di partecipare ad un evento culinario che ha celebrato i sapori e le tradizioni calabresi. Un'esplosione di creatività la "serata di ritorno" della seconda tappa di FORNO LIBERO – Viaggio nella Calabria della pizza, il format geniale ideato da Lorenzo Fortuna.

Ieri sera a casa Fortuna l' ospite era  Michele Intrieri, consulente e ricercatore di Kalavrì  di Tropea,  il primo format interamente dedicato alla pizza in pala gourmet nato dall’intuizione di Camillo Crivaro e Andrea Muraca. Kalavrì dal 2018 porta avanti l'idea del km buono con l'obiettivo preciso di raccontare la regione attraverso un prodotto popolare e accessibile, la pizza in pala con un format che mette al centro il valore delle materie prime e la trasparenza della filiera.

Nel quarto episodio di FORNO LIBERO abbiamo visto il duetto Fortuna-Intrieri al lavoro e, come d'obbligo, i due pizza chef hanno lavorato a quattro mani, regalandoci un "viaggio di contaminazioni" che ha lasciato il segno.
L'inizio è stato un'introduzione in grande stile:
Un arancino mini con cuore di 'nduja, un boccone di fuoco e croccantezza, il perfetto benvenuto calabrese.
La scarpetta di pane con lo speziato stracotto di vitello al vino rosso si è rivelato un boccone succulento e avvolgente.
Poi, è arrivato il momento delle vere regine della serata, le pizze. Impasti innovativi e ingredienti locali d'eccellenza, un inno alla biodiversità calabrese. In ogni trancio  una storia:
TRANCIO DI PIZZA IN PALA AL FARRO SARACENA:  fior di latte, porro, nocciole croccanti, sapido Pecorino calabrese e scaglie di tartufo.
TRANCIO DI PIZZA CONTEMPORANEA KALAVRI: Un classico fatto ad arte.La 'nduja di Spilinga (firmata da Luigi Caccamo alias l'artigiano della 'nduja) con il dolce pomodorino giallo e le note fortemente agrumate di arancia.
TRANCIO DI PIZZA IN PALA AL FARRO LA VIOLA: Fior di latte,  salsiccia calabrese del Salumificio Menotti, abbondante cavolo viola,  robiola di capra dell'Azienda Agricola Sant'Anna e noci. In linea con la stagione direi.
FOCACCIA NERA DI KALA: Un indimenticabile impasto di avena, segale e semi vari ha fatto da base a un topping godurioso: pancetta di Maialino Nero cotta a bassa temperatura, caciocavallo di Ciminà, la nota amara della cicoria e la cremosità dei pomodori secchi made in Kalavrì. Un vero capolavoro.
TRANCIO DI PIZZA IN PALA AL FARRO I DUE POMODORI: Per chiudere in bellezza, un omaggio al Mediterraneo. Pelato, fior di latte, pomodorini semi dry made in Kalavrì, la particolarissima crema di Sardella made in Kalavrì  e il pecorino bio della Masseria dei Tursi.
E, come se non bastasse, il gran finale è stato una dolce coccola: una DEGUSTAZIONE DEI PANETTONI DI LORENZO: oltre al tradizionale, abbiamo assaggiato quello al mandarino servito con una gradevolissima mousse al miele, il mio preferito al caffè e cioccolato al caramello salato, e quello al cioccolato e cardamomo.
Un  dolcissimo epilogo di una serata che ha celebrato l'arte dell'impasto in tutte le sue forme.

FORNO LIBERO non è solo un evento, è un progetto culturale, sempre più partecipato, che celebra la Calabria, i suoi ingredienti e la sua inesauribile creatività. Se avrete l'occasione, non perdetevi le prossime tappe.

2025-10-22

Bar Roma Bistrot: un Viaggio di Gusto e Passione

Sono passati solo pochi anni da quando Fabio Cinque ha dato nuova vita al Bar Roma Bistrò a Montalto Uffugo, ma il suo locale fin da subito si è rivelato una bellissima realtà. 

Ricordo bene l'entusiasmo e la determinazione che Fabio metteva in ogni dettaglio fin dall'apertura. Sapevo che, con l'impegno e la grande passione che ha sempre avuto, avrebbe realizzato qualcosa di speciale, e la notizia di questi giorni ne è la conferma più dolce.

