2010-10-19

Provate a dirlo con una cena

"...devo fare una cena con amici ma non ho assolutamente idea di cosa preparare. in cucina non sono proprio un asso e mi piacerebbe imparare... potresti suggerirmi qualche piatto semplice da preparare ma gustoso..." Proprio stamattina appena acceso il computer ho trovato questo commento nell'ultimo post del blog, mi è sembrata una coincidenza strana perché ieri sera ho avuto tra le mani un curioso libricino "Prova a dirlo con una cena 20 menu per dare una notizia" di Francesca Martinato per Trenta editore ed avevo giusto deciso di parlarvene oggi dal momento che il libro,  una raccolta di idee per stare insieme, divertirsi e dare un risvolto gustoso ad ogni circostanza, mi ha dato spunto per una novità nel blog. L'autrice  sostiene giustamente che per ogni circostanza esistono i piatti più appropriati, converrete tutti che non è la stessa cosa preparare una cena per chiedere alla vostra fidanzata di sposarvi o per  guardare la partita insieme agli amici, oltre ai piatti anche la tavola sarà apparecchiata in modo diverso a seconda della situazione, degli invitati e della cena che si andrà a servire.  Ad ogni occasione ha abbinato così un menù dandoci anche preziosi consigli su come apparecchiare la tavola e ricevere gli ospiti. Il tono è leggero così come il formato del volume, un tascabile arricchito da curiose vignette, da tenere sempre a portata di mano. Se poi considerate che parte del ricavato delle vendite sarà devoluto all'AIRC non avrete altre scuse per non acquistarlo.
Il libro , dicevo, ha offerto lo spunto per una nuova rubrica che vorrei inserire nel blog, dei menù che mettano insieme delle ricette già pubblicate che rispecchino il periodo e la circostanza che con il ricevimento (cena, pranzo o festa che sia) vogliamo rappresentare, una risposta ai tanti lettori che, come l'anonimo del messaggio di apertura, mi chiedono quotidianamente consiglio, via e-mail, su cosa presentare nella prossima cena che hanno in mente di realizzare. Nel volume della Martinato c'è una cena d'autunno e con essa l'autrice pensa di poter presentare la o il fidanzato ai propri genitori, il menù si compone così: Involtini di prugne e speck, Crepes di castagne con melanzane e salsiccia, Amaranto rosso ai funghi porcini e Crostata all'arancia profumata al timo.
Io voglio darvi invece le mie idee con un pensiero speciale per l'anonimo del messaggio, quindi un menù d'autunno per una cena con gli amici.
Premetto che per cena io indico normalmente quattro portate, un antipasto o un aperitivo ricco, un primo piatto, un secondo e un dolce. Non ritengo sia il caso di arricchire ulteriormente il menù eviterete così che i piatti restino colmi e non metterete gli invitati nella difficoltà di dovervi dire non mi va più...
Sappiamo poi di non essere professionisti della cucina così a seconda del numero di invitati sarà il caso di costruire un menù appropriato, se parliamo di cena servita con il numero di portate che vi ho indicato direi che il numero giusto di commensali non dovrebbe superare le 6-8 unità per evitare evidenti disastri e nervosismi da parte vostra, se il numero è superiore conviene organizzare un bel buffet, anche chi organizza ha il diritto di godersi la serata. E proprio per godervi la serata vi consiglio ancora di studiarvi i piatti in modo tattico, portate che possano essere preparate parzialmente in anticipo e che non vi costringano a restare in cucina ma vi permettano di sedervi con i vostri ospiti, che non vada tutto in forno e nemmeno tutto sul fornello, cercate di organizzarvi così e le cene diventeranno un gioco da ragazzi. Ma ora andiamo al menù che vi consiglio
Menù d'autunno per cena tra amici
Antipasto:
Insalata d'ottobre potete arricchirla ulteriormente con crostini di pane e servirla come antipasto con un buon vino
Primo:
Lasagne con funghi e speck ottima con i porcini o un semplice misto funghi, permette di essere preparata in anticipo e cotta all'ultimo momento senza star lì a calcolare tempi di cottura della psta, scolare, mantecare ed impiattare, una soluzione comodissima

Secondo:
Coniglio al curry e mela ottimo perchè non ha bisogno di contorno si presenta bene e si prepara velocemnte, per chi non dovesse amare il coniglio va bene anche la carne di pollo, o ancora lo spezzatino di vitello o maiale

Dessert:
Insalata di frutta e sorbetto autunnale il sorbetto di cachi è semplicissimo da realizzare ed arricchito con la frutta di stagione permette di risolvere in un solo colpo le portate di dolce e frutta chiudendo in modo fresco e leggero anche un pasto particolarmente ricco.
Per la tavola consiglio colori caldi nelle tonalità tipiche della stagione e per centrotavola un bel cesto di cachi, castagne coi loro ricci e foglie secche.
Alla prossima!

