2009-03-23

Zuppa salmonata

Non ditemi per favore che è iniziata la primavera che non ci credo visto che i termosifoni vanno ancora a palla e le temperature esterne sono tuttora da cappotto. Io mi consolo come posso, anche a tavola ovviamente, e dopo un periodo di pausa dalle zuppe, invogliata dal clima, ritorno con una gustosissima ed insolita preparazione che mi ha lasciata assolutamente soddisfatta delle scelte effettuate negli accostamenti.
Vi posso dare un consiglio? se avete una casseruola di coccio, tipo quella della foto, usatela per le zuppe, io ero scettica ma il risultato mi ha veramente convinta.
Due parole sulla materia prima me le dovete concedere a costo di sembrare pedante, che poi è la mia caratteristica in cucina. Il salmone affumicato vi raccomando che sia di buona qualità, ce ne vuole giusto una fettina per due e non sarebbe il caso di affidarsi a prodotti economici. I fagioli poi ci vogliono bianchi e piccolini, i miei sono quelli del Purgatorio speditimi da Terrasolis, che qualcuno certo conoscerà perché caratteristici di Colfiorito come le più famose lenticchie, per patate e bieta affidatevi al vostro buonsenso.
Ecco comunque la ricetta di una delle zuppe più saporite che io abbia mai mangiato.
Ingredienti per 2:
1 fettina di salmone affumicato (25-30 g c.a.)
2 mestoli di Fagioli del Purgatorio lessati
300 ml di brodo vegetale
1 patata
1 manciata di bieta
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
1 cipollotto bianco
Affettiamo il cipollotto e lasciamolo appassire con l’olio in una pentola di coccio, uniamo il salmone a piccoli pezzi, la patata a dadini e la bieta tagliuzzata, irroriamo con il brodo e lasciamo cuocere per circa 20 minuti, finché la patata risulterà tenera, uniamo i fagioli, lasciamo insaporire per 5 minuti ancora. Serviamo a piacere con crostini di pane casereccio.

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