Per il secondo anno consecutivo, il Bar Roma Bistrot è entrato nell'autorevole guida "Osterie d’Italia 2026" di Slow Food Editore

Non è solo un riconoscimento, è l'affermazione di una filosofia: quella di una cucina che non è solo nutrimento, ma un vero e proprio racconto della Calabria.

Da Fabio ogni boccone è un tuffo nella memoria dei sapori autentici. Come dice Fabio, l'Oste alla guida della cucina: "La cucina deve emozionare, raccontare chi siamo e da dove veniamo. Ogni piatto nasce dal rispetto per i prodotti, dalla stagionalità e dalla memoria dei sapori della nostra Calabria."

Qui non si parla semplicemente di "chilometro zero", ma di "chilometro buono": l'olio extravergine delle colline vicine, le verdure degli orti locali, il pescato fresco del Mediterraneo, i formaggi e i salumi artigianali calabresi.

Questa riconferma nella guida Slow Food è una bellissima tappa, non un punto di arrivo. È la dimostrazione che l'attenzione ai dettagli, la cura nella scelta delle materie prime e la passione nel ricevere gli ospiti fanno la differenza.

Il Bar Roma Bistrot è un luogo di calore, dove l'aperitivo con prodotti locali si accompagna a chiacchiere e risate, dove si respira l'autenticità.

Un plauso a Fabio e alla sua inseparabile Angela per aver saputo unire la creatività contemporanea con la semplicità della tradizione. La vostra è la storia di chi ha creduto in un progetto fatto di cuore e sapori veri.

Complimenti, Bar Roma Bistrot!

2025-10-12

Piazze suggestive, nettare di Bacco e Stroncatura conquistano la folla a Vicoli diVini


La nona edizione di Vicoli diVini è stata un successo, perfino Bacco avrebbe voluto partecipare. L'evento, promosso dall'Associazione Saturnalia, ha trasformato il centro storico di Vibo Valentia in una gigantesca enoteca a cielo aperto. 35 Cantine, perlopiù calabresi, hanno sfidato la sete del pubblico con i loro nettari, trasformando le piazze cittadine in un percorso di estasi alcolica. 
 Ovviamente dove si beve bene non si può non mangiare altrettanto bene. 
 Dimenticate l'haute cuisine, il vero plus della serata è stato l'assalto, pacifico e molto gradito, allo stand di ELITE
La mitica stroncatura Cozzolino, preparata dal team di chef ELITE, capitanato da Simonluca Barbieri con i complici del gusto Giorgio Lo Giudice, Orazio Lupia e Giacomo Gigliotti ha conquistato tutti a suon di carboidrati e peperoncino, piazzandosi strategicamente in Largo Antico Collegio tra un sorso e una nota musicale. 
Un fiume di gente si è riversato nei vicoli di Vibo in una gradevolmente mite serata ottobrina. 
Tra spettacoli musicali, DJ set e performance artistiche, non c'era angolo non "diVino". Immancabile la sosta d'obbligo al Social Garden, c'era la fila per i selfie del ricordo e i divertenti giochi proposti. 
 La Masterclass tenutasi in Piazza Diaz è stata un viaggio eno-culturale guidato da figure di spicco come Gennaro Convertini (divulgatore Arsac, grande esperto di vitivinicoltura), Rocco Catalano (il cantastorie del vino), Guglielmo Gigliotti e Rachele Grandinetti, entrambi giornalisti e sommelier oltre che membri insostituibili del Social Garden. Abbiamo esplorato il territorio calabro attraverso una degustazione mirata di cinque vini che ne caratterizzano le diverse aree. Una storia in ogni bicchiere direi. 
 Rosella Ruggiero (Direttore Artistico) si conferma la regina indiscussa dell'evento, con la sua accoglienza calorosa che ha reso Vibo Valentia meta imprescindibile per i cultori del vino. ​
Insomma, tra vino, cibo e movida dei vicoli, la nona edizione di Vicoli diVini è andata in archivio con un solo obiettivo: prepararsi al decennale del 2026

2025-10-03

Con ELITE esploriamo radici e tradizioni, dalla Liquirizia Amarelli alla Vendemmia Arbëreshë dell'Azienda Stamati

 

In ELITE ci piace conoscerci tutti, ecco perché le visite agli associati le organizziamo. Sono visite in cui abbiamo occasione di conoscerci personalmente e conoscere le realtà nelle quali i nostri partner operano e in cui mettiamo insieme le basi per nuovi progetti da sviluppare insieme.