Provate a dirlo con una cena

"...devo fare una cena con amici ma non ho assolutamente idea di cosa preparare. in cucina non sono proprio un asso e mi piacerebbe imparare... potresti suggerirmi qualche piatto semplice da preparare ma gustoso..." Proprio stamattina appena acceso il computer ho trovato questo commento nell'ultimo post del blog, mi è sembrata una coincidenza strana perché ieri sera ho avuto tra le mani un curioso libricino "Prova a dirlo con una cena 20 menu per dare una notizia" di Francesca Martinato per Trenta editore ed avevo giusto deciso di parlarvene oggi dal momento che il libro,  una raccolta di idee per stare insieme, divertirsi e dare un risvolto gustoso ad ogni circostanza, mi ha dato spunto per una novità nel blog. L'autrice  sostiene giustamente che per ogni circostanza esistono i piatti più appropriati, converrete tutti che non è la stessa cosa preparare una cena per chiedere alla vostra fidanzata di sposarvi o per  guardare la partita insieme agli amici, oltre ai piatti anche la tavola sarà apparecchiata in modo diverso a seconda della situazione, degli invitati e della cena che si andrà a servire.  Ad ogni occasione ha abbinato così un menù dandoci anche preziosi consigli su come apparecchiare la tavola e ricevere gli ospiti. Il tono è leggero così come il formato del volume, un tascabile arricchito da curiose vignette, da tenere sempre a portata di mano. Se poi considerate che parte del ricavato delle vendite sarà devoluto all'AIRC non avrete altre scuse per non acquistarlo.
Il libro , dicevo, ha offerto lo spunto per una nuova rubrica che vorrei inserire nel blog, dei menù che mettano insieme delle ricette già pubblicate che rispecchino il periodo e la circostanza che con il ricevimento (cena, pranzo o festa che sia) vogliamo rappresentare, una risposta ai tanti lettori che, come l'anonimo del messaggio di apertura, mi chiedono quotidianamente consiglio, via e-mail, su cosa presentare nella prossima cena che hanno in mente di realizzare. Nel volume della Martinato c'è una cena d'autunno e con essa l'autrice pensa di poter presentare la o il fidanzato ai propri genitori, il menù si compone così: Involtini di prugne e speck, Crepes di castagne con melanzane e salsiccia, Amaranto rosso ai funghi porcini e Crostata all'arancia profumata al timo.
Io voglio darvi invece le mie idee con un pensiero speciale per l'anonimo del messaggio, quindi un menù d'autunno per una cena con gli amici.
Premetto che per cena io indico normalmente quattro portate, un antipasto o un aperitivo ricco, un primo piatto, un secondo e un dolce. Non ritengo sia il caso di arricchire ulteriormente il menù eviterete così che i piatti restino colmi e non metterete gli invitati nella difficoltà di dovervi dire non mi va più...
Sappiamo poi di non essere professionisti della cucina così a seconda del numero di invitati sarà il caso di costruire un menù appropriato, se parliamo di cena servita con il numero di portate che vi ho indicato direi che il numero giusto di commensali non dovrebbe superare le 6-8 unità per evitare evidenti disastri e nervosismi da parte vostra, se il numero è superiore conviene organizzare un bel buffet, anche chi organizza ha il diritto di godersi la serata. E proprio per godervi la serata vi consiglio ancora di studiarvi i piatti in modo tattico, portate che possano essere preparate parzialmente in anticipo e che non vi costringano a restare in cucina ma vi permettano di sedervi con i vostri ospiti, che non vada tutto in forno e nemmeno tutto sul fornello, cercate di organizzarvi così e le cene diventeranno un gioco da ragazzi. Ma ora andiamo al menù che vi consiglio
Menù d'autunno per cena tra amici
Antipasto:
Insalata d'ottobre potete arricchirla ulteriormente con crostini di pane e servirla come antipasto con un buon vino
Primo:
Lasagne con funghi e speck ottima con i porcini o un semplice misto funghi, permette di essere preparata in anticipo e cotta all'ultimo momento senza star lì a calcolare tempi di cottura della psta, scolare, mantecare ed impiattare, una soluzione comodissima

Secondo:
Coniglio al curry e mela ottimo perchè non ha bisogno di contorno si presenta bene e si prepara velocemnte, per chi non dovesse amare il coniglio va bene anche la carne di pollo, o ancora lo spezzatino di vitello o maiale

Dessert:
Insalata di frutta e sorbetto autunnale il sorbetto di cachi è semplicissimo da realizzare ed arricchito con la frutta di stagione permette di risolvere in un solo colpo le portate di dolce e frutta chiudendo in modo fresco e leggero anche un pasto particolarmente ricco.
Per la tavola consiglio colori caldi nelle tonalità tipiche della stagione e per centrotavola un bel cesto di cachi, castagne coi loro ricci e foglie secche.
Alla prossima!

2010-10-15

Patate apparecchiate


Non so voi ma io mi diverto tremendamente a sfogliare le vecchie riviste di cucina, le ho tutte conservate, catalogate per testata, mese ed anno e in base al periodo vado a riprendere i numeri relativi e guardo e rigardo le "vecchie novità".
In queste mie incursioni nel passato trovo sempre qualche idea carina, mai notata prima o dimenticata o ancora segnata per esser provata e mai messa in pratica. Stavolta su un numero di qualche anno fa di Sale & Pepe ho scovato una ricetta siciliana a base di patate dal nome curioso, ho subito voluto provarla. Non ho usato le patate di Siracusa consigliate dalla ricetta, non ho usato le olive verdi ma delle taggiasche denocciolate, però di siciliano ho usato i rinomati Capperi di Pantelleria, piccoli ed estremamente gustosi, quelli La Nicchia  della solita bottega Esperya.
Vi assicuro un contorno saporito ed insolito che si presta ad esser piluccato anche come antipasto tiepido o freddo.
Ingredienti per 4 persone:
1 kg di patate a pasta gialla
1 cipolla
1 cucchiaio di capperi sotto sale
100 g di olive verdi o taggiasche denocciolate
1 cucchiaino di zucchero
50 ml di aceto bianco
5 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Pelate, lavate le patate e tagliatele a cubetti. fate appassire la cipolla affettata finemente in un tegame largo con l'olio, unite le patate e lasciatele dorare per 4-5 minuti a fiamma vivace. Bagnate con un dl di acqua calda e lasciate cuocere per 10 minuti.  Aggiungete i capperi dissalati, le olive e lo zucchero, unite l'aceto, salate pepate e continuate la cottura a fuoco vivace per altri 3-4 minuti. Sono buone tiepide o addirittura fredde.

Patate apparecchiate


Non so voi ma io mi diverto tremendamente a sfogliare le vecchie riviste di cucina, le ho tutte conservate, catalogate per testata, mese ed anno e in base al periodo vado a riprendere i numeri relativi e guardo e rigardo le "vecchie novità".
In queste mie incursioni nel passato trovo sempre qualche idea carina, mai notata prima o dimenticata o ancora segnata per esser provata e mai messa in pratica. Stavolta su un numero di qualche anno fa di Sale & Pepe ho scovato una ricetta siciliana a base di patate dal nome curioso, ho subito voluto provarla. Non ho usato le patate di Siracusa consigliate dalla ricetta, non ho usato le olive verdi ma delle taggiasche denocciolate, però di siciliano ho usato i rinomati Capperi di Pantelleria, piccoli ed estremamente gustosi, quelli La Nicchia  della solita bottega Esperya.
Vi assicuro un contorno saporito ed insolito che si presta ad esser piluccato anche come antipasto tiepido o freddo.
Ingredienti per 4 persone:
1 kg di patate a pasta gialla
1 cipolla
1 cucchiaio di capperi sotto sale
100 g di olive verdi o taggiasche denocciolate
1 cucchiaino di zucchero
50 ml di aceto bianco
5 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale e pepe
Pelate, lavate le patate e tagliatele a cubetti. fate appassire la cipolla affettata finemente in un tegame largo con l'olio, unite le patate e lasciatele dorare per 4-5 minuti a fiamma vivace. Bagnate con un dl di acqua calda e lasciate cuocere per 10 minuti.  Aggiungete i capperi dissalati, le olive e lo zucchero, unite l'aceto, salate pepate e continuate la cottura a fuoco vivace per altri 3-4 minuti. Sono buone tiepide o addirittura fredde.

2010-10-13

La nizzardina: un'insalata insolita?