In occasione dell'arrivo in Italia di Daniela Sfara, ambasciatrice del gusto italiano a Toronto nonché rappresentante ELITE per il Canada, abbiamo fatto una sorta di staffetta per accompagnarla a conoscere alcuni dei nostri associati. 

Sicuramente delle tappe nel dettaglio troverete nei canali di Daniela. Io mi sono unita a una piccola parte del Tour e quello di venerdì scorso è stato un pomeriggio intenso e pieno di attività da raccontare. 


Il nostro obiettivo era raggiungere l'Azienda Agricola Stamati su a Plataci per assistere a una parte della vendemmia e per degustare i prodotti tipici del territorio, ma prima di avventurarci tra le bellissime colline che portavano alla nostra meta abbiamo fatto "giusto qualche chilometro in più" per arrivare a Rossano a conoscere un altro tassello importante della Calabria, la liquirizia, e se dici liquirizia non puoi non andare da Amarelli, un pezzo di storia della nostra Calabria.

La visita all'azienda Amarelli a Rossano (oggi Corigliano-Rossano) è un viaggio nella memoria. 


La famiglia Amarelli estrae e lavora il succo dalle radici della Glycyrrhiza Glabra che cresce spontanea in Calabria sin dal 1731, quando venne fondato il primo "concio" (opificio) per la lavorazione. La Calabria, grazie al suo clima e terreno, è da sempre una terra d'elezione per questa pianta, producendo una liquirizia particolarmente dolce e aromatica.

Oggi Amarelli è rinomata a livello internazionale e ospita il Museo della Liquirizia "Giorgio Amarelli". Questo museo non è solo una vetrina, ma un vero e proprio archivio storico che custodisce attrezzi agricoli, macchinari d'epoca, documenti, abiti e oggetti di vita quotidiana legati alla raccolta e alla lavorazione della liquirizia nel corso dei secoli. È una tappa fondamentale per comprendere l'importanza economica e culturale che questa "radice nera" ha avuto per la nostra regione.

Dopo la sosta "dolce" a Rossano, ci siamo avventurati verso l'obiettivo principale: l'Azienda Agricola Stamati. L'azienda si trova nell'alto Jonio Cosentino, nel comune di Plataci.

Da Rossella  è d'obbligo il giro in vigna, una bellezza che non ha eguali: i vigneti sui pendii che guardano al mare, e poi in cantina ad osservare il lavoro certosino e tutto manuale di Pietro e Cosimo, instancabili. L'Azienda Stamati è una realtà dedita alla viticoltura, con una particolare attenzione ai vitigni autoctoni calabresi, e alla produzione di specialità enogastronomiche locali, offrendo anche ospitalità nel suo accogliente B&B. È un esempio virtuoso di come la tradizione agricola possa evolversi mantenendo saldi i legami con il territorio.

Il comune di Plataci è uno dei centri della Calabria dove si è insediata e ha prosperato la comunità arbëreshë (o albanese d'Italia). Gli arbëreshë sono le popolazioni di origine albanese che si stabilirono nell'Italia meridionale tra il XV e il XVIII secolo, fuggendo dall'invasione ottomana dei Balcani.

A Plataci, la cultura arbëreshë è ancoraviva e tangibile,  gli abitanti mantengono viva la loro identità attraverso la lingua (arbëresh), un antico dialetto albanese parlato quotidianamente, e nelle tradizioni, i costumi tradizionali, i riti religiosi e ovviamente la gastronomia. In questo contesto ricco di storia e multiculturalità, l'ospitalità e i sapori dell'Azienda Stamati acquistano un valore ancora più profondo e Daniela ne è rimasta favorevolmente colpita.