Della famosa Nizzarda sono state fatte innumerevoli versioni, ovviamente solo a Nizza suppongo sappiano qual è l'originale, la mia si chiama Nizzardina perchè non ha affatto la pretesa di essere uguale alla sua famosa parente. In realtà in questa insalata, quando li ho, aggiungo anche i fagiolini lessati o cotti al vapore come le patate, ma adesso non è stagione per cui di verde c'è solo il songino. Merita una segnalazione il tonno usato nella ricetta,  un'eccellenza di Casa Campisi: Tonno rosso in olio di Oliva della bottega Esperya.
Anteprima Se qualcuno dovesse ritenere un' insalata inappropriata a questo periodo dell'anno voglio aggiungere che ci sono insalate adatte ad ogni stagione come confermano le schede Insalate Insolite della Collana La scatola Sale in Zucca pubblicate recentemente da Magazzini Salani, ben 50 ricette di insalate dolci e salate per tutti i gusti e tutte le stagioni, stampate su altrettante schede racchiuse in una curiosa scatolina di latta corredata da un magnetino per utilizzare con comodità le schede in cucina.
Tornando alla mia Nizzardina vi dico subito com'è fatta anche se il bello delle insalate è che già ad occhio è possibile individuarne il contenuto.
Ingredienti per 2:
2 manciate di songino
100 g di filetti di tonno in olio d'oliva
4-5 pomodorini
2 patate novelle cotte al vapore
10-12 olive nere
1 uovo sodo
2 fette di pancarrè imburrato e tostato
2 filetti di acciughe
3 cucchiai di olio
1 cucchiaio di aceto bianco
1 cucchiaino di maionese
sale
Disporre in un piatto largo il songino, i pomodorini tagliatia  metà, il tonno sgocciolato, le patate a rondelle, l'uovo a spicchi e le olive. Cospargere l'insieme con pochissimo sale. Tritare finemente le acciughe ed emulsionarle con l'olio, l'aceto e la maionese, versare il condimento sull'insalata e completare con i crostini di pancarrè tagliati secondo il proprio gusto.

La nizzardina: un'insalata insolita?

Della famosa Nizzarda sono state fatte innumerevoli versioni, ovviamente solo a Nizza suppongo sappiano qual è l'originale, la mia si chiama Nizzardina perchè non ha affatto la pretesa di essere uguale alla sua famosa parente. In realtà in questa insalata, quando li ho, aggiungo anche i fagiolini lessati o cotti al vapore come le patate, ma adesso non è stagione per cui di verde c'è solo il songino. Merita una segnalazione il tonno usato nella ricetta,  un'eccellenza di Casa Campisi: Tonno rosso in olio di Oliva della bottega Esperya.
Anteprima Se qualcuno dovesse ritenere un' insalata inappropriata a questo periodo dell'anno voglio aggiungere che ci sono insalate adatte ad ogni stagione come confermano le schede Insalate Insolite della Collana La scatola Sale in Zucca pubblicate recentemente da Magazzini Salani, ben 50 ricette di insalate dolci e salate per tutti i gusti e tutte le stagioni, stampate su altrettante schede racchiuse in una curiosa scatolina di latta corredata da un magnetino per utilizzare con comodità le schede in cucina.
Tornando alla mia Nizzardina vi dico subito com'è fatta anche se il bello delle insalate è che già ad occhio è possibile individuarne il contenuto.
Ingredienti per 2:
2 manciate di songino
100 g di filetti di tonno in olio d'oliva
4-5 pomodorini
2 patate novelle cotte al vapore
10-12 olive nere
1 uovo sodo
2 fette di pancarrè imburrato e tostato
2 filetti di acciughe
3 cucchiai di olio
1 cucchiaio di aceto bianco
1 cucchiaino di maionese
sale
Disporre in un piatto largo il songino, i pomodorini tagliatia  metà, il tonno sgocciolato, le patate a rondelle, l'uovo a spicchi e le olive. Cospargere l'insieme con pochissimo sale. Tritare finemente le acciughe ed emulsionarle con l'olio, l'aceto e la maionese, versare il condimento sull'insalata e completare con i crostini di pancarrè tagliati secondo il proprio gusto.

2010-10-08

Sfizi d'autunno

Anteprima

Ieri per il mio compleanno ho dato una piccola cena per i miei familiari, una serata dai toni rustici  - come si conviene alla stagione - con cena a base di focacce da me preparate e variamente condite. Insomma, poiché quando si è in famiglia nessuno è puntuale, per evitare che i primi arrivati iniziassero a spiluccare le focacce ho preparato dei piccoli sfizi in cui ho racchiuso il sapore dell'autunno; castagne, prugne, gorgonzola e pancetta, questi i semplici ingredienti utilizzati. Non è che qua c'è un altro clima e sono già andata a raccogliere le castagne, in realtà ho utilizzato un trucco, le castagne morbide già cotte e sbucciate di Noberasco, così come le  gustose e stuzzicanti prugne denocciolate. Del resto uno stuzzichino dev'essere realizzabile in poco tempo e se ti metti a lessare le castagne poi sgusciarle e pelarle,  a denocciolare le prugne etc. quando arrivi più?
L'idea della prugna secca avvolta nel bacon direte che è trita e ritrita, nelle prugne però io metto un pochino di gorgonzola, è il particolare che fa la differenza.
Mi piace servire questi sfizi con del vino passito, non so se gli esperti approveranno, io mi fido del mio personale gusto.
Ingredienti per 12 sfizi alle castagne:
24 castagne lessate e pelate
12 fette di pancetta tesa affumicata
12 foglie di alloro
Avvolgere ogni castagna in mezza fetta di pancetta e infilzarle 2 a 2 in piccoli spiedi. Passarle per qualche istante nel forno ben caldo.
Ingredienti per 12 sfizi alle prugne:
12 prugne secche denocciolate
12 fette di pancetta tesa affumicata
12 pezzettini di gorgonzola dolce
Inserire in ogni prugna un pezzetto di gorgonzola. Avvolgere ogni prugna farcita in una fetta di pancetta.  Passarle per qualche istante nel forno ben caldo.

Sfizi d'autunno

Anteprima

Ieri per il mio compleanno ho dato una piccola cena per i miei familiari, una serata dai toni rustici  - come si conviene alla stagione - con cena a base di focacce da me preparate e variamente condite. Insomma, poiché quando si è in famiglia nessuno è puntuale, per evitare che i primi arrivati iniziassero a spiluccare le focacce ho preparato dei piccoli sfizi in cui ho racchiuso il sapore dell'autunno; castagne, prugne, gorgonzola e pancetta, questi i semplici ingredienti utilizzati. Non è che qua c'è un altro clima e sono già andata a raccogliere le castagne, in realtà ho utilizzato un trucco, le castagne morbide già cotte e sbucciate di Noberasco, così come le  gustose e stuzzicanti prugne denocciolate. Del resto uno stuzzichino dev'essere realizzabile in poco tempo e se ti metti a lessare le castagne poi sgusciarle e pelarle,  a denocciolare le prugne etc. quando arrivi più?
L'idea della prugna secca avvolta nel bacon direte che è trita e ritrita, nelle prugne però io metto un pochino di gorgonzola, è il particolare che fa la differenza.
Mi piace servire questi sfizi con del vino passito, non so se gli esperti approveranno, io mi fido del mio personale gusto.
Ingredienti per 12 sfizi alle castagne:
24 castagne lessate e pelate
12 fette di pancetta tesa affumicata
12 foglie di alloro
Avvolgere ogni castagna in mezza fetta di pancetta e infilzarle 2 a 2 in piccoli spiedi. Passarle per qualche istante nel forno ben caldo.
Ingredienti per 12 sfizi alle prugne:
12 prugne secche denocciolate
12 fette di pancetta tesa affumicata
12 pezzettini di gorgonzola dolce
Inserire in ogni prugna un pezzetto di gorgonzola. Avvolgere ogni prugna farcita in una fetta di pancetta.  Passarle per qualche istante nel forno ben caldo.

2010-10-04

Sfogliette croccanti al Rosy con mostarda d'uva alla calabrese




Già dal titolo del post almeno un paio di cosette non vi saranno suonate proprio bene:
1) che cos'è il Rosy?
2) che significa mostarda d'uva alla calabrese?
Procediamo per gradi:
1) il Rosy è un fomaggio caprino dalle note speziate che viene prodotto da DeGust, affinato in vinacce di moscato rosa e venduto ovviamente da Esperya. Come tutti i formaggi di DeGust anche questo è buono da mangiarsi oltre che bello da vedersi con la crosta color di rosa e le vinacce ancora attaccate.
2) La mostarda d'uva qui da noi in Calabria altro non è che una confettura d'uva, niente a che vedere quindi con senape e altri ingredienti forti della mostarda conosciuta ai più.
La mostarda va benissimo anche come ripieno di crostate, tortelli dolci o spalmata semplicemente sul pane. Provate a farla dal momento che ancora, essendo periodo di vendemmia, l'uva da vino si trova. Si può fare anche con l'uva bianca ed è ottima in entrambe le versioni, ma non provate a farla con l'uva da tavola perderebbe tutto.

Le sfogliette al formaggio sono buone anche da sole con del miele magari e, al posto del ricercato Rosy, qualunque formaggio a voi gradito sarà in grado di fare la sua bella figura.
Personalmente ho trovato il matrimonio tra la mostarda e il Rosy perfetto per cui ho deciso di servirli insieme in questo dessert della vendemmia
Mostarda d'uva
Ingredienti:
1 Kg d'uva da vino
400 g di zucchero semolato
Togliere gli acini dal raspo ed eliminare i vinaccioli schiacciandoli in un colapasta mettendo sotto una ciotola per raccogliere il succo e la polpa dell'uva. Porre in pentola il succo e le vinacce e cuocere fin quanto il liquido viene assorbito. Quando la confettura è quasi rappresa unire lo zucchero e lasciar sciogliere. Si può utilizzare subito o conservare anche per più di un anno) in barattoli di vetro nei quali andrà versata quando è ancora bollente.
Sfogliette croccanti al formaggio
Ingredienti:
130 g di semola di grano duro rimacinata
100 g di farina 00
1 tazzina di olio di semi di arachidi
1 pizzico di sale
acqua calda q.b.
formaggio Rosy DeGust
Preparare un impasto amalgamando tra loro le due farine, il sale, un cucchiaino d’olio e acqua calda quanto basta ad ottenere un impasto solido e liscio. Suddividere l’impasto in otto palline e aiutandosi con l’olio e un matterello stendere ognuna in una sfoglia sottilissima. Pennellare la sfoglia di olio adagiare al centro di essa una fetta di formaggio e richiudere la sfoglia a libro sull’impasto fino a farla diventare un rettangolo e avendo cura di ungere sempre la sfoglia ad ogni piega che si fa. Tra uno strato di sfoglia e l’altro sovrapposto deve esserci sempre dell’olio. Procedere così con il restante impasto. Cuocere i fagotti ottenuti su una piastra calda finché prenderanno un bel colore dorato.
Servire le sfoglie calde con una bella cucchiaiata di mostarda. 