Dopo il racconto dell'azienda, lo stappo beneaugurante e le relative chiacchiere per sciogliere il ghiaccio, la serata è proseguita nell'annessa Piccola Bottega del Gusto, il ristorante di casa Stamati, a degustare insieme cruschi, salumi, formaggi, le shtrihëlë (striglie arbëreshë) con i fagioli e tante altre prelibatezze. La difficoltà è stata tornare a casa e lasciare la gradevole compagnia di Rossella, Daniela e Chef Simonluca che hanno avuto il piacere di restare a riposare nelle bellissime camere del B&B di casa Stamati.

2025-10-01

FORNO LIBERO: l'arte della condivisione in pizzeria, con Lorenzo Fortuna ospite di Francesco Viceconte.



FORNO LIBERO – Viaggio nella Calabria della pizza è il nuovo format ideato da Lorenzo Fortuna. Due pizzaioli,due serate, una serie di pizze create insieme. Ogni tappa prevede un doppio appuntamento, una a casa di Lorenzo Fortuna a Rende e l'altra in cui il pizza chef  è ospite nella pizzeria del collega coinvolto nell'iniziativa.
 La prima tappa ha visto coinvolto Francesco Viceconte della Pizzeria Impasto  di San Lorenzo del Vallo e ieri sera sono stata presente alla serata di ritorno in cui Lorenzo Fortuna, ospite del talentuoso Francesco, ancora una volta ha dato prova di come l'arte e la competenza sposate alla creatività possano partorire piatti geniali. Come d'obbligo in ogni serata, anche ieri hanno lavorato  a quattro mani tra impasti e topping in un bellissimo  viaggio di condivisione e contaminazioni
La serata di ieri  è stata anche occasione per festeggiare con i presenti i Due Spicchi del Gambero Rosso che Viceconte ha appena ottenuto come riconoscimento del grande lavoro che dall'apertura ad oggi sta compiendo nel suo locale con l'ausilio dello chef Francesco Luci che lo supporta sempre nella scelta dei migliori ingredienti e accostamenti in grado di valorizzare i suoi insuperabili impasti. 
Il benvenuto è stato un Crostino di pane intreccio "trigusto", il pane che Lorenzo abitualmente sforna e che riceve sempre tanti consensi e anche stavolta non si è smentito, tanto più che l'emulsione di olio e grana, il basilico cristallizzato e la polvere di pomodoro disidratato hanno reso ogni boccone  assolutamente indimenticabile. 
La Parmigiana Tricolore, un classico rivisitato, ha dato al menu un plus di sapore e colore
Poi è stata la volta della  celebre focaccia al magliocco di Lorenzo servita in versione autunnale con porcini trifolati, granella croccante di nocciola e crema di zucca, gusto perfetto anche per vegetariani.
Il culmine della creatività è stato raggiunto con le pizze:
il primo  trancio di pizza era con impasto alternativo al carbone vegetale  farcito con un vellutato baccalà mantecato, cipolla di Tropea caramellata dolce-amara, e per finire una noce all'Amaro del Capo piccante. Un equilibrio audace e ben riuscito.
Il secondo trancio  era Pizza contemporanea con fior di latte e stracciatella che si fondevano, gel di fico d'India e menta, speck e cialda di grana al pepe nero. Semplicemente geniale e super rinfrescante.

E per chiudere in dolcezza, ma dico davvero in dolcezza, una Pizza Dessert Classica, arricchita da una deliziosa ricotta mantecata al miele, gocce di cioccolato fondente e quel tocco in più delle scorzette di arancia e del cardamomo. Un finale dolce e aromatico, la conclusione perfetta di una serata ben orchestrata.

2025-09-29

"Il Ristorantino" del Lido Capri di Trebisacce: l'inattesa cena in terrazza dove l'autunno è solo un dettaglio

 


Il clima calabrese è noto a tutti per essere particolarmente gradevole, così può capitare che a fine settembre in una serata d'inizio autunno, partita anche con qualche goccia di pioggia ci si ritrovi a trascorrere una serata dal sapore decisamente estivo in un a terrazza fronte mare.

 A me è capitato lo scorso fine settimana  per una piacevole e inattesa casualità. 


Avevo rinviato la mia visita a "Il Ristorantino" del Lido Capri di Trebisacce e, passata per un saluto all'instacabile e poliedrico Franco, proprietario del locale, mi sono ritrovata seduta ad uno dei tavoli di questa deliziosa terrazza sul mare a degustare un ricco antipasto in cui il mare è prepotente ma la stagione autunnale fa capolino qua e là tra le portate.

L'antipasto di mare caldo e freddo è composto da tanti gradevoli piatti in versione assaggio carichi di colori e sapore. Il piatto freddo, preceduto da un tris di bruschettine, è composto dai più classici marinati e affumicati, una gustosa insalata di polpo e patate e una golosa cucchiaiata di bianchetti adagiata su una fetta di arancia bionda trebisaccese.

Il biondo, emblema del territorio, ritorna in un assaggio caldo con un freschissimo gambero rosso. Ma gli assaggi caldi sono davvero tutti degni di nota dai sauté di cozze e vongole allo spada con cappella di porcino, per non dire dei cubotti di tonno scottato adagiati su chips di patate e serviti con peperoni, così come il salmone scottato e avvolto in un nastro di zucchina.
Un antipasto vario e ricco che da solo fa pasto,una piacevole scoperta che vi consiglio di tenere a mente, il locale ha appena terminato la sua parentesi estiva e dovrete aspettare la prossima primavera per poter  godere di questa mia indicazione che vuole essere una promessa. 
Nell'attesa di poter ritornare, per un pranzo primaverile magari, mi consolo degustando il prelibato olio extravergine d'oliva biologico che l'azienda di Franco Filardi produce.

2025-09-28

Wine Festival Art 2025, a Trebisacce anche ELITE trionfa con un risotto che parla del territorio

Si è appena conclusa la dodicesima edizione del Wine Festival Art 2025 - Il Vino nell'arte l'arte nel vino che, come ogni anno, ha trasformato il Miramare Palace Hotel di Trebisacce nel palcoscenico dell'eccellenza vinicola del Mezzogiorno. L'evento, che unisce la degustazione di alta qualità alla promozione culturale,  celebra la ricchezza e la diversità dei vini autoctoni del Sud Italia, sotto l'abile direzione artistica di Francesco Pingitore. Il concorso ha visto la partecipazione di oltre 20 selezionate cantine provenienti da Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, che hanno presentato le loro etichette più rappresentative a un pubblico di esperti, sommelier e appassionati. Il momento culminante dell'evento è stata la cerimonia di premiazione di ieri sera, basata sul giudizio espresso direttamente dal pubblico attraverso le preferenze espresse durante le precedenti degustazioni.
Un premio speciale è stato assegnato all'etichetta giudicata più originale e innovativa da una giuria tecnica, un riconoscimento che ha sottolineato l'importanza del packaging come espressione d'arte e narrazione del territorio. 
 Durante la serata abbiamo potuto apprezzare le opere d'arte di un laboratorio di ceramica trebisaccese, I sogni di Minù di Roberta Proto, le sue teste saracene dedicate ai comuni del territorio hanno catalizzato l'attenzione dei presenti.
Altro elemento che ha pregevolmente arricchito la serata è stata la degustazione proposta dall'Associazione ELITE che si è così resa partner dell'evento. 

Lo Chef Simonluca Barbieri, coadiuvato dallo Chef Giorgio Lo Giudice, ha reso omaggio al Riso Carnaroli Riserva dell'Azienda Magisa preparando un risotto che si è rivelato espressione di alta cucina unendo in esso sapori decisi e ingredienti d'eccellenza, tipici della Calabria.

Il Risotto Carnaroli Riserva Magisa al brodo di Parmigiano con  Maialino nero d'Aspromonte brasato al Magliocco e mantecato  al burro di Olio Extravergine d'oliva  è stato dallo chef ulteriormente impreziosito con le note aromatiche della polvere di liquirizia Amarelli e quelle docli e aspre di una salsa di lamponi.
Elementi di contrasto che hanno sorpreso per il perfetto  bilanciamento ottenuto a piatto finito.  Una ricetta che ho particolarmente apprezzato anche grazie all'originale ed azzeccato pairing proposto dal Sommelier Piero Bruni con un Moscato di Terracina Lampione D.O.P. dell'Azienda Valle Marina.