Sfogliette croccanti al Rosy con mostarda d'uva alla calabrese




Già dal titolo del post almeno un paio di cosette non vi saranno suonate proprio bene:
1) che cos'è il Rosy?
2) che significa mostarda d'uva alla calabrese?
Procediamo per gradi:
1) il Rosy è un fomaggio caprino dalle note speziate che viene prodotto da DeGust, affinato in vinacce di moscato rosa e venduto ovviamente da Esperya. Come tutti i formaggi di DeGust anche questo è buono da mangiarsi oltre che bello da vedersi con la crosta color di rosa e le vinacce ancora attaccate.
2) La mostarda d'uva qui da noi in Calabria altro non è che una confettura d'uva, niente a che vedere quindi con senape e altri ingredienti forti della mostarda conosciuta ai più.
La mostarda va benissimo anche come ripieno di crostate, tortelli dolci o spalmata semplicemente sul pane. Provate a farla dal momento che ancora, essendo periodo di vendemmia, l'uva da vino si trova. Si può fare anche con l'uva bianca ed è ottima in entrambe le versioni, ma non provate a farla con l'uva da tavola perderebbe tutto.

Le sfogliette al formaggio sono buone anche da sole con del miele magari e, al posto del ricercato Rosy, qualunque formaggio a voi gradito sarà in grado di fare la sua bella figura.
Personalmente ho trovato il matrimonio tra la mostarda e il Rosy perfetto per cui ho deciso di servirli insieme in questo dessert della vendemmia
Mostarda d'uva
Ingredienti:
1 Kg d'uva da vino
400 g di zucchero semolato
Togliere gli acini dal raspo ed eliminare i vinaccioli schiacciandoli in un colapasta mettendo sotto una ciotola per raccogliere il succo e la polpa dell'uva. Porre in pentola il succo e le vinacce e cuocere fin quanto il liquido viene assorbito. Quando la confettura è quasi rappresa unire lo zucchero e lasciar sciogliere. Si può utilizzare subito o conservare anche per più di un anno) in barattoli di vetro nei quali andrà versata quando è ancora bollente.
Sfogliette croccanti al formaggio
Ingredienti:
130 g di semola di grano duro rimacinata
100 g di farina 00
1 tazzina di olio di semi di arachidi
1 pizzico di sale
acqua calda q.b.
formaggio Rosy DeGust
Preparare un impasto amalgamando tra loro le due farine, il sale, un cucchiaino d’olio e acqua calda quanto basta ad ottenere un impasto solido e liscio. Suddividere l’impasto in otto palline e aiutandosi con l’olio e un matterello stendere ognuna in una sfoglia sottilissima. Pennellare la sfoglia di olio adagiare al centro di essa una fetta di formaggio e richiudere la sfoglia a libro sull’impasto fino a farla diventare un rettangolo e avendo cura di ungere sempre la sfoglia ad ogni piega che si fa. Tra uno strato di sfoglia e l’altro sovrapposto deve esserci sempre dell’olio. Procedere così con il restante impasto. Cuocere i fagotti ottenuti su una piastra calda finché prenderanno un bel colore dorato.
Servire le sfoglie calde con una bella cucchiaiata di mostarda. 

2010-10-01

Torta morbida di marmellata di Cotto e Mangiato


Confesso di non aver mai seguito la rubrica Cotto e Mangiato di Benedetta Parodi, causa orari non mi ero mai soffermata a guardarla per cui il libro dell'autrice dall'omonimo titolo, uscito qualche mese fa per edizioni AVallardi, è stato per me una vera rivelazione. Sapete perchè Benedetta Parodi è un mito? Semplicemente perchè non ha alcuna pretesa di insegnare ad alcuno l'arte della cucina, lei cucina con quel che c'è, utilizzando un po' di fantasia e mettendo a frutto i consigli di amici e conoscenti per realizzare delle ricette che sono dalla prima all'ultima tutte fattibili in poco tempo, più o meno golose secondo i gusti di chi legge e soprattutto adatte alla cucina di tutti i giorni come a quella delle feste.
Le ricette raccolte nel libro sono adatte alle donne di oggi: mamme, mogli, lavoratrici che non vogliono rinunciare al piacere di sedersi a tavola con i propri cari dicendo questo l'ho fatto io per voi.
Per i scettici  mi permetto di lasciare la ricetta della Torta morbida di marmellata, una golosità che si prepara in pochi semplici gesti. Se avviate lo sbattitore elettrico in pochi minuti, mentre magari preparate la cena o riordinate la cucina, avrete l'impasto pronto da cuocere. Così per la colazione o la merenda non doverete utilizzare le merendine confezionate.
La Parodi immagina questa torta "tra centrini e merletti, sulla tavola di una damina d'altri tempi" ed io proprio così l'ho voluta impiattare.
Come vedrete dagli ingredienti non si tratta di altro che di una classica quattro quarti essendo le dosi di farina, burro, zucchero e  uova identiche, ecco perché a mio parere è un'ottima base che si presta a molti utilizzi.
Ingredienti per una torta di 20 cm circa di diametro:
120 g di burro morbido
120 g di zucchero
2 uova
120 g di farina
1 pz di sale
marmellata o confettura a piacere
granella di zucchero
Montare il burro con lo zucchero finché diventa spumoso, aggiungere le uova, il sale e poi la farina. Versare il composto nella teglia imburrata e infarinata e distribuire sulla superficie del dolce generose cucchiaiate di marmellata o confettura a piacere (io ho utilizzato quella di prugne di Cascina San Cassiano). Cuocere in forno rperiscaldato a 180° per 25 minuti, dopo 15 minuti di cottura distribuire sulla superficie la granella di zucchero.

P.s. Se volete saperne di più su Benedetta Parodi o siete già suoi fans stasera è ospite su La7 della prima puntata di Invasioni Barbariche.

Torta morbida di marmellata di Cotto e Mangiato


Confesso di non aver mai seguito la rubrica Cotto e Mangiato di Benedetta Parodi, causa orari non mi ero mai soffermata a guardarla per cui il libro dell'autrice dall'omonimo titolo, uscito qualche mese fa per edizioni AVallardi, è stato per me una vera rivelazione. Sapete perchè Benedetta Parodi è un mito? Semplicemente perchè non ha alcuna pretesa di insegnare ad alcuno l'arte della cucina, lei cucina con quel che c'è, utilizzando un po' di fantasia e mettendo a frutto i consigli di amici e conoscenti per realizzare delle ricette che sono dalla prima all'ultima tutte fattibili in poco tempo, più o meno golose secondo i gusti di chi legge e soprattutto adatte alla cucina di tutti i giorni come a quella delle feste.
Le ricette raccolte nel libro sono adatte alle donne di oggi: mamme, mogli, lavoratrici che non vogliono rinunciare al piacere di sedersi a tavola con i propri cari dicendo questo l'ho fatto io per voi.
Per i scettici  mi permetto di lasciare la ricetta della Torta morbida di marmellata, una golosità che si prepara in pochi semplici gesti. Se avviate lo sbattitore elettrico in pochi minuti, mentre magari preparate la cena o riordinate la cucina, avrete l'impasto pronto da cuocere. Così per la colazione o la merenda non doverete utilizzare le merendine confezionate.
La Parodi immagina questa torta "tra centrini e merletti, sulla tavola di una damina d'altri tempi" ed io proprio così l'ho voluta impiattare.
Come vedrete dagli ingredienti non si tratta di altro che di una classica quattro quarti essendo le dosi di farina, burro, zucchero e  uova identiche, ecco perché a mio parere è un'ottima base che si presta a molti utilizzi.
Ingredienti per una torta di 20 cm circa di diametro:
120 g di burro morbido
120 g di zucchero
2 uova
120 g di farina
1 pz di sale
marmellata o confettura a piacere
granella di zucchero
Montare il burro con lo zucchero finché diventa spumoso, aggiungere le uova, il sale e poi la farina. Versare il composto nella teglia imburrata e infarinata e distribuire sulla superficie del dolce generose cucchiaiate di marmellata o confettura a piacere (io ho utilizzato quella di prugne di Cascina San Cassiano). Cuocere in forno rperiscaldato a 180° per 25 minuti, dopo 15 minuti di cottura distribuire sulla superficie la granella di zucchero.

P.s. Se volete saperne di più su Benedetta Parodi o siete già suoi fans stasera è ospite su La7 della prima puntata di Invasioni Barbariche.

2010-09-28

Involtini Primavera, vegetal style?



E perché no? Da grande carnivora che sono ho sempre pensato, rifacendomi ad uno dei più noti luoghi comuni, che il cibo vegetariano fosse insulso, le verdure vanno bene per contorno e mi piacciono pure ma non penserei mai di basare la mia dieta sul loro esclusivo consumo abbinato ad altri prodotti di provenienza vegetale. Eppure molte teorie dimostrano che chi mangia vegetariano vine sano e più a lungo di noi. Se poi scopri che mangiano pure in modo goloso i dubbi ti vengono eccome...Mi piace conoscere ciò che mi circonda e seppure trovo difficile rinunciare alla carne mi sto documentando su quelle che sono le abitudini di questi "marziani" che portano nomi come vegetariani, vegani, crudisti etc...
Ho trovato molto esaustivo da questo punto di vista Nè di carne nè di pesce Manuale del perfetto vegetariano di Stefano Momentè, Edizioni L'Età dell'Acquario.  Le ragioni che portano a compiere scelte così drastiche sono filosofico-religiose, etiche, ambientali o ancora salutistiche. Il libro è molto tecnico ma di facile lettura e comprensione, si completa con la dieta tipo del vegetariano e da risposta agli innumerevoli interrogativi che ognuno di noi, sono certa, si pone in materia.
Una volta compiuta la vostra scelta vegetariana avrete, immagino, il problema della varietà di dieta, in tale occasione vi viene incontro Antonio Scaccio con il suo Cucina Vegetariana Golosa di Tecniche nuove editore. Il titolo del libro è una promessa che l'autore mantiene dalla prima all'ultima pagina del volume. Le ricette presentate, anche quelle tradizionali siciliane in versione vegetariana, sono effettivamente golose e lo testimoniano le bellissime foto che corredano il volume. L'apice della golosità viene raggiunto nel capitolo dedicato ai dolci che avresti voglia di mangiare già con gli occhi.
Per chi pensa invece che chi abbia abbracciato la scelta di una dieta vegana debba rinunciare al dolce perchè senza latte, uova, burro e miele sembra impossibile mettere insieme dei dolci degni di portare questo nome può cambiare idea leggendo La cucina Etica Dolce di Dora Grieco e Roberto Politi per Sonda Editore.
Ho scoperto che i vegani al burro sostituiscono la margarina o l'olio, allo zucchero bianco di barbabietola quello integrale di canna, al miele i malti, al latte vaccino quello vegetale e alle uova...bè le uova non si possono sotituire ma se ne può fare comunque a meno prevedendo al loro posto altri ingredienti utili ad ottenere un buon risultato finale, fecola, maizena, bicarbonato o anche banane saranno di volta in volta utili allo scopo. Nel libro vi sono dolci tradizionali ripensati in versione vegana e dolci creativi, tutti egualmente golosi già solo a guardarli nelle splendide illustrazioni del volume.
Leggendo questi validi contributi e dovendo preparare gli involtini primavera ho voluto anch'io fare il mio piccolo esperimento. In metà del ripieno ho escluso la carne, gli involtini primavera sono risultati alla fine tutti egualmente buoni col vantaggio che quelli di sole verdure erano molto più leggeri.
Comunque sia vi lascio la ricetta completa, per la versione vegetariana omettete totalmente la carne, vedrete che bontà.
Ingredienti per 4 persone (c.a. 12 involtini)
Per l'involucro:
2 bicchieri di farina 00 (con un paio di cucchiai di maizena)
2 bicchieri di acqua
sale
olio
Per il ripieno:
2 carote
1 cipolla
1/2 cavolo verza
200 g do carne di pollo o di maiale
2 cucchiai di salsa di soia
1 cucchiaio di maizena
1 cucchiaio di zucchero di canna
3 cucchiai di olio
2 cucchiai di sakè (o grappa)
sale
olio per friggere
Mescolate la farina con l'acqua e un po' di sale e formata la pastella lasciatela riposare per mezz'ora circa. Ungete quindi un padellino con l'olio e formate delle sfoglie come fossero crepes.
Intanto tritate la carne con il coltello e mescolatela alla maizena e alla salsa di soia. Tagliate a striscioline le verdure e saltatele nel wok caldo con l'olio, Unite la carne, lo zucchero, sfumate con il saké (o in mancanza la grappa) e portate a cottura la carne facendo in modo che le verdure restino croccanti (non coprire la padella), regolate eventualmente di sale (tenendo conto che la salsa di soia da già molto sapore). Distribuite il ripieno a cucchiaiate sulle sfoglie preparate e chiudetele ad involtino aiutandovi con un po' di pastella (di acqua e farina). Friggete gli involtini in abbondante olio e servite ancora caldi.
Si possono preparare sfoglia e ripieno in anticipo, ma una volta farciti gli involtini vanno subito fritti altrimenti tendono a spaccarsi.
Per la versione vegetariana saltate le verdure nel wok con l'olio, unite la salsa di soia, lo zucchero e il sakè e portate a cottura.